Macron vince le elezioni! Altri 5 anni all’Eliseo

Emmanuel Macron ha vinto le elezioni francesi. E' il terzo presidente a ricevere un secondo mandato all'Eliseo, ma i suoi consensi sono meno rispetto al 2017.

E’ ufficiale! Emmanuel Macron, leader del partito francese En Marche, è stato rieletto come Presidente della Repubblica in Francia. Il secondo turno di elezioni si è svolto il 24 aprile, e “Manu” ha ottenuto il 58,55% dei voti contro il 41,45% della sfidante Marine Le Pen. 

Il “confronto” Macron – Le Pen era stato lo stesso 5 anni fa, alla scorsa elezione in Francia, dove Macron stravinse con oltre il 66% dei voti. Alla rielezione, quindi, Macron non ha avuto lo stesso successo del suo primo mandato, e cercheremo di capire perché nel corso dell’articolo. 

In ogni caso, queste elezioni arrivano in un momento fondamentale per la Francia. L’anno scorso, con l’uscita di scena della Merkel, Parigi ha iniziato a confermarsi come la capitale più rilevante d’Europa, e Macron vuole assicurarsi di mantenere questa posizione. 

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, inoltre, Macron si è mostrato come “l’uomo forte d’Europa”, intrattenendo spesso telefonate con il presidente russo Vladimir Putin nelle prime settimane di guerra, telefonate poi interrotte una volta che sono stati scoperti i crimini di guerra russi.

Macron è sempre stato un grande sostenitore dell’esercito comune europeo, specialmente negli ultimi mesi con lo sviluppo delle crisi internazionali, dall’Afghanistan all’Ucraina. Secondo Manu, l’UE deve rendersi politicamente indipendente per contare qualcosa. 

In ogni caso, sono arrivati complimenti da tutte le parti per la rielezione di Emmanuel Macron all’Eliseo (residenza ufficiale dei presidenti francesi), sia dagli alleati francesi come USA ed UE, sia da Putin e Xi Jinping. Non mancano, inoltre, le congratulazioni da parte dell’ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha detto

Congratulazioni a Emmanuel Macron, vero amico dell’Ucraina, per la sua rielezione! Gli auguro ulteriori successi per il bene del popolo francese”, ha scritto su Twitter il presidente dell’Ucraina. «Apprezzo il suo sostegno e sono convinto che stiamo andando avanti insieme verso nuove vittorie comuni. Verso un’Europa forte e unita!», ha aggiunto il leader.

Eppure è realistico pensare che Vladimir Putin non sia stato proprio pieno di giubilo nel sapere della rielezione di Macron, considerato che la sfidante Marine Le Pen aveva tantissimi fondi provenienti proprio dalla Russia

Tanti aspetti da analizzare, quindi, in quella che è probabilmente l’elezione più importante del 2022. Qual è il ruolo della Francia in Europa? Quali sono gli interessi di Putin a Parigi? Perché Macron ha fatto fatica ad essere rieletto? E infine, cosa conviene a noi italiani?

Vediamolo insieme, iniziando con l’analizzare le elezioni francesi del 2022.

Le elezioni francesi: Macron vince ma non convince

Emmanuel Macron vinse il suo primo mandato nel 2017 all’età di 39 anni. Era il presidente più giovane della storia della Repubblica Francese, e rappresentava una grande speranza non solo contro l’estrema destra di Le Pen, ma in generale per la Francia stessa. 

Tecnicamente, Macron è un politico di centro, ma in questo primo mandato si è rivelato essere piuttosto tendente al centro-destra, ovvero esattamente quella fazione politica che i francesi non volevano eleggere. 

Dico così perché, in questo primo mandato, Macron non ha fatto altro che rendere difficile la vita al settore pubblico e alla classe media, tanto che scoppiarono grandi proteste nelle città francesi. 

I protestanti, conosciuti come Gilet Gialli, richiedevano un abbassamento dei prezzi del carburante e del costo della vita, nonché tasse più alte per le classi abbienti. Fu una crisi alquanto grave per Macron, da cui però riuscì ad uscire.

Tuttavia, in questa seconda elezione molti francesi avevano perso le speranze per un presidente di centro o centro-sinistra. Al ballottaggio, infatti, l’astensione è stata del 28%: la percentuale più alta dal 1969. Non solo, ma Macron stesso ha preso 2 milioni di voti in meno rispetto al 2017. 

Un nuovo Emmanuel Macron?

Emmanuel Macron sa tutto questo, tanto che ha ringraziato, nel suo discorso di vittoria, i francesi che l’hanno votato solamente per fermare l’estrema destra. Macron si è detto “grato” del voto di questi cittadini, e che farà di tutto per meritarsi la loro fiducia nei successivi cinque anni. 

Ma non è tutto: Macron ha confermato che il suo secondo mandato sarà diverso dal primo. Come riportato dal Sole 24 Ore, infatti: 

Il nuovo presidente ha detto ai suoi sostenitori: «Grazie», e «So quel che vi devo» sottolineando il lavoro da fare:

«Un’era nuova che non sarà la continuazione del quinquennato che si chiude», trasformare la Francia «in un paese ecologico» – che dovrà però «costruire la sua forza in ogni campo» – con un progetto «umanista, ambizioso per l’indipendenza del nostro paese, per l’Europa, repubblicano nei suoi valori, un progetto sociale, ecologico e fondato sul lavoro e sulla creazione» in cui «nessuno sarà lasciato sul ciglio della strada».

