INPS, pagamento Reddito di Cittadinanza aprile 2023: quando arriva? Ecco le date

Pagamenti del Reddito di Cittadinanza di aprile 2023 già stabiliti dall’INPS. Ecco quando arriverà la ricarica Rdc.

Pagamenti INPS del Reddito di Cittadinanza già decisi per il mese di aprile. E se la sorte del RdC è ormai cosa nota, ecco quali sono le date da segnare sul calendario per il prossimo mese.

RdC in dirittura di arrivo. Ormai mancano pochi mesi alla chiusura del sussidio. La decisione presa nella manovra finanziaria di fine dicembre 2022 ne ha stabilito la definitiva abolizione dal prossimo anno.

Ma già la stessa legge ne ha stabilito modifiche in vista del primo stop di luglio e nelle ultime settimane si fa sempre più insistente la voce sulla prossima misura a sostegno delle persone in difficoltà. Si tratterebbe di Mia, una nuova agevolazione finalizzata all’inclusione lavorativa.

Nel frattempo, l’INPS ha già reso noto le date di accredito della ricarica di aprile 2023.

Ecco quali sono nel dettaglio le date da segnare in rosso sul calendario nella quale si vedranno accreditate le ricariche del Rdc.

INPS, pagamento Reddito di Cittadinanza aprile 2023: quando arriva? Ecco le date

Pochi mesi ancora è il Reddito di cittadinanza sparirà. Si stima che da luglio già 38,5% dei nuclei familiari fruitori perderanno il sussidio.

Tali dati sono stati diffusi dall’ufficio parlamentare di bilancio. In termini assoluti le famiglie che perderanno il sussidio saranno circa 400.000. Dati preoccupanti che non fanno dormire sonni tranquilli al governo.

Lo stesso è comunque convinto di voler abolire il reddito di cittadinanza definitivamente da gennaio 2024.

La legge finanziaria approvata a fine dicembre ha stabilito oltre alla definitiva chiusura anche numerose modifiche al sussidio. Dal nuovo concetto di occupabilità al tempo massimo di erogazione non più di 18 mesi  ma di 7 mesi per coloro sono ritenuti occupabili.

Restano invariati i tempi di erogazione del sussidio per i non occupabili.

Prevista anche l’obbligo di formazione per i percettori del Rdc INPS che dovranno seguire un corso obbligatorio della durata di 6 mesi al fine della riqualificazione professionale.

Ma nonostante queste numerose variazioni il Rdc continua ad essere erogato regolarmente dall’INPS.

Anche per il mese di aprile l’INPS ha stabilito le date di accredito della ricarica mensile del Rdc.

Se il sussidio è stato richiesto per la prima volta a marzo 2023, riceveranno la ricarica a partire da sabato 15 aprile giorno nel quale riceveranno anche la carta Reddito di cittadinanza (cRdc), su cui verranno accreditate le somme. La sua consegna verrà fatta da Poste Italiane dopo una convocazione.

La stessa data del 15 aprile vale  per coloro che hanno chiesto il rinnovo a marzo 2023.

Tutti gli altri dovranno aspettare giovedì 27 aprile per vedere accreditata la somma. Coloro che riceveranno l’accredito sono quelli che hanno già ottenuto la somma in passato per almeno un mese e che hanno ripresentato l’ISEE 2023 per l’aggiornamento.

Sempre dal 27 di aprile, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che percepiscono l’assegno unico universale riceveranno anche la ricarica di quest’ultimo sulla carta RdC.

Reddito di cittadinanza, le date di accredito le controlli così

Al fine di avere certezza sulle date di accredito da parte dell’INPS basta accedere al sito istituzionale dell’Istituto nell’area riservata, tramite credenziali Spid, o la Carta d’identità elettronica (Cie), o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

Altra modalità per conoscere le date di accredito è contattare il numero verde 800.666.888 e ricevere così informazioni circa il Reddito di Cittadinanza oppure recarsi presso gli sportelli ATM e verificare gli accrediti.

Reddito di cittadinanza, arriva Mia dal 2024

Ormai il reddito di cittadinanza ha i mesi contati ed il governo sta lavorando, secondo alcune indiscrezioni alla misura sostitutiva. Si tratterebbe di Mia, una nuova misura che favorirebbe l’inserimento socio-lavorativo di chi si trova in condizione di povertà economica mentre lo si aiuta economicamente.

La Misura per l’inclusione attiva (Mia) modificherebbe la platea dei beneficiari, la durata, gli importi e i requisiti per ottenere l’accesso al beneficio.

I beneficiari dovrebbero differenziarsi tra le famiglie che hanno minori, disabili o over 60 al loro interno e quelle che invece non li hanno.

Naturalmente se nei nuclei familiari non ci sono componenti l’importo del sussidio sarà certamente più basso.

Così facendo si favorirà l’inclusione attiva di lavoro adeguando la fruizione della misura in relazione ai componenti del nucleo familiare.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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