Elezioni, ecco i temi chiave del Partito Democratico. Letta: ”25 settembre scelta storica”

Elezioni, ecco i temi chiave del Partito Democratico. Enrico Letta: ”Il 25 settembre sarà scelta storica tra la Costituzione e il suo stravolgimento”.

Enrico Letta ha tenuto nella mattinata di sabato 13 agosto la riunione della Direzione Nazionale del Partito Democratico. Presentazione del programma che è stato approvato all’unanimità.

La Direzione nazionale del Pd si è aperta con un lungo applauso a Sergio Mattarella.

Inizio questa direzione – ha spiegato Letta – chiedendovi un momento di tributo nei confronti del massimo garante della Costituzione: Sergio Mattarella.

Dai delegati è partita una standing ovation soprattutto dopo le frasi di Silvio Berlusconi di ieri che hanno ipotizzato la necessità di sue dimissioni dopo l’approvazione della riforma sull’elezione del Capo dello Stato che è uno dei cardini del programma del centrodestra.

“Quella del 25 settembre è una scelta storica – ha proseguito Letta -. È evidente, lo era sin dall’inizio ma è ancor più evidente o si sta dalla parte della difesa della nostra Costituzione o si sta dalla parte dello stravolgimento della nostra Costituzione”. Ecco le priorità programmatiche del Partito Democratico.

Elezioni 2022, il programma del Pd: tre pilastri nella cornice dell’Europa democratica e progressista

Enrico Letta ha parlato della costruzione di un’Europa che sia democratica e progressista. Il piano Italia 2027, anno in cui in teoria si dovrebbe chiudere la prossima legislatura, è basato su alcuni pilastri. Sviluppo sostenibile e transizione ecologica e digitale. Lavoro, conoscenza e Giustizia sociale. E infine un capitolo molto corposo sui diritti e sulla cittadinanza. 

La direzione nazionale del Pd ha approvato, all’unanimità al termine della giornata quello che è il programma elettorale del Pd ”Insieme per un’Italia democratica e progressista”.

Elezioni 2022, quali sono le priorità del Partito Democratico? Ecco la relazione di Letta

Nel corso della sua relazione Letta ha parlato dei temi che gli stanno più a cuore e sui quali il Pd imposterà la sua campagna elettorale. Ampio spazio al tema dei diritti: Ius Scholae, Legge Zan. ”Tutti gli obiettivi che non sono stati portati a termine in questa legislatura”.

Affermare dunque – come fanno le destre estreme di Giorgia Meloni e Matteo Salvini – che occuparsi dei diritti non è mai urgente, o che la sostenibilità ambientale può essere rimandata a domani e poi al giorno dopo, vuol dire non comprendere la fragilità della nostra democrazia. Andrà approvato subito il Ddl Zan, ci sarà il matrimonio egualitario. Un paese civile non esclude, non emargina, non ghettizza. Le battaglie della comunità LGBTQI+ sono semplicemente richieste di uguaglianza: sono la voce di milioni di italiane e italiani che rivendicano libertà e autodeterminazione, che vogliono pari dignità. Per la destra non è mai il momento, noi crediamo che l’Italia sia già in ritardo. 

”Introdurremo lo Ius Scholae, per superare le discriminazioni che ancora oggi vediamo nelle classi italiane. È il momento di introdurre una norma che non è solo civiltà: è prima di tutto buonsenso. Chi è figlio di genitori stranieri e completa un ciclo di studi in Italia diventa cittadino italiano”.

E sarà approvata una legge sul fine vita.

Elezioni 2022, le proposte per il mondo del lavoro. Letta: ”Una mensilità in più”

Enrico Letta ha evidenziato che il mondo del lavoro deve essere al centro di tutto.

Siamo l’unico paese europeo, in cui i salari sono scesi e non saliti e c’è un’inflazione mai vista. La nostra proposta è una mensilità in più alla fine dell’anno, grazie a una riduzione shock delle tasse sul lavoro. I miliardari come Berlusconi potranno avere solo vantaggi dalla ”flat tax”.

In politica estera al centro c’è l’Unione Europea e un progetto di Difesa Comune.

E ancora Enrico Letta ha annunciato che saranno proposti ”strumenti per incentivare la mobilità sostenibile”.

Il ricorso ai rigassificatori “appare necessario, ma a condizione che essi costituiscano soluzioni-ponte, e che possano essere smobilitati ben prima del 2050, proprio per non interrompere la prospettiva della transizione ecologica”.

E ancora: ”Lanceremo una nuova stagione di politiche abitative per garantire il diritto alla casa. Lo faremo realizzando 500.000 alloggi popolari nei prossimi 10 anni. Utilizzeremo interventi di rigenerazione urbana per limitare al massimo il consumo di suolo”. 

Elezioni 2022, contro le liste bloccate e il Rosatellum: “La pessima legge elettorale attuale deve essere cambiata”

Il Pd non avrebbe mai voluto andare a votare ancora con la Legge Rosato. Avrebbe voluto cambiarla prima. Ma non ce n’è stato il tempo per la conclusione repentina della legislatura.

”La pessima legge elettorale con la quale andiamo a votare deve essere cambiata, perché le liste bloccate sviliscono il ruolo del parlamentare, ne condizionano i comportamenti. Ci impegniamo a proporre, lungo queste linee, una nuova legge elettorale al Parlamento sin dai primi mesi della prossima legislatura per superare la frammentazione, il trasformismo e va introdotta la sfiducia costruttiva. Vanno limitate le crisi al buio – ha detto Letta – serve quel meccanismo per cui la mozione di sfiducia al governo deve indicare il nome di un premier alternativo”

Elezioni 2022, Letta: “L’ultimo Governo Berlusconi ha lasciato il paese sull’orlo della bancarotta”

Intanto nel corso della mattinata Enrico Letta, leader del Partito Democratico, ha inviato alla stampa estera – come aveva fatto Giorgia Meloni nei giorni scorsi, tre video messaggi in lingua inglese, francese e spagnola. E in questi ha attaccato il centrodestra:

”La destra italiana ha già governato il Paese fino al 2011. L’ultimo governo Berlusconi ha lasciato il Paese sull’orlo della bancarotta. Abbiamo avuto bisogno di anni e anni di sacrifici per superare quella drammatica situazione. I cittadini italiani se li ricordano molto bene”.   

Elezioni 2022, la posizione del Pd sul tema immigrazione: “Permettere l’ingresso legale per ragioni di lavoro”

“Vogliamo – si legge nel programma Pd – anche abolire la “Bossi-Fini” e approvare una nuova legge sull’immigrazione, che permetta l’ingresso legale per ragioni di lavoro. Siamo stati, siamo e saremo sempre contro politiche di respingimenti, apparenti chiusure dei nostri porti o, addirittura, non meglio precisati “blocchi navali”: vale il sacrosanto principio per cui chi è in pericolo in mare va soccorso e salvato”.

Nei prossimi giorni il programma del Pd sarà presentato ufficialmentecon tutti i dettagli.

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