Daria Trepova, chi è la donna ricercata per l’attentato a San Pietroburgo

La polizia è sulle sue tracce, sospettando che dietro all'attentato di San Pietroburgo possa esserci proprio lei.

L’attentato compiuto nella giornata di domenica 2 aprile, in un bar di San Pietroburgo, ha sconvolto la Russia. Con un’llustre vittima e numerosi feriti, si tratta di un’azione chiaramente simbolica e spettacolare.

All’origine dell’attentato sembrerebbe esserci una giovane donna, Daria Trepova, che secondo la ricostruzione della polizia potrebbe aver consegnato l’esplosivo direttamente nelle mani del blogger Tatarsky.

Tuttavia, come in tutte le notizie che riguardano la Russia nell’ultimo periodo, le cose potrebbero essere anche molto più complesse. Vediamo allora nel dettaglio chi è Daria Trepova, e che cosa, realmente, la collega all’omicidio.

Daria Trepova, chi è la cittadina russa accusata dal regime

Daria Trepova, 26 anni, è una cittadina russa che, secondo le ricostruzioni della polizia, avrebbe materialmente consegnato una statuetta, contenente dell’esplosivo, al blogger Vladen Tatarsky.

Al momento, Trepova è stata arrestata dalla polizia russa, dove dovrà rispondere di “omicidio commesso in modo generalmente pericoloso con l’accusa di reato ai sensi della parte 2 dell’articolo 105  del Codice penale russo“.

Al momento è difficile stabilire se Daria Trepova avesse o meno dei complici, anche se è stato riferito che la ragazza fosse già stata arrestata il 24 febbraio nel corso di una manifestazione contro la guerra in Ucraina, insieme al marito Dmitri Trepov.

Daria Trepova vive a Pushkin, non lontano da San Pietroburgo, ed è stata inserita nella lista del FBK (“Fondazione anti corruzione”, creata dall’oppositore di Putin Alexei Navalny).

Secondo il canale telecram VChK OGPU, la donna sarebbe domiciliata in casa della nonna, ma soltanto dal 2021. Trepova, inoltre, avrebbe studiato alla facoltà di Economia dell’università di San Pietroburgo.

In seguito, Trepova avrebbe lavorato in un policlinico e in una clinica, ma sarebbe anche comparsa sulla lista di un certo Allen LLC. Fra le altre informazioni che al momento si hanno su di lei, c’è il fatto che fosse una cliente affezionata di SDEK e di CEC Expoforum, dove ordinava d’asporto.

La polizia ha già perquisito il suo appartamento, e al momento starebbe cercando di interrogare anche la madre e la sorella della ragazza.

Leggi anche: Vladimir Putin è davvero malato? Cosa accadrebbe se dovesse lasciare il comando 

L’attentato: ecco che cosa non torna

Nell’attentato, oltre ad uccidere Tatarsky, sono state ferite diverse persone, tra cui una ragazzina di 14 anni e la giornalista Tatyana Lyubina, che rischia di perdere la vista in seguito alle lesioni riportate.

In alcuni video di soveglianza, si vede una ragazza, poi identificata come Daria Trepova, entrare nel “Patriot bar” con una grossa scatola, nella quale, secondo alcune fonti, si sarebbe trovato un busto del blogger, che gli sarebbe stato regalato per poi far scoppiare l’ordigno.

Tuttavia, non tutti in Russia credono ad un attentato per protestare contro la guerra e per supportare Navalny. In effetti, Tatarsky non aveva risparimiato, ultimamente, critiche ai militari russi per gli scarsi risultati ottenuti.

Nonostante il suo supporto a Putin, e il fatto di essere un ex combattente, dunque, alcuni hanno iniziato a pensare ad una manovra governativa, che avrebbe avuto lo scopo di trasformarlo in un martire e, allo stesso tempo, mettere a tacere una voce che avrebbe potuto rivelarsi fastidiosa.

Il fatto che l’attentato sia stato realizzato in un bar di proprità di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, ha fatto anche pensare alla presenza di faide nell’estrema destra, o ad un progetto più complesso nei confronti di alleati politico troppo potenti da parte del Cremlino.

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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