Reddito di cittadinanza e invalidità civile: cosa succede

Reddito di cittadinanza e invalidità civile, i tagli diventano ingenti. È il risultato del calcolo della pensione da considerare ai fini del RdC.

Reddito di cittadinanza e invalidità civile: non sono pochi gli utenti che si chiedono se questi due trattamenti assistenziali siano compatibili tra loro. Sulla compatibilità tra reddito di cittadinanza e invalidità civile non c’è altro da dire se non che chi beneficia dell’invalidità può richiedere anche il RdC, ma tenendo conto del fatto che, venendo l’invalidità considerata nel calcolo del reddito familiare ai fini del RdC, l’importo di quest’ultima misura potrebbe essere fortemente rimodulato. 

Le cose sono precipitate, poi, nel momento in cui, coloro che avevano ottenuto la maggiorazione e percepiscono il reddito di cittadinanza, hanno visto tagli o azzeramenti del sussidio poiché l’aumento viene conteggiato tra i redditi che pesano sul calcolo del RdC. 

Siamo di fronte a un paradosso: coloro che hanno conquistato un importante diritto, finiscono per perderne un altro. 

E pensare che, solo a novembre 2021, gli stessi requisiti per l’invalidità civile erano stati stravolti, rischiando di minare i diritti dei soggetti che maggiormente dovrebbero essere tutelati e sostenuti dallo Stato. Ingiustizia, questa, che si è poi risolta grazie all’intervento delle forze politiche. 

Ora, il rischio di perdere il RdC o di subire una diminuzione dell’importo, rende quelle maggiorazioni, conquista di un diritto, la contestuale perdita di un altro. 

Invalidità civile, cosa dice la sentenza della Corte Costituzionale che incrementa gli importi

Con la sentenza n.152/2020 della Corte Costituzionale, viene dichiarata illegittima la norma che prevede che l’aumento della pensione di invalidità spetti solo al raggiungimento dei 60 anni di età. 

Con la sentenza, quindi, viene riconosciuto:

l’incremento al milione (circa 651,51 euro mensili, considerato, inoltre, la soglia per un importo che dà la possibilità di vivere dignitosamente) per le pensioni di invalidità civile a partire dal compimento dei 18 anni di età. 

Tale incremento viene riconosciuto qualora non vengano superate determinate soglie di reddito. In particolare, 8.469,63 euro se si tratta del pensionato solo oppure 14.447,42 euro se coniugato. 

Ma perché tale aumento, da considerare un cambiamento positivo per gli invalidi civili, si è ora tramutato in un problema per coloro che percepiscono anche il reddito di cittadinanza?

Reddito di cittadinanza e invalidità civile sono cumulabili?

La risposta a questa domanda è sì. Reddito di cittadinanza e invalidità civile sono cumulabili: nulla vieta a un titolare di invalidità di richiedere anche il RdC, misura entrata in vigore nel 2019. 

Ciò che può succedere, in tale situazione, è che l’importo spettante di reddito di cittadinanza, proprio a causa della presenza dell’invalidità civile, possa essere di minore entità rispetto a chi non ne beneficia. 

Ma perché avviene questo? In sostanza, sappiamo che per stabilire il diritto o meno di percepire il reddito di cittadinanza, vengono tenuti in considerazione alcuni parametri: 

il valore dell’ISEE, il valore del patrimonio immobiliare e mobiliare, il valore del reddito familiare.

Come previsto, poi, dal DL n.4/2019 (disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni) il reddito familiare deve essere calcolato al netto dei trattamenti di assistenza, tra cui la pensione di invalidità. 

Come si traduce tutto questo? In sostanza, gli invalidi civili al 100% che beneficiano di reddito di cittadinanza, hanno visto dimezzarsi o, in alcuni casi anche azzerarsi, l’importo di RdC. 

