Giorgia Meloni, il consenso alle stelle e i rapporti nel centrodestra: ecco cosa accade

Dopo le elezioni amministrative, centrodestra in situazione di stallo: Giorgia Meloni ha sondaggi alle stelle ma ancora si attende il vertice di coalizione.

Dopo le elezioni amministrative, il centrodestra si trova alle prese con una situazione di stallo. Un vertice chiesto a gran voce da tutti, a partire da Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Ma al quale è favorevole anche Matteo Salvini.

Ma è un vertice che ancora non si è tenuto.

La coalizione è in una situazione nella quale nei sondaggi elettorali Giorgia Meloni è sempre più leader incontrastata con Fratelli d’Italia primo partito assoluto per ogni istituto.  Ma una situazione con spaccature nella coalizione come ha dimostrato il caso emblematico di Verona.

Centrodestra, Silvio Berlusconi al lavoro per organizzare il vertice e Meloni spinge

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, nella sua analisi elettorale ha sottolineato il grave dato dell’astensionismo e la necessità di dare vita ad una riunione di coalizione al più presto per evitare nuovi episodi di divisioni che possano penalizzare il centrodestra.

Berlusconi si sarebbe proposto per organizzare il vertice ad Arcore insieme al leader della Lega Matteo Salvini e alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Brucia non poco in casa centrodestra la sconfitta di Verona e in altri comuni. Ma sopratutto occorre dare vita ad una strategia comune in vista delle politiche 2023. 

Giorgia Meloni va all’attacco: ”Ci si deve vedere il prima possibile”

Se ancora un vertice ufficiale del centrodestra non è in programma la leader di Fratelli d’Italia naturalmente preme e va in pressing sugli alleati.

Considerati i sondaggi che la danno stabilmente sopra il 22% non potrebbe essere diversamente. Meloni ritiene che dopo gli incidenti avvenuti in occasione di questo turno di elezioni amministrative “occorra vedersi, farlo il prima possibile e soprattutto definire un percorso comune”.

Inutile girarci intorno: la leader di Fratelli d’Italia di certo metterà sul tavolo degli alleato una situazione.

Ovvero se esiste una volontà da parte degli altri partiti di centrodestra di stare insieme oppure no.

Come ha sottolineato qualche settimana fa in occasione della convention programmatica del partito Meloni ha detto di non avere nessun piano B rispetto alla coalizione di centrodestra.

Naturalmente le stesse parole le vorrà sentire anche dai potenziali alleati, Lega e Forza Italia, che però in questa fase sono in maggioranza con il Governo Draghi a differenza di Fratelli d’Italia che invece ha scelto la strada dell’opposizione.

Il vertice – sostiene Giorgia Meloni – attualmente non è in calendario, ma dal mio punto di vista è necessario che ci si veda il prima possibile. Penso che vadano fatte alcune riflessioni, e che non vadano fatte polemiche, soprattutto a mezzo stampa. La domanda alla quale dobbiamo rispondere tutti insieme è “vogliamo lavorare seriamente per governare insieme o ci si lascia spazio per altre soluzioni?“. Questa è l’unica risposta che io attendo e sul resto tutto si risolve.

Giorgia Meloni e la frase ci si lascia spazio per altre soluzioni

Naturalmente la frase chiave è quel ”ci si lascia spazio per altre soluzioni”.

Che tradotto significa nel novero delle possibilità contemplate da Forza Italia e Lega c’è solamente la coalizione di centrodestra o una volta fatte le elezioni, quelle due forze politiche sarebbero disponibili a valutare ipotesi di governo o anche altre soluzioni con altri partiti sulla scorta di quanto avvenuto nell’ultimo anno con il Governo Draghi.

Giorgia Meloni: avremo una campagna elettorale difficile

Fratelli d’Italia, analizza Meloni, “è stata data per spacciata dal primo giorno della sua nascita e oggi, secondo tutti gli istituti italiani, si impone come primo partito della nazione”.

Ci aspetta – spiega  – una stagione molto complessa. C’è tanto lavoro da fare, tante sfide da affrontare. Giochiamo delle partite importati, le nostre campagne elettorali non saranno facili, ma lo sappiamo e siamo pronti ad affrontarle con l’umiltà, la determinazione, la coscienza a posto e con la forza e il coraggio di cui siamo capaci.

Giorgia Meloni e l’unico sassolino che ha inteso togliersi sul candidato di Forza Italia a Verona Flavio Tosi

Meloni si guarda bene da effettuare polemiche nei confronti degli alleati del centrodestra anche se un solo riferimento su Verona ha deciso di farlo.

Ho letto alcune dichiarazioni di un esponente di Forza Italia (Flavio Tosi, ndr) che dice che bisogna liberarsi di Fratelli d’Italia. Vorrei sapere se è la linea ufficiale di Forza Italia, oppure no. Ovviamente non lo credo. 

Giorgia Meloni e le indiscrezioni sul Corriere della Sera: segnali non tranquillizzanti

Il Corriere della Sera di oggi giovedì 30 giugno, racconta che Meloni nelle riunioni private con gli esponenti di Fratelli d’Italia avrebbe spiegato che vorrebbe risposte chiare alle sue domande visto che vedrebbe segnali non tranquillizzanti come ad esempio che ci sono esponenti di partiti alleati molto impegnati a incalzare, sfidare e criticare Giorgia Meloni stessa e Fratelli d’Italia di quanto non facciano con la sinistra.

Come spiega il Corriere il dubbio cha avrebbe Meloni sarebbe quello che la richiesta di unità del centrodestra da parte di Berlusconi e Salvini non sia per vincere assieme le elezioni e governare come coalizione ma un modo per prendere i voti anche di Fratelli d’Italia per ottenere il massimo degli eletti e poi, una volta tornati in Parlamento, usare all’occorrenza ciascuno i propri gruppi per formare maggioranze diverse.

Una sorta di riedizione del governo Draghi.

E questa per Meloni sarebbe una strada impossibile da percorrere.

La domanda quindi che porrà Meloni a Berlusconi e Salvini al vertice sarà “volete stare nel centrodestra o volete i voti di FdI per farci altro?” secondo queste ricostruzioni.

Per Meloni servono vertici convocati con frequenza costante e ravvicinata, con un ordine del giorno preciso e soprattutto dovranno concludersi con decisioni operative.

Perché la strada per Meloni resta una, senza subordinate:

governare sì ma con il centrodestra”. 

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