Governo Meloni, Mario Pomini: “La Meloni ruba ai poveri per dare ai ricchi”

Il Governo Meloni ha varato la sua prima manovra economica da 35 miliardi: l'Istant Focus di Le Fonti Tv.

In conferenza stampa, la Premier ha definito la manovra “coraggiosa e coerente con gli impegni presi”, sottolineando la volontà di venire incontro alle fasce di popolazione più deboli.

 Non la pensa così l’opposizione, con Enrico Letta che ha annunciato una manifestazione di piazza il prossimo 17 dicembre. Ma quali sono i punti contestati alla prima Finanziaria del governo Meloni? Il punto più discusso riguarda il reddito di cittadinanza che verrà abolito dal 2024 e riformulato nel 2023: in particolare, i cosiddetti “occupabili” (dai 18 ai 59 anni) potranno usufruire del sussidio solo per 8 mesi (dai 12 attuali) e lo perderanno alla prima offerta di lavoro congrua rifiutata. Non solo.

 Alla Meloni viene contestato il ridimensionamento delle promesse fatte in campagna elettorale su pensioni minime (che non saliranno a 1000 euro), taglio del cuneo fiscale, innalzamento dei salari. Ad alimentare le polemiche, la decisione del Governo di estendere la flat tax del 15% ai lavoratori autonomi fino a 85.000 euro di reddito.

Dalle colonne del Fatto Quotidiano, il professor Mario Pomini (ordinario di Economia politica all’Università di Padova) ha descritto la Meloni come “una Robin Hood al contrario, che ruba ai poveri per dare ai ricchi”. Ma è proprio così? Lo abbiamo chiesto al nostro editorialista economico Gianfranco Fabi, ospite di Instant Focus.

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