Berlusconi: “Sentenze di assoluzione di 1° e 2° grado non appellabili”. Meloni attacca RDC

Elezioni 2022, Berlusconi: ”Sentenze di 1° e 2° grado di assoluzione non appellabili”. ANM replica. Meloni attacca il Reddito di Cittadinanza. Le ultime.

Continua il dibattito politico in avvicinamento alle elezioni politiche di domenica 25 settembre. La ribalta della mattinata se la prende Silvio Berlusconi che spiega che “se vincerà il centrodestra le sentenze di primo e secondo grado di assoluzione non saranno appellabili”.

E Giorgia Meloni poi torna ad attaccare il Reddito di Cittadinanza mentre Matteo Renzi annuncia che si candiderà con la lista Italia Viva Azione in Lombardia nelle terre di Silvio Berlusconi. E spera in un confronto col leader di Forza Italia. Ecco tutte le notizie della mattinata.

Elezioni 2022, Silvio Berlusconi: ”Non appellabili sentenze di assoluzione di primo e secondo grado”

“In Italia – spiega Silvio Berlusconi in uno dei video elettorali che caratterizzano la sua campagna Facebook  – ogni anno migliaia di persone vengono arrestate e processate pur essendo innocenti. Il processo è già una pena, che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro”.

“Per questo non deve trascinarsi all’infinito, in appelli e contro appelli. Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili. Un cittadino – una volta riconosciuto innocente – ha diritto di non essere perseguitato per sempre. Anche perché perseguitare gli innocenti significa lasciare i veri colpevoli in libertà. Se sei d’accordo, se anche tu pensi che la presunzione di innocenza sia alla base della nostra civiltà giuridica, il 25 settembre devi andare a votare e devi votare Forza Italia”. 

Associazione Nazionale Magistrati: “La Consulta ha già bocciato inappellabilità assoluzioni”

L’Associazione Nazionale Magistrati replica subito alle parole di Silvio Berlusconi:

”La questione era stata affrontata dal legislatore nel 2006 con la legge Pecorella e la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima quella legge”.

Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, afferma: ”Ci sono principi costituzionali che devono essere necessariamente rispettati. Il tema può essere discusso, ma non rappresentato nei termini che ho letto: non è vero che migliaia di persone sono  ingiustamente sotto processo. Questo non rende giustizia al difficile lavoro dei tribunali nell’accertamento della verità dei fatti”. 

Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia: “Reddito di Cittadinanza fallimento totale”

Video di Giorgia Meloni sul Reddito di Cittadinanza:

“Il reddito di cittadinanza è stato un fallimento totale, nonostante abbia avuto per lo Stato un costo esorbitante pari a circa 9 miliardi di euro l’anno. Stendendo un velo pietoso sulle migliaia e migliaia di truffe che ha generato – favorendo anche criminali, mafiosi e spacciatori – ha fallito come strumento di lotta alla povertà che doveva essere abolita e invece ha raggiunto i massimi storici e ha fallito come misura di politica attiva del lavoro, visto che pochissimi dei percettori del reddito di cittadinanza sono stati alla fine assunti e hanno trovato un lavoro dignitoso”.

“È l’ennesima riprova del fatto – prosegue Meloni – che avevamo ragione quando dicevamo che le risorse per le politiche attive andavano usate per aiutare le imprese ad assumere. Noi siamo gli unici che non abbiamo votato il RDC. Noi crediamo che uno Stato giusto non debba mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo”.

“Uno strumento di tutela serve per chi non è in condizione di lavorare: serve per over 60, disabili, famiglie senza reddito che hanno dei minori a carico. Ma per gli altri quello che serve è la formazione e gli strumenti necessari a favorire le assunzioni. L’unico modo di combattere ed abolire la povertà è consentire a chi è in una condizione difficile di migliorare quella condizione. Questo non si fa mantenendo le persone nella stessa realtà nella quale si trovano ma consentendo loro di avere un lavoro, un lavoro dignitoso e ben retribuito che possa aiutarli a crescere”.

Elezioni 2022, Matteo Renzi si candida in Lombardia dove si presenta Berlusconi: “Noi per il Sindaco d’Italia”

Matteo Renzi si candida in Lombardia in terre e collegi in cui si presenta anche Silvio Berlusconi. Sarà sfida diretta. Renzi in mattinata è intervenuto su Rtl 102.5.

“Sarà molto divertente e utile per i cittadini che potranno riflettere su quale è la strada più giusta per il futuro, sulle tasse, sulla politica estera, sul costo dell’energia… quando c’è confronto va sempre bene, l’importante è che ci sia civiltà”. 

Ha detto Renzi.

“Io mi candiderò al Senato in Toscana ma anche in Lombardia. A proposito, mi piacerebbe tanto fare un bel confronto con il presidente Berlusconi…“.

Renzi ha anche parlato di presidenzialismo tema tanto in voga ora visto l’appoggio forte di Fratelli d’Italia e l’opposizione del Pd

”Più che presidenzialismo, preferirei l’elezione diretta del premier, perché secondo me è giusto che i cittadini scelgano. Sogno un meccanismo semplice come quello del sindaco d’Italia. Tutti coloro che ascoltano sanno che quando si vota per il sindaco è facile, al primo turno si sceglie il candidato preferito. Al ballottaggio se il proprio non arriva si sceglie il meno sgradito. Questo meccanismo è democrazia, funziona. Io sono per il sindaco d’Italia”.

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