Cospito: una telefonata anonima minaccia un grave attentato a Bologna

Una telefonata anonima al Resto del Carlino, annuncia un grave attentato a Bologna in relazione al caso Cospito. Ieri anche lettere contro il governo

Una telefonata anonima arrivata nella sede Bolognese del Resto del Carlino, annuncia un grave attentato a Bologna in relazione al caso Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da più di cento giorni, in carcere sotto il regime del 41 bis.

La notizia, divulgata questa mattina, segue quella delle lettere minatorie recapitate sempre nella sede del quotidiano, rivolte al premier Giorgia Meloni e a Guido Crosetto.

Ecco cosa è successo.

Telefonata anonima al Resto del Carlino: “A Bologna ci sarà un grave attentato”

L’atmosfera di questi giorni intorno al caso Cospito è pesante.

Si moltiplicano le proteste e gli atti vandalici e sono moltissime le città d’Italia dove stanno comparendo sui muri scritte contro il regime di 41 bis o che chiedono la liberazione dell’anarchico.

Il dibattito è caldissimo anche nelle aule del Parlamento, ma stamattina, arriva una notizia che fa sicuramente alzare il livello dell’attenzione su questo caso.

La mattina del 31 gennaio, una telefonata anonima è rimbalzata da un numero interno della sede bolognese del Resto del Carlino, in via Mattei (forse il numero era quello del vecchio centralino), ed è stata raccolta da un operatore della portineria.

La chiamata è durata meno di un minuto e l’operatore ha raccontato che una voce “giovane, maschile e con lieve cadenza bolognese“, ha detto:

Per i fatti relativi a Cospito, a Bologna ci sarà un grave attentato.

La telefonata è arrivata alle 8.05 ed è durata meno di un minuto; è stata allertata immediatamente la Digos, che si è subito recata sul posto per parlare con l’operatore che ha risposto al telefono e che al momento starebbe collaborando per identificare il numero da cui è arrivata la telefonata.

Quello che la Digos sta cercando di individuare da dove sia partita la telefonata (per esempio se da un cellulare, da un’abitazione privata o da una cabina telefonica), in modo tale da poter identificare la voce anonima e capire se si tratti di un mitomane, di un semplice scherzo, oppure di qualcuno realmente legato agli ambienti anarchici.

Le lettere minatorie a Meloni e Crosetto

Sempre presso la redazione bolognese del Resto del Carlino, nella giornata di ieri sono state recapitate delle lettere anonime che avevano come oggetto il premier Giorgia Meloni e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

A quanto pare in questo caso, la matrice non sarebbe di stampo anarchico; infatti, il contenuto delle lettere è relativo al ruolo attivo dell’Italia nel conflitto tra Ucraina e Russia e soprattutto, si riferisce all’invio di armi al paese di Zelensky.

Le diamo quaranta giorni per rivedere questo atteggiamento servile. In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”

Lettere minatorie che si inseriscono in un clima di tensione crescente.

Anche la Polizia Postale in queste ore, ha dichiarato di monitorare costantemente anche quanto accade sul web e sui social network e definisce la situazione come “preoccupante”.

Leggi anche: Anarchici a Sanremo? Le autorità blindano il Festival

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