I suoi punti fermi, però, non cambiano: un’Europa più forte e una Francia più ecologica. E’ tempo di vedere insieme, ora, perché la Francia ha un ruolo così forte nell’Unione Europea, scavalcando quello che, fino ad un anno fa, era la posizione della Germania. 

Francia leader dell’Unione Europea? I sogni di Macron

La Francia ha un grande potenziale per essere il paese più potente d’Europa. Innanzitutto, è l’unico paese nell’Unione Europea con la bomba atomica da quando la Gran Bretagna ha deciso di uscire. 

Non solo, ma sempre da quando l’UK ha “abbandonato la nave”, la Francia è improvvisamente diventata la nazione con l’esercito e la flotta più grande dell’UE. Rimane, infine, l’unico paese con significanti territori d’oltremare (ci sarebbero anche i Paesi Bassi e la Danimarca, ma contano molto meno). 

La Nuova Caledonia e la Polinesia Francese, ad esempio, sono due esempi di “colonie” francesi nel pacifico, rendendo la Francia un potentissimo alleato da avere in funzione, ad esempio, anti-cinese. Se la Cina volesse controllare davvero il Pacifico, dovrebbe vedersela anche con la Francia. 

E poi vi è il neo-colonialismo: la Francia continua ad intrattenere stretti rapporti economici con nazioni africane quali Algeria, Marocco, Mali e Senegal, tutte ex-colonie dipendenti da Parigi. Insomma, la Francia è l’unico paese dell’Unione ad avere una vera proiezione internazionale. 

Certo, economicamente parlando la Francia rimane ancora indietro rispetto alla Germania, ma è davvero quello che conta ormai? La Germania si è dimostrata impotente di fronte alle minacce della Russia di tagliare le fonti di energia. Berlino è molto più dipendente da Mosca di quanto sia Parigi. 

La Francia, con il suo nucleare, si trova in una posizione molto migliore per contrastare la Russia, incontrandola a pari termini sul tavolo delle negoziazioni. 

Macron, inoltre, si è già dimostrato molto più rilevante del cancelliere tedesco Scholz nelle negoziazioni con Putin. Sarà anche un risultato del maggior carisma di Macron, ma di sicuro Scholz dimostra un passo indietro dall’era della Merkel. 

Proprio per tutti questi motivi, Macron era considerato il candidato più credibile e con maggiori chances di vittoria. Come riporta il Quotidiano Nazionale, infatti: 

Secondo un sondaggio IPSOS pubblicato il 20 aprile, pochi giorni prima del ballottaggio decisivo, Macron era stato indicato come il candidato più credibile sui temi della crescita economica (63%) e sulla guerra in Ucraina (70%).

Due segnali incontrovertibili di quella che di lì a poco sarebbe stata definita una “vittoria annunciata” sulla rivale Marine Le Pen. Un risultato “annunciato” anche dalle banche, che hanno scommesso decise su Macron (prima della rielezione, avevamo svelato qui quanto guadagna il presidente francese). Prima del ballottaggio, Goldman Sachs aveva dato la rielezione all’85% di probabilità.

Vladimir Putin, però, non deve essere stato molto felice di questa rielezione, in quanto Marine Le Pen era una sua alleata. Cerchiamo di decifrare anche questo aspetto. 

Le Pen e Putin amici per la pelle

Una settimana prima delle elezioni, i due sfidanti Emmanuel Macron e Marine Le Pen si sono incontrati in un dibattito televisivo in diretta con la Francia intera. In quel dibattito, Macron ha voluto ricordare che Le Pen è finanziata direttamente da Mosca.

Come riporta RAI News, infatti: 

Attaccandola sui suoi rapporti con la Russia, le ha ricordato di essere stata “tra le prime parlamentari a riconoscere il risultato dell’annessione della Crimea dalla Russia. Così è stato, e lo dico con molta gravità, perché lei è dipendente dal potere russo e dal signor Putin qualche mese dopo aver contrattato un prestito nel 2015 presso una banca russa vicina al potere, poi avete rinegoziato questo prestito con altri attori coinvolti nella guerra in Siria”.

Quando parla con la Russia, ha proseguito Macron, “lei parla col suo banchiere” e non con dirigenti di un altro Paese. E ancora: “Forse è per questo che quando bisogna assumere scelte coraggiose né lei né i suoi rappresentanti sono presenti all’appuntamento”.

Quindi l’affondo: “Siete sempre stata ambigua su questo tema perché lei non è in una situazione da potenza a potenza, i suoi interessi sono legati a quelli della Russia”.

A questo attacco, Le Pen non ha veramente saputo rispondere. L’unica cosa che è riuscita a controbattere è che ha cercato di essere finanziata dalle banche russe perché nessun istituto francese voleva finanziare la sua campagna. 

Una risposta decisamente poco convincente: perché nessun istituto francese voleva finanziare la sua campagna elettorale? Da cittadino francese, mi sentirei davvero al sicuro nel sapere che neanche le banche del mio paese si fidano di questa donna?

E infatti, il dibattito è stato chiaramente vinto da Macron, esattamente come le elezioni. Marine Le Pen ha annunciato che non si candiderà nuovamente nel 2027, quando ci saranno le prossime elezioni presidenziali in Francia. 

Nel frattempo, però, sono arrivati i complimenti a Marine Le Pen da Matteo Salvini, il leader traballante della Lega. Salvini, su Twitter, ha riconosciuto l’audacia della donna nel combattere sola contro tutti, dicendo che “insieme andremo avanti”. 

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