Commercio Estero: aumentano export e import. Energia al top!

ISTAT, ha pubblicato i dati relativi ai flussi commerciali con l'estero relativi al mese di febbraio 2022. Crescita per importazioni e esportazioni.

ISTAT, Istituto di statistica Nazionale, ha pubblicato i dati dei flussi commerciali con l’estero relativi al mese di febbraio 2022. C’è una crescita per entrambi i flussi commerciali sia per quel che riguarda le importazioni che per quel che riguarda le esportazioni.

Analizziamo tutta la ricerca e vediamo i vari settori che sono coinvolti e quali sono le aree verso le quali vanno le merci e dalle quali arrivano. Ecco tutto il punto della situazione con tutti i dati relativi a esportazioni e importazioni.

Commercio con l’estero: crescita intensa delle importazioni

Con i dati riferiti al mese di febbraio 2022 c’è una crescita importante sia delle importazioni che delle esportazioni. Coi dati comparati su base mensile per le importazioni c’è una crescita del 5,4%. Per le esportazioni invece c’è una crescita su base percentuale dell’1,6%. 

L’aumento su base mensile delle esportazioni è legato a vendite sia in area Ue che in area extra Ue. Per quel che riguarda l’Unione Europea il dato è del più 1,3%, per quel che riguarda l’extra Ue si assiste ad una crescita del 2%.

Istat rileva che, se si prende in considerazione il trimestre che va da dicembre 2021 a febbraio 2022 e lo si compara con il trimestre precedente, c’è una crescita dell’export del 5,8%. Le importazioni sono cresciute in misura ancora maggiore perchè il dato fa segnare un più 13,6%.

Commercio con l’estero, i dati delle esportazioni su base annua

ISTAT denota anche una grande crescita delle esportazioni su base annua. Se si considera il mese di febbraio 2022 e lo si compara con il mese di febbraio 2021 si vede una crescita dell’export pari al 22,7%.

Per quel che riguarda le vendite in aree dell’Unione Europea si ha un più 24% per quel che riguarda i mercati extra Unione Europea la crescita è del 21,1%. 

Le importazioni fanno registrare un andamento tendenziale ancora più corposo. Su base annua c’è un aumento del 44,9%. Per quel che riguarda l’area Unione Europea c’è un più 28,3%, per quel che riguarda l’area extra Unione Europea il valore è pari a un più 69,6%.

Commercio con l’estero: i settori che contribuiscono di più alle esportazioni

Ecco i settori che si caratterizzano in maniera molto netta per l’aumento delle esportazioni del nostro paese:

  • metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+24,4%),
  • sostanze e prodotti chimici (+34,1%),
  • prodotti alimentari, bevande e tabacco (+23,1%) 
  • prodotti petroliferi raffinati (+98,5%). 

Commercio con l’estero: ecco i paesi che contribuiscono all’aumento delle esportazioni 

Vediamo dove vanno principalmente le esportazioni del nostro paese. Considerando come periodo di riferimento quello che va da febbraio 2021 a febbraio 2022 l’incremento più alto va verso la Germania con un aumento del 21,3%.

Per quel che riguarda i dati più importanti ci sono gli Stati Uniti con il 24,4%, poi la Francia con un più 16% e la Spagna con un più 33,3%.

ISTAT nota che, per quel che riguarda i primi due mesi del 2022, la crescia delle esportazioni è principalmente legata all’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+25,6%), sostanze e prodotti chimici (+32,0%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+38,2%). 

ISTAT, il commento dell’Istituto di Statistica ai dati

ISTAT commenta i dati elaborati sottolineando che si tratta di un incremento su base mensile delle esportazioni trainato dai beni di consumo cosidetti durevoli. Nella media degli ultimi 3 mesi c’è una dinamica congiunturale che è positiva.

La crescita dell’export – nota ISTAT – riguarda tutti i settori e tutti i paesi che hanno storicamente rapporti consolidati con l’Italia. Aumento di vendite di metalli, di prodotti chimici e di alimentari hanno favorito questo risultato.

