La Russia esce dal trattato New Start: cos’è, cosa prevede e che succede ora

Si teme un'escalation militare della Russia dopo l'uscita dal trattato Start. Ecco cos'è e cosa prevede.

Vladimir Putin ha annunciato l’uscita della Russia dal trattato New Start sulle armi nucleari. In Occidente adesso si teme una violenta offensiva della Federazione Russa viste le continue minacce del presidente Putin. Ecco allora cos’è il trattato Start e cosa prevede.

La Russia esce dal Trattato New Start: cos’è, storia e Paesi firmatari

New Start sta per New Strategic Arms Reduction Treaty ed è un trattato bilaterale che limita la produzione e l’impiego di armi nucleari. È stato firmato dagli Stati Uniti d’America e la Russia nel 2010, quasi 23 anni fa.

A ratificare il trattato sono stati l’ex presidente degli USA Barack Obama, durante il suo primo mandato, e l’ex presidente della Russia Dmitri Medvedev. La firma c’è stata l’8 aprile 2010 nella città di Praga, capitale della Repubblica Ceca.

Andato in vigore solo nel 2011, il trattato è stato nuovamente ratificato dopo 5 anni, nel 2016, sempre da Barack Obama, poi due anni fa, nel 2021. A firmare per la Russia nel 2016 e nel 2021 è stato Vladimir Putin.

Prima del trattato New Start vi erano due accordi: Start 1 (1991) e Start 2 (1993 ma mai andato in vigore). Poi è stata la volta del SORT, noto come trattato di Mosca e firmato nel 2002 che integrava il trattato Start 1.

Allo stato dei fatti il trattato New Start dovrebbe decadere tra 5 anni, quindi nel 2026. Purtroppo la Federazione Russa ha deciso di non rispettare più gli accordi sul nucleare presi con gli USA. Nel discorso alla Nazione che Putin ha tenuto oggi, 21 febbraio 2023, è stato annunciato il ritiro della Russia dal trattato. La decisione russa non è illegale né può essere vincolata dagli USA in quanto vi è una clausola del trattato New Start che prevede il ritiro anticipato con un preavviso di almeno tre mesi.

Cosa prevede il trattato New Start

Il trattato New Start, andando nello specifico, pone un limite di 1.500 testate e bombe nucleari vincolando entrambi gli Stati. 

Per quanto riguarda i vettori nucleari, invece, il limite è stabilito a 700 tra Missili Balistici Intercontinental, Sottomarini Nucleari Lanciamissili e bombardieri pesanti (aerei da guerra) contemporaneamente operativi. 

La verifica del rispetto delle clausole vincolanti del trattato avviene attraverso ispezioni, scambio di dati e informazioni. Entrambe le Nazioni devono essere estremamente trasparenti.

I timori internazionali

Il discorso di oggi di Vladimir Putin ha scatenato diverse reazioni in tutto il mondo. Mentre molti si sono soffermati sulle frasi in cui dava la colpa all’Occidente per il confitto in Ucraina, altri si sono concentrati sulle allarmanti affermazioni relative all’arsenale nucleare della Federazione Russa.

Vladimir Putin ha deciso che la sua Nazione dovrà produrre sempre più armi e tecnologie militari all’avanguardia. Il presidente russo ha poi sottolineato che la produzione di nuove armi riguarda anche quelle nucleari. Per rendere legittima questa sua scelta non ha potuto far altro che interrompere il trattato con gli USA.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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