RdC con ISEE alto? Attenzione alle conseguenze!

ISEE alto e Reddito di Cittadinanza? I trucchetti ci sono, ma occhio alle conseguenze! Vieni a scoprire tutti i rischi qui.

Hai l’ISEE troppo alto per avere diritto al Reddito di Cittadinanza? Beh, sembrerebbe che ci siano delle soluzioni possibili per poterlo avere comunque. 

Prima di andare ad approfondire tale questione, è bene ricordare quelli che sono i principi che stanno alla base di questa misura. 

Dunque, il Reddito di Cittadinanza è una misura istituita dal Movimento 5 Stelle per aiutare tutti coloro che si trovano in una situazione di temporanea disoccupazione. 

Insomma, diciamo che l’obiettivo della misura è quello di aiutare coloro che si trovano senza un impiego ad essere assunti nuovamente per qualche mansione lavorativa. 

Tuttavia, questo è solo uno degli scopi che regolano il Reddito di Cittadinanza. Infatti, la misura risulta essere fondamentale anche per fare in modo che le persone senza lavoro non scendano sotto una certa soglia di povertà.

Ebbene, di questi due obiettivi possiamo affermare che il Reddito di Cittadinanza ha raggiunto solo il secondo, in quanto il reinserimento nel mondo del lavoro non ha raggiunto i presupposti sperati, motivo per il quale molti esponenti politici criticano la misura e vorrebbero addirittura abolirla, come Matteo Renzi

Dunque, andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le criticità del Reddito di Cittadinanza e da cosa sono date

Successivamente, andremo anche a vedere come poter ottenere il RdC con l’ISEE alto e quali sono i rischi per coloro che attuano tali pratiche. 

Reddito di Cittadinanza: ecco le principali fonti delle critiche!

Come abbiamo evidenziato anche in precedenza, la misura del Reddito di Cittadinanza non è certo esente da critiche. 

Insomma, la motivazione l’abbiamo vista anche in precedenza e fa riferimento al fatto che i disoccupati non vengono effettivamente reinseriti nel mondo del lavoro. 

Ma come mai? Secondo alcuni esponenti politici, come Matteo Renzi, principale sostenitore dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza, la misura sarebbe una sorta di “scusa per non lavorare”. 

Insomma, a detta di Renzi, il Reddito di Cittadinanza garantirebbe agli italiani delle entrate mensili e questo non incentiverebbe le persone a cercare un nuovo lavoro. 

Ebbene, il Governo Draghi ha deciso di intervenire per colmare questa inefficienza della misura. 

In che modo? Te lo spiego subito. 

Coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza lo sanno bene, ora si può rifiutare una sola offerta di lavoro per non perdere l’accesso alla misura. 

In poche parole, una volta che una persona rifiuta una prima offerta di lavoro consona (e questo verrà valutato direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) riceverà una decurtazione mensile dell’importo del suo sussidio di cittadinanza. 

Invece rifiutando anche una seconda offerta lavorativa il soggetto perderà il diritto ad accedere alla misura. 

Insomma, il Governo Draghi ha cercato di “motivare” le persone ad accettare la prima offerta lavorativa che viene proposta, in modo da diminuire le critiche relative al Reddito di Cittadinanza che ormai sono all’ordine del giorno. 

Tuttavia, è pieno di persone che utilizzano degli stratagemmi per percepire in maniera ingiusta tale misura. 

Come ben saprai, il Reddito di Cittadinanza è una misura che si basa in larga misura sul reddito, in quanto ha come obiettivo quello di sostenere coloro che sono in una situazione di disagio economico. 

E se queste persone non fossero davvero in una situazione di disagio? Questo cosa porterebbe? Il Reddito di Cittadinanza potrebbe essere compromesso?

Insomma, le persone che percepiscono ingiustamente il Reddito di Cittadinanza possono portare problemi anche a coloro che ricevono la misura perché ne hanno davvero bisogno? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo!

Reddito di Cittadinanza: requisiti e “furbetti”!

Ebbene sì, come abbiamo affermato in precedenza, il Reddito di Cittadinanza è una misura che si basa in larga misura sul reddito ISEE del soggetto richiedente. 

