Tutto su Quota 102, al via le domande in pensione a 64 anni

Quota 102, dall' 8 gennaio sarà possibile inoltrare le domande tramite il sito dell'Inps, 64 anni e 38 anni di contributi i requisiti previsti.

Si parte con Quota 102, domande aperte, da oggi chi avrà maturato i requisiti potrà andare in pensione a 64 anni.

La domanda potrà essere inoltrata mediante la piattaforma telematica messa a disposizione dall’Inps.

I requisiti sono 64 anni di età anagrafica con almeno 38 anni di contributi maturati durante la propria vita lavorativa .

Quota 102 è stata approvata in via sperimentale come soluzione a Quota 100-definitivamente abolita-e resterà in vigore per il solo 2022.

La nuova misura è diciamo una soluzione temporanea in attesa della tanto agognata riforma delle pensioni.

Quota 102 una misura nuova, ma non di certo innovativa poche le differenze infatti con Quota 100 se non per l’aumento di due anni del requisito anagrafico passato da 62 a 64 anni.

E viste le scarse adesioni riportate nello scorso biennio da Quota 100 ci si aspetta ben poco anche da Quota 102 che visto il breve tempo in cui rimarrà in vigore darà modo ad un numero veramente esiguo di lavoratori di poter uscire anticipatamente dal lavoro.

Inoltre la nuova misura è decisamente molto vicina a quanto previsto dalla Legge Fornero-in pensione a 67-sicuri che non sia più conveniente aspettare qualche anno in più per di andare in pensione? 

Si Quota 102 non prevede penalizzazioni sull’assegno pensionistico.

Negli scorsi giorni l’Inps ha comunque pubblicato le indicazioni su come aderire a Quota 102 .

Per chi fosse interessato al tema pensioni un interessante video pubblicato dalla redazione di AppLavoro con tutte le novità in vigore per tutto il 2022, buona visione.

Quota 102. come fare domanda on-line, ma non solo

Di seguito tutte le indicazioni da seguire per coloro che decideranno di andare in pensione con Quota 102.

La domanda dovrà essere inoltrata nella modalità telematica direttamente sulla piattaforma Inps.

In che modo?

Il cittadino dovrà come prima cosa autenticarsi mediante Spid o Carta di identità digitale 3.0, dopodichè:

  • trova la sezione “Domanda Pensione, Ricostruzione, Ratei, Ape socile e Beneficio precoci”;
  • scegli l’opzione “Nuova prestazione pensionistica”
  • selezione spuntando le caselle le voci “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia”- “Pensione di anzianità anticipata” e “Requisito quota 102”;
  • indicare la Gestione di liquidazione dell’assegno pensionistico.

In alternativa per chi fosse poso affine alla tecnologia potrà optare per soluzioni differenti, Quota 102 potrà essere richiesta anche tramite:

  • l’assistenza di un patronato di zona,
  • telefonando al contact center dell’INPS 803 164, gratuito da telefono fisso, 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Quota 102:  tempi di decorrenza

La domanda telematica potrà essere inoltrata da tutti quei lavoratori che avranno maturato i requisiti previsti da Quota 102, iscritti alla Gestione Pubblica, alla Gestione spettacolo e sport,  alle Gestioni private.

Inoltrata la domanda i tempi di decorrenza dipenderanno molto dalla categoria di appartenenza del lavoratore, settore pubblico o privato.

Per i lavoratori del privato i tempi di decorrenza saranno più rapidi, 3 mesi da quando si saranno maturati i requisiti, tempi più lunghi per i lavoratori del settore pubblico che dovranno aspettare attendere fino a 6 mesi prima di poter inoltrare la domanda.

Ancora diversa invece il discorso per il personale scolastico e AFAM, che dovrà fare domanda entro e non oltre il 28 febbraio.

La decorrenza di Quota 102 è fissata dall’anno successivo alla domanda.

Le finestre di decorrenza sono le stesse di Quota 100 così come i limiti stabiliti per i redditi da lavoro, insomma Quota 102 sembra non essere nient’altro che una Quota 100 più vicina alla Legge Fornero.

