Alluvione Emilia Romagna, braccio di ferro su Bonaccini commissario straordinario

Alluvione Emilia Romagna, il Governo Meloni sembra frenare sulla possibile nomina di Stefano Bonaccini come commissario straordinario.

L’alluvione che ha colpito tanti comuni dell’Emilia Romagna è ancora negli occhi di tutti. Ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera per alcune misure urgenti in modo da potere fronteggiare alcune situazioni immediate. Ma tanto dovrà essere ancora fatto per la ricostruzione in quelle terre colpite in maniera così pesante.

L’esecutivo ha anche il compito di nominare un commissario straordinario per l’emergenza. Da più parti si fa il nome del Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini come figura indicata anche per una questione di conoscenza del territorio.

Ma ci sono anche alcune situazioni che fanno pensare al fatto che a Palazzo Chigi si potrebbe optare per una scelta diversa. Il tema è chi avrà la gestione delle ricostruzioni. Ecco le posizioni in campo.

Alluvione Emilia Romagna: Stefano Bonaccini sarà il commissario?

Il Governo di Giorgia Meloni, oltre alle misure urgenti per far fronte alle esigenze immediate, è impegnato per razionalizzare la gestione sul versante del dissesto idrogeologico con l’ipotesi di riportare a Palazzo Chigi una cabina di regia.

Ma al momento la priorità vista la vastità dei danni e delle situazioni da affrontare è quella di nominare un commissario straordinario per l’Emilia Romagna.

Naturalmente il fatto che Stefano Bonaccini sia del Partito Democratico mentre, come noto, il Governo attualmente è espressione di una maggioranza di centrodestra può avere il suo peso nella scelta.

Con Roma che potrebbe decidere di puntare non sulla figura di Bonaccini ma su un’altra figura. Nonostante l’ottima collaborazione che hanno mostrato in questa fase di emergenza acuta la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Emilia Romagna.

Un altro fattore potrebbe in questo discorso giocare contro Bonaccini. Il fatto che ci siano coinvolti nella situazione anche alcuni comuni della Regione Marche. Quindi in questo caso il Governo potrebbe giocare l’argomento di nominare una figura terza rispetto ai due presidenti di Regione, Stefano Bonaccini e Francesco Acquaroli (esponente peraltro di Fratelli d’Italia) per il ruolo di commissario.

Le parole di Stefano Bonaccini a Sky: “A me non interessa il destino di Bonaccini ma quello delle popolazioni colpite”

Stefano Bonaccini stamattina è intervenuto a Sky Tg24 e ha parlato di tutta la situazione in cui versa la Regione Emilia Romagna e le aree colpite dall’alluvione.

Naturalmente non ha potuto sottrarsi ad una domanda sul suo ruolo e sulla possibilità che possa essere nominato Commissario alla ricostruzione:

A me non interessa il destino di Bonaccini a me interessa il destino delle popolazioni che sono colpite e che si metta insieme una ricostruzione. Serve qualcuno che conosca il territorio.

Bonaccini non intende replicare ad alcuni dubbi espressi dalla Lega sulla sua nomina

Su alcune polemiche che sono arrivate dal fronte del Governo e soprattutto dalla Lega, Bonaccini cerca di dribblare la questione. C’è infatti chi ha dibattuto sull’opportunità di una sua nomina a commissario come ad esempio il deputato della Lega Jacopo Morrone:

”Lascio Jacopo Morrone alle polemiche e alla speculazione politica. Io non mi occupo di queste ma di stare vicino alle popolazioni colpite. Luca Zaia ieri diceva che sono i presidenti di Regione che solitamente si occupano della ricostruzione, dopodiché io sono fino al 31 dicembre commissario straordinario della ricostruzione del sisma”.

Ricordo, prosegue Bonaccini a Sky, le polemiche di allora. Lo scorso anno il presidente Mattarella, in occasione del decennale, ha parlato di ricostruzione esemplare. Dopodiché vorrei capire quali altri esempi ci sono dopo il disastro di 11 anni fa che vedono oggi ricostruito praticamente tutto in una zona di terra così colpita e ferita. Oggi ci sono più imprese di prima, perché facemmo e stiamo facendo un lavoro corale.

Dalla maggioranza si cercano di smorzare i toni ma non arriva il via libera per Bonaccini

Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, esponente di Fratelli d’Italia cerca di smorzare i toni della questione ma non dà il via libera a Bonaccini parlando alla trasmissione Uno Mattina:

”Non è il momento di fare polemiche, dice Ciriani. C’è una piena collaborazione istituzionale, la presidente Meloni è rientrata prima dal G7 e con il presidente dell’Emilia Romagna c’è un rapporto correttissimo. Non vorrei che la vicenda diventasse un toto Bonaccini, Bonaccini sì o no“.

Se il commissario lo farà Bonaccini o un altro lo decideremo a breve, conclude Ciriani, io credo che nemmeno il presidente della Regione vuole che la discussione ruoti intorno alla sua persona. L’importante è spendere bene e in fretta queste risorse. Lo farà Bonaccini o un altro lo decideremo tra poco.

Palazzo Chigi sembrerebbe più orientato a una figura terza

Fonti di Palazzo Chigi, citate da Ansa, smentiscono il braccio di ferro ma affermano che “per questa nomina, i tempi sono prematuri: ora bisogna affrontare l’emergenza, poi ci sarà il censimento e la mappatura dei danni. Inoltre, non dimentichiamo mai che questo disastro non ha coinvolto solo l’Emilia-Romagna ma anche le Marche”.

Questa specifica lascia pensare che l’esecutivo pensi a una figura terza.

LEGGI ANCHE: Alluvione Emilia Romagna, gli aiuti del Governo: stop a bollette, mutui e scadenze fiscali

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