Qual è la migliore pensione integrativa del 2023: ecco quale scegliere

Qual è la pensione integrativa migliore, come funziona e quali parametri considerare nel 2023

La pensione integrativa è una forma complementare di accantonamento della pensione, ovvero una possibilità di risparmio aggiuntiva rispetto ai contributi versati durante il lavoro per la pensione.

Chi intende accantonare una somma maggiore di pensione rispetto a quella prevista dall’ente previdenziale pubblico, può affidarsi ad un fondo pensione specifico, per accedere ad una pensione più elevata una volta terminato il lavoro.

Ma come scegliere la pensione integrativa più vantaggiosa? Qual è la pensione integrativa migliore da valutare per il 2023? Andiamo a rispondere a questa domanda.

Qual è la pensione integrativa migliore del 2023

Diciamo subito che non esiste, in assoluto, una pensione integrativa migliore rispetto ad un’altra. Ovvero, trattandosi di una scelta del tutto personale e individuale, influenzata da diversi fattori, è difficile dire con certezza qual è lo strumento migliore a disposizione.

La pensione integrativa va appunto ad integrare i versamenti obbligatori per legge effettuati all’INPS. Questa previdenza complementare permette ai lavoratori di percepire, una volta entrati in pensione, una somma maggiore rispetto a quanto dovuto dall’ente previdenziale pubblico.

Uno dei vantaggi della pensione integrativa è quello di poter ricevere degli sgravi fiscali, poiché al posto dell’Irpef viene applicata una tassazione del 15%.

Va anche tenuto presente che non vi sono limiti a chi può scegliere la previdenza complementare. Una pensione integrativa infatti può essere la scelta ideale sia per lavoratori dipendenti che per autonomi e liberi professionisti, anche iscritti ad una cassa diversa da quelle proposte dall’INPS.

Fatte queste premesse, bisogna individuare qual è la pensione integrativa più vantaggiosa per il caso specifico. Nel 2023 è possibile individuare diversi tipi di fondi pensione, ovvero:

  • fondi chiusi: vengono istituiti da rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro durante la contrattazione;

  • fondi aperti: sono istituiti da banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio o di intermediazione immobiliare;

  • piani pensionistici individuali: si tratta di assicurazioni sulla vita con finalità previdenziale;

  • fondi pensione pre-esistenti: risalgono a prima del 1992, e sono di tipo collettivo.

I fondi prevedono specifiche regole relative ai piani di versamento delle somme, e queste somme vengono inoltre investite presso i mercati finanziari, e poi garantite a chi le ha versate al momento di accesso alla pensione.

Pensione integrativa migliore: la classifica

Ad oggi alcuni strumenti possono fornire una classifica, che tiene conto di diversi parametri, sulle migliori pensioni integrative per l’anno in corso. In particolare il tool “Fondo Pensione TOP” ha stilato una classifica per il 2023 ipotizzando che il lavoratore versi mille euro all’anno per 20 anni.

Vediamo qui di seguito alcuni esempi di pensioni integrative ricavati da questa ricerca:

  • Poste Vita Spa: si tratta di piani individuali per la costruzione della pensione offerti da Poste Italiane;

  • Zurich Investments Life Spa: sono previsti piani individuali per lavoratori dipendenti o liberi professionisti, particolarmente attenti alla sostenibilità ambientale. In questo caso infatti gli investimenti vengono effettuati verso imprese che hanno a cuore la sostenibilità ambientale e sociale;

  • Credit Agricole Vita Spa: questo prodotto è flessibile, permette di scegliere le rate e eventualmente sospenderle o metterle in pausa per un periodo;

  • Reale Mutua Assicurazioni: mette a disposizione diversi piani per la pensione complementare da analizzare in base alle caratteristiche ricercate, con diversi gradi di rischio collegati agli investimenti;

  • ITAS Vita Spa: propone una pensione complementare da affiancare a quella pubblica, garantendo un tenore di vita maggiore rispetto a quello previsto percependo solamente la pensione dall’ente pubblico.

Questi sono solo alcuni esempi di pensioni integrative disponibili, per cui si consiglia di informarsi nello specifico su tutte le possibilità offerte nel 2023, valutando i pro e i contro dell’apertura di una pensione complementare.

In tutti i casi si tratta di una scelta importante, da non prendere alla leggera, soprattutto perché comporta un esborso economico mensile o annuale importante.

Va anche valutata quindi qual è la pensione effettivamente accantonata presso l’INPS, ovvero qual è la pensione nel futuro a cui si potrà accedere. Il sistema pensionistico obbligatorio italiano in particolare sta attraversando un momento di instabilità, per cui la sostenibilità del sistema è a rischio.

Per questo si sta ipotizzando una riforma del sistema pensionistico, non semplice da mettere in atto.

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