Tredicesima busta paga: a cosa fare attenzione per ricevere il bonus del 2%

Bonus del 2% sulla tredicesima: ecco a cosa devi fare attenzione in busta paga per evitare che il datore di lavoro commetta errori.

Con l’arrivo dell’ultimo mese dell’anno, possiamo finalmente tornare a sorridere con la tredicesima in busta paga. Se n’è parlato tanto già nelle scorse settimane, sia su quanto aumenteranno gli importi dello stipendio con la tredicesima, che per quanto riguarda i lavoratori che potranno riceverla.

Ma sono ancora pochissimi a sapere che insieme alla tredicesima in busta paga, ci sarà anche il bonus contributi del 2%. Attenzione però: c’è il rischio che qualcuno non lo riceva, se il datore di lavoro commette degli errori che potrebbero andare a determinare degli importi falsati dello stipendio.

Per questo motivo, l’istituto INPS ha fornito tutte le indicazioni utili da seguire al fine di non commettere l’errore e poter ricevere finalmente la tredicesima in busta paga insieme al bonus del 2%.

Tredicesima e bonus 2% nello stipendio: l’INPS chiarisce

Va chiarito subito che, il bonus del 2% si riferisce esclusivamente a quello sgravio contributivo che potrà essere riconosciuto sulla tredicesima mensilità di dicembre direttamente in busta paga.

Si tratta, quindi, di un’opportunità che potrebbe permettere ad alcuni lavoratori di ricevere un importo della tredicesima leggermente più alto.

Tuttavia, il rischio è che, pur rispettando tutti i requisiti e le condizioni obbligatorie per poter ricevere il bonus contributi sulla busta paga, i lavoratori non potranno ottenere la tredicesima con lo sgravio del 2% a causa di un errore commesso dal datore di lavoro.

È su questo punto che l’Istituto INPS ha fornito alcuni chiarimenti attraverso il messaggio numero 4009 pubblicato lo scorso 7 novembre. Nel testo, infatti, l’INPS specifica che quando la tredicesima viene liquidata in data successiva al primo luglio 2022, lo sgravio contributivo del bonus dovrà essere del 2%, invece dell’0,8%.

Ma quale può essere l’errore del datore di lavoro che potrebbe impedire ai lavoratori di ricevere il bonus del 2% sulla tredicesima in busta paga? L’errore potrebbe essere che venga applicato a tutti i ratei lo sgravio dell’0,8%.

Invece, il datore di lavoro sarà tenuto a rispettare la seguente regola: per i ratei relativi alle mensilità della tredicesima tra il mese di gennaio e il mese di giugno dovrà essere applicato lo sgravio dell’0,8%, mentre per il periodo temporale restante, ovvero da luglio a dicembre, lo sgravio dovrà essere del 2%, con un incremento dell’1,2%.

Tredicesima e bonus 2%: il controllo sulla busta paga

È chiaro quindi che per verificare se effettivamente il datore di lavoro ha rispettato la regola chiarita dall’INPS, al fine di provvedere al riconoscimento del bonus 2% sulla tredicesima, è essenziale controllare direttamente la busta paga.

A questo proposito, l’area più importante riguardante l’applicazione dello sgravio contributivo sulla tredicesima è quella della terza sezione della busta paga. In questa area, infatti, sono state indicate una serie di informazioni essenziali, quali i dati fiscali e i dati previdenziali.

Con la verifica della terza sezione del cedolino di dicembre dello stipendio, ogni lavoratore potrà trovare le informazioni legate a: 

  • aliquote applicate

  • imponibile previdenziale

  • dati fiscali.

Andiamo, quindi, per ordine e analizziamo punto per punto tutte le informazioni che dovranno essere controllate dai lavoratori in busta paga per accertarsi che venga applicato correttamente il bonus del 2% sulla tredicesima.

In questo modo, il dipendente potrà verificare che sugli importi della tredicesima venga applicata l’aliquota contributiva corretta , così da poter godere di un piccolo aumento in busta paga derivante appunto dal bonus del 2% introdotto dal mese di luglio.

La verifica dei dati sulla busta paga

In merito all’imponibile previdenziale, quindi, per poter beneficiare del bonus del 2% della tredicesima mensilità diventa essenziale controllare che l’importo risulti essere di massimo 2.692 euro. Qualora venga superato il limite, non potrà essere riconosciuto al lavoratore il bonus del 2% sulla tredicesima. 

Per quanto riguarda, invece, le aliquote che vengono applicate, occorre controllare due aspetti. Prima di tutto l’aliquota a carico del datore di lavoro, che dovrà essere sempre pari al 23,81%. 

Mentre, un secondo aspetto da verificare è la quota a carico del lavoratore. In questo caso l’aliquota va sottratta dall’imponibile previdenziale, tenendo conto che sarà pari al 9,19% per i dipendenti con un imponibile superiore a 2.692.

Per coloro che, invece, possono beneficiare del bonus contributi del 2% sulla tredicesima, l’aliquota applicata a carico del dipendente sarà pari al 7,19%.

Infine, un altro aspetto che andrebbe controllato in busta paga dai lavoratori che intendono accertarsi che il bonus del 2% venga riconosciuto correttamente sulla busta paga, riguarda quello dei dati fiscali, i quali saranno i medesimi del periodo iniziale del 2022.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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