Consiglio Europeo, parla Giorgia Meloni: “Soddisfatta del protagonismo dell’Italia”

Consiglio Europeo a Bruxelles, parla Giorgia Meloni. Ecco le parole della presidente del consiglio sul vertice.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni parla a Bruxelles a margine dei lavori del Consiglio Europeo straordinario. Una conferenza stampa molto attesa. E Meloni si è detta soddisfatta. Le sue parole.

Giorgia Meloni parla a Bruxelles: “Ue al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario”

Giorgia Meloni ha aperto con un ricordo delle vicende sul confine orientale nella Giornata del Ricordo in memoria dei martiri delle Foibe.

“Ho tenuto a fare questa conferenza stampa e sono molto contenta dei risultati ottenuti dall’Italia in questo consiglio europeo. Abbiamo fatto passi avanti. Sulla vicenda Ucraina c’è stata l’importante presenza di Zelensky e l’immagine di compattezza penso che sia stata un segnale importante. Nel Consiglio Europeo sulla vicenda ucraina c’è la conferma del pieno sostegno alla causa ucraina e al popolo ucraino”.

E’ stata ribadita non solo la compattezza dell’Europa ma l’Ue ritiene di rimanere al fianco dell’Ucraina con tutti gli strumenti che saranno necessari. Ho ribadito la nostra piena disponibilità al presidente Zelensky e lo ha fatto il Consiglio Europeo nel suo complesso.

Giorgia Meloni parla a Bruxelles: “Soddisfatti per i risultati ottenuti in ambito economico”

Capitolo economia:

“La discussione, spiega Meloni, sulla competitività delle imprese è basilare: le crisi che abbiamo fronteggiato in questi anni necessitano di una visione strategica. Darsi delle priorità come Ue. La pandemia, la crisi ucraina ci hanno insegnato che il continente europeo si deve preoccupare del tema energia“.

“Noi abbiamo avviato una discussione per rafforzare la competitività delle imprese. Si è parlato tra i paesi di soluzioni diverse. E’ in agenda un tema di allentamento delle norme sugli aiuti di Stato. Una soluzione che può avere conseguenze da monitorare in termini di pari condizioni. Questa è una questione che Italia ha ampiamente posto. Che sia temporaneo e limitato”.

Abbiamo chiesto che la commissione attivi un Fondo Sovrano Europeo, soluzione che richiede tempo ma non ne abbiamo del tempo. Allora si è cercato di capire come creare spazio fiscale sul discorso flessibilità sui fondi esistenti. E abbiamo ottenuto questa flessibilità.

“Limite agli aiuti di stato, tema fondo sovrano e tema flessibilità e catene di approvvigionamento, la posizione italiana è entrata nel documento finale“.

Giorgia Meloni parla a Bruxelles: “Su immigrazione ora cambia l’approccio”

Capitolo immigrazione:

La giornata di ieri, spiega Meloni, stabilisce il principio che si cambia un approccio. Molto diverso da quello visto negli ultimi anni. Si mette nero su bianco una frase che non si era mai riusciti a mettere: “Immigrazione è problema europeo e ha bisogno di una risposta europea”. Questo per me cambia molto. Abbiamo portato a casa il risultato che si parla di una specificità dei confini marittimi.

Nel passato abbiamo visto attenzione per i flussi da Est ma non abbiamo mai visto attenzione adeguata dal nostro punto di vista per la Rotta mediterranea. C’è la priorità della Ue sulla Rotta del mediterraneo centrale. Immigrazione è problema europeo, si considera la specificità del tema marittimo, lavoro con i paesi di provenienza, crediamo che ad esempio facendo una cooperazione rafforzata si possano combattere i flussi illegali consentendo alle persone di entrare in Europa in modo legale. Penso di ritenere che non sia umano mettere il tema immigrazione in mano a trafficanti di uomini“.

“C’è il tema dei rimpatri di chi non ha diritto di stare in Europa. Queste sono tutte materie che sono nel documento finale della riunione. Ci sono sette/otto proposte che abbiamo preparato nei giorni scorsi, anche con quei paesi che potevano sembrare più distanti. E per me rappresenta una grande vittoria dell’Italia. E si riescono a ottenere risultati. Mi definisco estremamente soddisfatta del protagonismo dell’Italia nella giornata di ieri e nei giorni scorsi”.

Giorgia Meloni e le tensioni con Macron

Le tensioni con Macron che ha invitato Zelensky a Parigi mercoledì pomeriggio alla sola presenza della Germania e non con l’Italia sono state il tema di una domanda di un giornalista:

Su quello che è accaduto ieri, sostiene Meloni, io confesso che vedo alcune letture italiane molto provinciali. Il tema non è il gelo o se ci sono problemi: l’Italia è una Nazione abbastanza centrale in Europa da dovere dire quando su qualcosa non è d’accordo”.

Prima ci bastava stare in una foto e questo definiva la nostra centralità. Se io venivo invitata a Parigi avrei consigliato di non fare quella riunione, su Ucraina occorre un messaggio di compattezza. Non è facile gestire questione ucraina con opinione pubblica”.

“Giusto e importante era la foto dei 27 fatta ieri con Zelensky, è il messaggio più forte. Quel messaggio anticipato da una riunione come quella fatta indeboliva ed era politicamente sbagliato. Penso che non andasse indebolita l’immagine di ieri. Lo penso e l’ho detto. C’erano in quella foto due presidenti europei e non ce n’erano altri 25. Italia non è che si isola o guarda altrove. Semplicemente segnalo una cosa su cui non siamo d’accordo“.

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