Reddito di Cittadinanza: novità in arrivo a settembre! Ecco come cambierà la misura

Il Reddito di Cittadinanza potrebbe cambiare! Tutto dipenderà da chi vincerà le prossime elezioni! Vieni a scoprire le possibili novità sul RdC.

Il Reddito di Cittadinanza potrebbe cambiare? Beh, sicuramente si. 

Come ben saprai, siamo in un momento molto particolare per l’Italia in quanto siamo in campagna elettorale. 

Molti dei programmi dei partiti parlano di Reddito di Cittadinanza, in quanto è una misura che divide ampiamente: o la si ama, o la si odia. 

Ricordi quando il Reddito di Cittadinanza è stato il cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle? Ebbene, ad oggi la situazione si sta ribaltando in quanto sono numerosi i partiti, specie quelli del centro destra, che vorrebbero eliminare tale misura. 

Quindi, le paure che molti percettori del Reddito di Cittadinanza hanno prenderanno vita dopo il voto del 25 settembre? Andiamo a capire quali sono le posizioni dei diversi partiti politici sulla misura in questo articolo. 

Come funzionano il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza?

Prima di capire come le due misure potrebbero cambiare, è bene partire dal principio. Quindi, come funzionano il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza?

Iniziamo con il dire che il Reddito di Cittadinanza è una misura che è stata pensata dal Movimento 5 Stelle per aiutare concretamente le famiglie che si trovano in una situazione economica difficile, specie a causa della perdita del lavoro. 

Attenzione: ricorda che il Reddito di Cittadinanza è compatibile con la NASpI, quindi con l’indennità di disoccupazione. 

Ebbene, il Reddito di Cittadinanza ha due obiettivi: il primo è quello di reinserire le persone nel mondo del lavoro ed, il secondo, è quello di contrastare la povertà. 

I sostenitori della misura continuano ad affermare che il secondo obiettivo è stato raggiunto ed è proprio così. Tuttavia, coloro che sono contrari al Reddito di Cittadinanza affermano che il reinserimento nel mondo del lavoro non è avvenuto. 

Ebbene, anche questo è vero. 

Il Reddito di Cittadinanza sembra non aver funzionato come si era sperato e molte persone continuano a percepire la misura senza aver mai trovato un lavoro. 

Addirittura Matteo Salvini, leader della Lega, ha affermato che il Reddito di Cittadinanza incentiverebbe il lavoro in nero, in quanto solo in questo modo i beneficiari del RdC continuerebbero a prenderlo, anche lavorando. 

Ma quali sono i principi qui quali si fonda il Reddito di Cittadinanza?

Il primo riguarda l’integrazione al reddito. Infatti, come abbiamo detto, la misura consiste in un vero e proprio sostegno economico per coloro che si trovano in difficoltà.

Tuttavia, il Reddito di Cittadinanza è stato creato per aiutare le persone che si trovano senza lavoro a trovarne uno nuovo, tramite strumenti di politica attiva del lavoro. 

Da qui arriviamo al secondo principio, ossia i patti per il lavoro. Infatti, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza dovrebbero essere affiancati in modo da poter trovare un nuovo impiego.

Infine, il terzo principio riguarda l’affiancamento attraverso percorsi personalizzati, che riguardano sia l’inserimento lavorativo che l’inclusione sociale. 

Allo stesso modo, la pensione di cittadinanza si fonda sulle stesse basi, ma viene data ai nuclei familiari che sono composti esclusivamente da uno o più componenti di età superiore a 67 anni. 

Com’è cambiato il Reddito di Cittadinanza e come potrebbe cambiare in futuro?

Ad oggi, possiamo affermare che il Reddito di Cittadinanza è già cambiato. 

Infatti, dopo le continue critiche alla misura, come quelle rivolte da Matteo Renzi, che avrebbe addirittura richiesto la sua abolizione, il premier Mario Draghi ha deciso di riformare il RdC. 

Da quel momento in poi i controlli sono diventati maggiormente serrati, ma non solo. 

Adesso è più difficile per le persone rifiutare un’offerta di lavoro. Infatti, al primo rifiuto, se un soggetto ha un Reddito di Cittadinanza superiore a 300 euro, perderà 5 euro ogni mese dall’importo. 

Invece, rifiutano una seconda offerta di lavoro, il soggetto in questione perderà il diritto di godere del Reddito di Cittadinanza. 

I cambiamenti futuri della misura dipenderanno in larga parte da chi vincerà le elezioni. Ad esempio, una possibile vittoria della Meloni, potrebbe quasi inevitabilmente alla cancellazione del Reddito di Cittadinanza. 

Di conseguenza, molte persone che attualmente in Italia percepiscono il Reddito di Cittadinanza rischiano di perderlo da un momento all’altro. 

Invece, in caso di vittoria del Movimento 5 Stelle, la misura potrebbe essere rafforzata, in quanto viene ancora riconosciuta la validità della misura. 

E la sinistra cosa ne pensa? Anche in questo caso parliamo di una riforma della misura e non della sua abolizione, diverso se dovesse vincere la destra, che afferma che ci possono essere misure molto più utili del Reddito di Cittadinanza da mettere in campo. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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