Gli Appunti di Giorgia, Meloni: “Italia più solida di quanto si voglia far credere”

Torna la rubrica gli Appunti di Giorgia. Meloni parla dei progetti del Governo e pone l'accento su giustizia, gas, immigrazione e Stazioni sicure.

Giorgia Meloni torna con la sua rubrica social ”Gli Appunti di Giorgia”, con un aggiornamento sul lavoro e sulle iniziative del Governo.

E la premier Meloni elenca i cinque obiettivi già raggiunti in tre mesi di governo con tanto di spunta verde a fianco di ogni riga: Patto per la terza età, Disegno di Legge su procedibilità d’ufficio e arresto in flagranza; Progetto Stazioni sicure; incontri in Algeria e Libia per fare dell’Italia la porta di approvvigionamento energetico d’Europa; contrasto all’immigrazione irregolare.

Giorgia Meloni: ”Il Patto per la terza età non ha avuto la giusta attenzione”

Meloni parte da un disegno di legge che a suo avviso ”non ha avuto la giusta attenzione”, quello sugli anziani:

Il Patto per la terza età, dice la premier, prevede la possibilità per gli anziani in difficoltà di rafforzare l’assistenza domiciliare, con percorsi personalizzati. Vogliamo evitare, quando è possibile, che un anziano finisca in una struttura sanitaria di assistenza. Il Patto per la terza età è contro la marginalizzazione degli anziani. Ci sono situazioni di fragilità che aumentano. E’ un disegno di legge molto ampio che aiuta gli anziani. Dove non ci sono altre possibilità deve esserci lo Stato con la sua rete di associazioni e l’assistenza sociale e sanitaria. Una società giusta non può non partire dall’attenzione per gli anziani.

Giorgia Meloni e il tema della Giustizia: ”Riforma seria e ampia”

Ho lungamente parlato con il ministro della Giustizia Carlo Nordio – continua Meloni – nei giorni scorsi, che è impegnato a lavorare su una riforma seria e ampia della giustizia. Il ministro Nordio è impegnato a lavorare su una riforma della giustizia che possa garantire, da una parte, i tempi certi e un sistema efficiente, dall’altra, il massimo delle garanzie per chi è sotto processo e indagine. Ma dall’altra parte si vuol garantire anche il massimo delle garanzie che quando vieni dichiarato colpevole sconti la pena“.

Questo è il modello che noi abbiamo in mente sul quale abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare. Ho detto a Nordio e lui concorda con me che noi vogliamo che lo stato di diritto sia presente e che la sicurezza vengano garantiti. Su quello che viene percepito dai cittadino, su reati come ad esempio furti in appartamento e reati simili occorre cambiare registro.

Giorgia Meloni e il progetto del ministro Piantedosi: ”Progetto Stazioni Sicure”

Meloni poi entra nel dettaglio su un progetto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:

Sono contenta che il ministro dell’Interno abbia avviato un progetto significativo, “Stazioni sicure”, con una mobilitazione importante di forze dell’ordine e controlli a tappeto nelle principali stazioni italiane. Si è partiti da Milano, Roma, Napoli, con uno spiegamento di migliaia di uomini”.

Perché non è normale che in una Nazione come la nostra si debba aver paura di prendere il treno quando è buio, o che i turisti che arrivano nelle nostre grandi città debbano avere come prima immagine della città il degrado che si vive nella stazione. Questo progetto che è appena iniziato, il 16 gennaio ha dato già risultati significativi: arresti, sequestri di droga e di merce contraffatta. Si parte dalle stazioni e si andrà anche in altri luoghi ad alta frequentazione.

Giorgia Meloni e le missioni della settimana in Algeria e in Libia

Meloni ha parlato dei suoi viaggi della settimana in Algeria e in Libia:

L’Italia si sta concentrando sul tema del Mediterraneo allargato. Sono stata in Algeria e in Libia. Dialogare con queste nazioni è fondamentale. Abbiamo siglato patti sul tema dell’energia, siamo consapevoli della difficoltà della situazione energetica anche se il prezzo del gas continua a scendere e spero vedremo presto altri risultati“.

Con un po’ di intelligenza , con un lavoro di cooperazione fatto bene, con risorse spese nel modo giusto, l’Italia può diventare la porta di approvvigionamento energetico dell’Europa. Vuole dire non solo una centralità diversa in Europa. ma anche posti di lavoro, tecnologia, innovazione, rimettere l’Italia dove deve stare, cioè al centro del Mediterraneo.

“Con l’Algeria sono stati siglati diversi patti. Soprattutto due accordi per aumentare l’approvvigionamento energetico. Con la Libia un accordo per fare arrivare altro gas in Italia. Con la Libia abbiamo fatto anche un accordo sull’immigrazione irregolare per fermare le partenze. E’ una materia che non si risolve in una settimana. Noi stiamo cercando di coinvolgere anche l’Unione europea”. 

Poi Giorgia Meloni annuncia:

Prima del Consiglio europeo del 9-10 febbraio, straordinario per trattare il tema dell’immigrazione, sarò in alcune delle principali capitali europee per sostenere la posizione italiana e fare passi avanti sul tema delle rotte nel Mediterraneo.

Giorgia Meloni: ”No a spot, Italia è più solida di quanto si voglia fare credere”

”Non credo a spot e al comunicare ogni giorno un’iniziativa diversa, si parla quando i progetti sono concreti. Il bilancio di questo lavoro che è una maratona e non sono 100 metri si trae alla fine. Io sono ottimista, contesto chi dice che Italia è in una situazione catastrofica. Il quadro come noto è difficile per pandemia, guerra, costi dell’energia, tutto vero. Ma se si guardano i dati, la situazione in Italia è molto più solida di quanto si voglia credere, di quanto dicano alcuni che magari sperano che le cose vadano male per ragioni, diciamo così, di opposizione politica. Se poi si vanno a guardare i dati e io sono una che guarda i dati, si scopre che questa Nazione ha una grande capacità di resistere e reagire”.

Se io volessi misurare l’andamento dell’economia italiana per come è stata misurata negli ultimi anni, ovvero con lo spread, considerato il più grande metro di giudizio per valutare il nostro stato economico, negli ultimi 100 giorni lo spread è sceso da 236 a 175 punti base e la borsa italiana ha registrato un aumento del 20%. La Banca d’Italia stima che nel secondo semestre del 2023 l’economia italiana sarà in netta ripresa e che quella ripresa si stabilizzerà nel 2024-2025 e che l’inflazione tornerà a livelli accettabili.

“La realtà che abbiamo di fronte, soprattutto se sappiamo lavorare bene, è una realtà per al quale possiamo avere ottimismo. Il Governo ce la sta mettendo tutta con determinazione e dedizione”.

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