La motivazione è piuttosto semplice da comprendere: l’obiettivo del RdC è quello di aiutare coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica. 

Dunque, quando parliamo di ISEE parliamo di quell’indice che esclude la maggior parte delle persone dal percepire il Reddito di Cittadinanza. 

Eppure, molti sono i furbetti che hanno trovato diversi stratagemmi per aggirare tale problematica.

Come ci ha spiegato anche la collega Viviana Vitale nel corso del suo articolo dedicato all’erogazione del Reddito di Cittadinanza anche a coloro che hanno un ISEE alto, le persone che utilizzano stratagemmi ingegnosi per ottenere la misura sono molte.

Come abbiamo detto in precedenza, questi “furbetti” rischiano di compromettere la credibilità di tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, anche in maniera giusta ed onesta, in quanto ne hanno bisogno.

Ma come fanno queste persone ad ottenere il Reddito di Cittadinanza anche se presentano un alto ISEE? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo. 

Reddito di Cittadinanza anche con ISEE alto: ecco i segreti!

Come sapranno tutti coloro che beneficiano della misura, il tetto ISEE è di 9.360 euro. 

Eppure, ci sono persone che ne beneficiano anche se posseggono un ISEE ben più alto. Ma come fanno? Andiamo a scoprirlo insieme. 

Il primo dei trucchetti utilizzato è stato scoperto ufficialmente dal Tribunale di Crotone e riguarda la separazione con la rinuncia al mantenimento. 

Attenzione però: se l’idea ti sembra allettante per poter ricevere anche tu il Reddito di Cittadinanza, sappi che si tratta di uno stratagemma facilmente individuabile. 

La motivazione è molto semplice, risulta molto strano che il coniuge più debole (si intende sempre dal punto di vista economico) rinunci al mantenimento.

Inoltre, il secondo campanello di allarme riguarda il cambio di residenza. Strano che una persona che divorzia rimane a vivere sotto lo stesso tetto dell’ex coniuge no?

Ecco, questi sono i primi campanelli d’allarme che fanno scattare i primi dubbi su un uso improprio del Reddito di Cittadinanza.

Altro trucco per ricevere il Reddito di Cittadinanza anche con l’ISEE alto!

Come avrai compreso, non c’è solo uno stratagemma per poter abbassare il proprio ISEE al fine di ricevere il Reddito di Cittadinanza. 

Infatti, un secondo trucchetto che viene sempre più volte utilizzato è quello di ridurre la giacenza media sul conto corrente. 

Attenzione: ricordiamo che non si tratta di un’attività al 100% lecita, anzi. 

In questo modo, si abbassa la giacenza media presente su un conto corrente e, di conseguenza, si abbassa anche l’ISEE. 

Ma cosa rischiano tutti coloro che ottengono il Reddito di Cittadinanza in maniera artificiosa e non legale? Andiamo a capirlo insieme. 

Quali sono i rischi del percepire il Reddito di Cittadinanza illegalmente?

Ovviamente, come avrai capito, stiamo parlando dei trucchi che utilizzano molti “furbetti” e che, chiaramente, invitiamo tutti voi a non seguire in modo da non sottrarre al sussidio coloro che ne hanno davvero bisogno. 

Ma quali sono i rischi?

Devi sapere che la situazione oggi è radicalmente differente rispetto a qualche mese fa. Quindi, prima di scoprire nel dettaglio cosa accade oggi, andiamo a vedere tutta la normativa. 

Fino a qualche mese fa colui che veniva scoperto ad intervenire sul suo ISEE per ottenere il Reddito di Cittadinanza doveva restituire allo Stato tutte le somme ottenute in maniera indebita. 

Ebbene, oggi la situazione è differente in quanto tale restituzione non deve avvenire nel caso in cui la persona che viene scoperta a truffare lo Stato sia davvero in una situazione di disagio economico. 

Insomma, questa persona può non rientrare nei requisiti per ottenere RdC, ma comunque può essere considerato in situazione di povertà. 

Ecco, in questi casi il soggetto non dovrà restituire alcuna somma allo Stato. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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