Bollette, Salvini punge Meloni. Leader FDI: “E’ più polemico con me che con gli avversari”

Caro Bollette, Salvini punge Meloni: "Giorgia, servono 30 miliardi adesso". La leader FDI: "E' più polemico con me che con gli avversari". Le notizie.

La divergenza di vedute tra Matteo Salvini, leader della Lega e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia sulla questione Caro Bollette non sembra placarsi.

Nel corso del dibattito al Corriere della Sera tra Meloni e Enrico Letta, Matteo Salvini aveva esortato “Giorgia a non tentennare”.

Servono 30 miliardi adesso.

Erano state le parole di Salvini ribadite anche questa sera in un comizio a Pescara.

Se in un primo momento Meloni aveva scelto di non rispondere all’alleato, questa sera nel corso di un’intervista al TgLa7 Meloni lancia una frecciata a Salvini: ”Noto che in questi ultimi tempi è più polemico con me che con gli avversari”. Ha detto la leader di Fratelli d’Italia. Ecco tutte le loro parole.

Elezioni Politiche 2022, Matteo Salvini da Pescara insiste sullo scostamento di bilancio necessario per aiutare famiglie e imprese

Matteo Salvini in serata ha tenuto un comizio a Pescara.

La preoccupazione degli italiani in questo momento sono le bollette. Si devono mettere sul tavolo 30 miliardi a debito, adesso.

E’ questo il succo del discorso di Salvini che ha così argomentato il suo ragionamento:

Milioni di italiani hanno difficoltà con le bollette della luce. Non ce la fanno e vanno aiutati subuto. Perchè perdere altro tempo e altri posti di lavoro?

Qualche economista dice che non bisogna fare altro debito. Non facciamolo ora, non mettiamo 30 miliardi adesso perchè non è educato fare altro debito. Bene, perdiamo un milione di posti di lavoro, invece di mettere 30 miliardi adesso ne dovremmo mettere 100 di miliardi a Capodanno per pagare un milione di disoccupati e di cassa integrati. Ma è meglio metterli adesso per salvare le fabbriche o metterli dopo?

Elezioni Politiche 2022, Salvini da Pescara: ”Lo dico all’amica Giorgia, le bollette non possono aspettare tre mesi”

Salvini nel corso del suo comizio non ha nascosto le divergenze che ci sono anche nella coalizione di centrodestra su questo tema. 

“C’è un po’ di polemica, sia a sinistra che nel centrodestra, ma l’emergenza nazionale è fermare gli aumenti delle bollette della luce e del gas e per fermarle serve metterci i soldi. Lo dico all’amica Giorgia, le bollette non possono aspettare tre mesi. Giorgia, Silvio, correre! Perché perdere altro tempo e rimandare un intervento?”. 

Come noto Meloni è tendenzialmente contraria ad effettuare al momento uno scostamento di bilancio che vede solo come “ultima ratio” possibile.

”Non è un mio capriccio, argomenta Salvini, e per fermare le bollette bisogna metterci i soldi”.

Ai cronisti che lo interpellavano ha risposto che si “tratta di aiutare milioni di italiani che non ce la fanno a pagarle. Mi spiace che Letta dica di no, mi spiace che anche Giorgia, con cui vado d’accordo su tutto, dica di no. Il problema è che rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Non capisco perché non si mettono adesso 30 miliardi come stanno facendo adesso tutti gli altri paesi europei?“.

Elezioni Politiche 2022, Giorgia Meloni in diretta al TgLa7 di Enrico Mentana: ”Salvini è sempre più polemico con me che con gli avversari”

Se nei giorni scorsi Meloni non aveva replicato a Matteo Salvini nella serata del 14 settembre ha rilasciato un’intervista al direttore del TgLa 7 Enrico Mentana.

Nel corso dell’intervista Meloni a partire dal quel ”non capisco perchè Giorgia tentenni su questo scostamento di bilancio sul caro bollette” ha detto:

”Guardi – ha aperto il suo intervento Meloni in diretta da Mentana – è qualche giorno che mi sorprendono queste dichiarazioni di Salvini e mi sorprende il fatto che sia sempre più polemico con me che con gli avversari”.

“Anche perchè io ho spiegato diverse volte perchè lo scostamento di bilancio per risolvere il problema delle bollette sia è una soluzione che va molto ponderata. Il prezzo del gas aumenta perché i grandi player che ci sono alla borsa di Amsterdam decidono arbitrariamente di far salire il prezzo del gas”.

“Ora se non fermiamo la speculazione con il tetto al prezzo del gas o con il disaccoppiamento del costo del gas dal resto dell’energia, 30 miliardi non bastano, ne possono servire 50, 100 o 200 e sono soldi con cui indebitiamo i nostri figli e regaliamo ai grandi speculatori. Io ci penso prima di fare una cosa del genere”.

Credo, argomenta Meloni, che oltretutto non sia giusto affermare che stiamo aspettando l’Europa, perché io ho chiesto, ho proposto ogni giorno e mi dispiace che si commenti senza leggere che l’Italia senza aspettare l’Europa può fare subito il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia che abbatterebbe il prezzo delle bollette in maniera significativa.

“E’ una misura che costa 3-4 miliardi da qui a marzo e non necessita di uno scostamento di bilancio perchè si possono usare soldi dell’extra gettito o degli extra profitti. E’ una posizione che ho spiegato 100 volte, la polemica non la capisco e francamente mi sembra parecchio pretestuosa. Spero che siano cose di campagna elettorale, ma se uno lo spiega e se uno risponde non si insista. Penso che siano posizioni chiare e ampiamente argomentate, se uno continua a fare la stessa domanda francamente non lo capisco”.

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