Da Quota 100 a Quota 102 cosa cambia?

Quota 102, è stata la insoddisfacente soluzione alla scadenza di Quota 100.

I requisiti per potervi accedere è bene ribadirli sono 64 anni di età anagrafica con almeno 38 anni di contributi versati.

Nel 2022, i trattamenti in vigore che permetteranno al lavoratore un’uscita anticipata dal lavoro sono di fatto tre:

  • Quota 102;
  • Opzione donna;
  • Ape sociale.

Ci aspettava sicuramente di più, nessuna riforma delle pensioni, ma solo alcuni piccoli aggiustamenti per poter permettere di accedere alla pensione anticipata.

Anche le altre due misure e cioè l’Ape social ed Opzione sono state prorogate per un solo anno, segno che quindi il Governo sta lavorando per proporre forse per il 2023 un nuovo sistema previdenziale che continui a garantire flessibilità in uscita dal lavoro.

Per chi fosse interessato ad approfondire i contenuti delle misure pensionistiche anticipate in vigore nel 2022 può consultare un mio articolo scritto di recente e pubblicato su sito di Trend online cliccando qui.

I requisiti per poter accedere alle misure sopra elencate dovranno essere maturati entro il 31 dicembre 2022, ed una volta maturati il diritto sarà acquisito ovvero si potrà decidere di lasciare ail lavoro anche negli anni successivi.

Stessa regole che vale per Quota 100, tutti coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021 potranno esercitare il diritto alla pensione anticipata in qualsiasi momento nonostante Quota 100 sia stata cancellata.

Al via le domande INPS: con Quota 102 nessuna taglio e penalizzazione dell’assegno

L’aspetto interessante di una misura come Quota 102 è che non prevede alcun taglio o penalizzazione sull’assegno pensionistico, diversamente rispetto a quanto accade per altre misure come Opzione Donna.

Da cosa dipende?

Questo è da attribuirsi al differente sistema di calcolo tra Opzione Donna basato totalmente sul contributivo che può portare a tagli sull’importo dell’assegno fino al 30%, e Quota 102 che adotta lo stesso modello di calcolo usato per determinare l’importo della pensione di vecchiaia.

Tornando ad Opzione Donna per contributivo si intende che verranno presi in considerazione non gli importi delle ultime buste paga (sistema retributivo) ma solo il totale dei contributi versati.

Forti le penalità dunque rispetto a questa misura che non piace neanche all’Europa, che definisce trattamenti come Opzione Donna “misure che spingono la società verso l’impoverimento economico“, visto che si è vero si smette di lavorare diversi anni prima rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia, ma accettando un assegno di importo ben più basso.

Non contenti di Quota 102 e di ciò che è stato fatto per il 2022 sul tema pensioni lo sono di sicuro i sindacati che vedono la misura come una vera e propria presa in giro.

Le parti sociali infatti chiedono provvedimenti che tutelino il lavoratore e che allo stesso tempo gli garantiscano maggiore flessibilità.

Una proposta avanza ma immediatamente rifiutata dal Governo è stata l’estensione di Quota 41 per tutti ritenuta onerosa per le casse dello Stato.

Quota 102: Non cumulabile almeno fino a 67 anni

La prestazione non è cumulabile con altri redditi  derivanti da lavoro dipendente o autonomo, tranne per quelli che provengono da attività autonome occasionali  nel limite massimo dei 5mila euro annui, così come previsto dalla legge.

Il principio di non cumulabilità decadrà nel momento in cui si arriveranno a maturare i requisiti previsti dalla pensione di vecchiaia che ad oggi restano fermi a 67 anni di età e 20 di contributi e sembra che rimarranno questi fino al termine del 2024.

Ribadisco nuovamente che l’adesione a Quota 102 per il personale scolastico è leggermente differente, infatti per aderire alla misura si dovrà inoltrare la domanda all’Inps non oltre il 28 febbraio prossimo.

Redazione Trend-online.com
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