Reddito di cittadinanza e invalidità civile: cosa dice il messaggio INPS

Il problema rilevato dagli invalidi civili che beneficiano del reddito di cittadinanza viene ben compreso leggendo il messaggio dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale del 3 febbraio 2022. 

Il messaggio, infatti, l’INPS comunica le modalità di calcolo del reddito familiare ai fini RdC che è determinato: 

al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’ISEE ed inclusivo del valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare.

Non solo a influire sono trattamenti come assegno sociale, carta acquisti, assegno di maternità, ma anche le maggiorazioni dell’assegno/pensione sociale e la quattordicesima. 

Se per quanto riguarda l’errore sul conteggio degli aumenti delle prestazioni assistenziali tra i redditi ai fini del calcolo ISEE, emerso a fine gennaio, l’INPS aveva subito provveduto a individuare e debellare l’errore (dopo la sollecitazione delle associazioni), lo stesso non si può dire per il problema sorto tra invalidità civile e reddito di cittadinanza. 

Su questo punto, infatti, nonostante le proteste delle associazioni, le forze politiche non sembrano essersi mosse per intervenire su quest’ingiustizia. 

Reddito di cittadinanza dimezzato o azzerato per invalidi civili: cosa sta succedendo

A lottare per ritrovare un equilibrio è ancora una volta la Federazione Italiana per il superamento dell’handicap (FISH). Il 28 gennaio, infatti, l’associazione ha dato voce alle molte segnalazioni pervenute da parte di famiglie con disabilità che avevano verificato le decurtazioni sul reddito di cittadinanza. 

Per FISH si tratta di una “situazione inaccettabile” e dell’ennesimo evento che vede concedere da una parte e togliere dall’altra. L’associazione ha richiesto, infatti, un intervento legislativo urgente per agire su quella che viene definita una “stortura”. 

Ma quale sarebbe, dunque, l’intervento da attuare? In sostanza, ciò su cui si dovrebbe lavorare è proprio l’articolo 2 del decreto che ha istituito il reddito di cittadinanza, e cioè sulla determinazione del reddito familiare ai fini del RdC. FISH, infatti, aveva già evidenziato nel 2019, anno di istituzione del reddito di cittadinanza, l’ingiustizia nell’inclusione delle pensioni di invalidità nel calcolo del reddito familiare. Purtroppo, allora l’appello non è stato ascoltato e oggi, a pagarne lo scotto, sono molte famiglie. 

Famiglie, per altro, che non navigano certo nell’oro e per le quali la presenza di un disabile nel nucleo familiare, in casi come questo, implica una minore considerazione o calcoli che non sono in grado di dare una fotografia reale della situazione economica del nucleo. 

Reddito di cittadinanza, rimane il dubbio: le altre misure per i disabili

Se per la questione lasciata in sospeso tra reddito di cittadinanza e invalidità civile non sembra si sia trovata una quadra, nel frattempo sono state introdotte alcune misure riconosciute proprio ai disabili. 

In primis, è stato abilitato il servizio INPS per richiedere la Disability Card, strumento che ha l’obiettivo di facilitare e agevolare le persone affette da disabilità grazie all’accesso a servizi gratuiti o scontati, ma anche grazie a una card che permette di liberarsi degli innumerevoli documenti, anche nel caso di viaggi in altri paesi dell’Unione Europea. 

Per tutte le informazioni che riguardano il percorso telematico per richiedere la card, consigliamo anche la lettura del nostro approfondimento INPS, via alle domande per Disability Card: come richiederla

Scadenza, invece, al 31 marzo 2022 per richiedere l’assegno per nuclei familiari monoparentali con genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili a carico. L’assegno ammonta a 150 euro al mese nel caso di un figlio con disabilità pari o superiore al 60%, ma può arrivare anche a 500 euro in presenza di 3 o più figli. 

Anche su questo argomento, abbiamo dedicato un approfondimento con tutte le informazioni utili sulle modalità di presentazione della domanda: INPS, bonus figli disabili in scadenza: come fare domanda.

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate