Reddito di cittadinanza, quando pagano a luglio 2023? Le date

Molti sono in attesa di ricevere in questi giorni il reddito di cittadinanza, ma quando lo pagano? Facciamo chiarezza con le date da conoscere.

Molti sono in attesa di ricevere in questi giorni il pagamento della mensilità di luglio del reddito di cittadinanza, una delle principali misure al momento presenti di sostegno al reddito per chi si trova in difficoltà economica.

Questo sostegno sta per arrivare per molti beneficiari della misura, che rientrano nei requisiti per poter ricevere questa forma di aiuto. Ricordiamo che il prossimo anno questa misura cambierà, nell’assegno di inclusione.

Ma vediamo in questo articolo quando pagano il reddito di cittadinanza nel mese di luglio, ovvero tutte le date da conoscere.

Quando pagano a luglio il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza viene erogato dall’INPS, a coloro che rientrano nei requisiti per ricevere questo importo mensile. Per vedere da vicino chi potrà ricevere questo sostegno, bisogna fare una distinzione tra chi lo sta ricevendo già da diversi mesi e chi invece deve riceverlo per la prima volta.

Per chi ha chiesto per la prima volta l’accesso a questa particolare erogazione, verrà accreditata presto, il 14 luglio 2023. Questa data è valida anche per chi ha finito di ricevere le 18 rate previste per l’erogazione e ha richiesto il rinnovo.

Al contrario, chi invece riceve questo sostegno già da diversi mesi, dovrà aspettare ancora, fino alla fine del mese. Per tutti gli altri infatti la data di riferimento per i pagamenti di questo mese è il 27 luglio 2023.

Chi riceve l’RdC da diverso tempo quindi dovrà attendere fino alla fine del mese per vedere l’accredito da parte dell’INPS.

L’erogazione può essere accreditata solamente a chi effettivamente può beneficiare di questo tipo di sostegno, ovvero nel rispetto dei requisiti per poterne usufruire.

Il reddito di cittadinanza è erogato a chi ha un ISEE inferiore a 9.360 euro, e sono stabiliti specifici limiti anche per ciò che riguarda il patrimonio.

Chi sarà escluso dall’erogazione dell’RdC

Diversi soggetti possono essere esclusi dalla ricezione del reddito di cittadinanza nella mensilità di luglio, se cambiano i presupposti per accedere al sostegno, o se si verificano alcune particolari condizioni.

L’RdC non verrà erogato a chi ha ricevuto 18 rate del sostegno, con termine a maggio 2023, oppure a chi è stata sospesa la misura.

Le ragioni di tale sospensione possono essere: mancata presentazione della disponibilità immediata al lavoro, mancata sottoscrizione del Patto per il Lavoro e mancata presenza alla formazione, per ciò che riguarda il nuovo inserimento lavorativo.

Tuttavia vengono esclusi dall’erogazione anche coloro che hanno iniziato un nuovo lavoro, senza comunicare la variazione, o per cui ci sono state modifiche all’ISEE dovute sia alla mutata situazione economica che al numero di componenti del nucleo familiare.

Sono esclusi anche coloro che non accettano un’offerta di lavoro che rientra nei parametri ammessi dalla normativa, e coloro che svolgono un lavoro non dichiarato.

Il reddito di cittadinanza diventerà assegno di inclusione

A proposito del reddito di cittadinanza, bisogna precisare che questa indennità sarà disponibile solo per il 2023, perché a partire dal 2024 cambierà nome e caratteristiche.

Dal prossimo anno infatti arriverà l’assegno di inclusione, una misura similare pensata per favorire l’inserimento lavorativo di chi si trova in disoccupazione e percepisce il sostegno economico dallo stato.

Questa erogazione verrà corrisposta alle famiglie al cui interno si trova una persona disabile, un minorenne o una persona con più di 60 anni di età. Per ricevere questo sostegno bisognerà essere cittadini in Europa, e residenti in Italia da almeno 5 anni.

L’ISEE dovrà essere inferiore a 9.360 euro, e viene valutato anche il reddito familiare, entro i termini di 6.000 euro all’anno moltiplicati per un valore della scala di equivalenza secondo le regole del sostegno.

Anche per questa misura ci saranno specifici limiti del patrimonio, e nessun componente dovrà possedere un autoveicolo con cilindrata superiore a 1600 cc, o motoveicolo con cilindrata superiore a 250 cc.

Anche questo sostegno dovrà essere richiesto telematicamente da chi ha diritto a riceverlo, e la ricezione dell’aiuto economico andrà di pari passo con un patto di attivazione digitale, volto a includere la famiglia in un percorso personalizzato per il reintegro sul lavoro.

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