C’è poi da aggiungere che gli acquisti di gas naturale contribuiscono in manera netta al forte incremento che si assiste per quel che riguarda le importazioni italiane.

“Il deficit energetico – analizza ISTAT – si ampia in maniera sensibile e prosegue anche la crescita dei prezzi all’import che si conferma in accelerazione su base annua spinta in particolare dall’aumento dei prezzi dei prodotti energetici dell’area No Euro“.

Commercio con l’estero: aumentano gli acquisti di energia

Nel mese di febbraio 2022 cresce l’export per vendita di beni di consumo non durevoli per il 4,4%, per i beni intermedi per il 2,3% e per l’energia per il 9,4%. L’export di beni di consumo durevoli è stabile.

La crescita su base mensile dell’import è determinata dalla forte crescita degli acquisti di energia con un dato pari al più 20,1%. 

Commercio con l’estero: ecco l’analisi per prodotto e paese

La crescita tendenziale delle esportazioni è molto legata all’incremento del settore degli articoli farmaceutici, dei prodotti chimico-medicinali e botanici. Principali settori di esportazione di questi prodotti sono la Germania e il Regno Unito

Per quel che riguarda invece la produzione di metalli di base e di prodotti in metalli i paesi di principale destinazione sono Germania e Franica.

C’è da registrare allo stesso modo un calo delle vendite degli articoli farmaceutici, chimici e medicinali verso gli Stati Uniti e a Svizzera.

Per quel che riguarda il mese di febbraio 2022, l’incremento degli acquisti di gas naturale e di petrolio greggio dalla Russia spiega per un valore di quasi 5 punti percentuali la crescita tendenziale delle importazioni. C’è un aumento delle importazioni di gas naturale anche dai paesi OPEC.

ISTAT invece registra un calo degli acquisti di autoveicoli dal nostro paese che è particolarmente importante per quel che riguarda Francia e Turchia. 

Commercio con l’estero: ecco il dato dei valori medi unitari

L’aumento su base annua dei valori medi unitari dell’export è dovuto alla crescita rilevata per i paesi sia dell’area Ue (+16,9%) sia dell’area extra Ue (+16,1%).

Per le importazioni l’aumento riguarda entrambi i mercati ma è molto più accentuato per gli acquisti dai paesi extra Ue (+57,2%).

Molto marcato è l’aumento tendenziale dei valori medi unitari dei prodotti energetici, sia all’export (+65,4%), sia soprattutto all’import (+152,2%).

Commercio con l’estero, i prezzi all’importazione dei beni di consumo

Nel mese di febbraio 2022 i prezzi all’importazione dei beni di consumo aumentano rispetto al mese precedente dello 0,6% nel complesso. Su base annua c’è invece una crescita del 5,9% per il mercato totale, una crescita più marcata nell’area non euro rispetto all’area euro.

I prezzi all’importazione dei beni strumentali registrano un aumento su base mensile dello 0,2% per il mercato totale, cui contribuisce la sola Area non euro (+0,6%), mentre in termini tendenziali crescono del 3,6%.

Per quanto riguarda i beni intermedi, i prezzi all’importazione aumentano su base congiunturale dell’1,5%.

I prezzi all’importazione segnano incrementi tendenziali in quasi tutti i settori manifatturieri; i più elevati interessano i seguenti settori:

  • fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+39,6% Area euro, +26,5% Area non euro),
  • metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+24,7% Area euro, +26,7% Area non euro),
  • industria del legno, della carta e stampa (+25,3% Area euro, +26,1% Area non euro),
  • fabbricazione di prodotti chimici (+23,7% Area euro, +16,4% Area non euro) 
  • industrie alimentari, bevande e tabacco (+10,0% Area euro, +14,2% Area non euro).

L’unica flessione tendenziale riguarda il settore della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (dato pari ad un -1,9%). 

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