Trump non potrà partecipare alle primarie: la sentenza della Corte suprema del Colorado

Brutte notizie per le primarie negli Stati Uniti d'America: Donald Trump è incandidabile. La decisione è stata presa dalla Corte suprema del Colorado.

Donald Trump è incandidabile e non può correre alle primarie del partito repubblicano del 2024, la decisione della Corte suprema del Colorado è arrivata, in Italia, nella notte del 20 dicembre 2023. Ecco di cosa è accusato questa volta il Tycoon.

Trump non potrà partecipare alle primarie: la sentenza della Corte suprema del Colorado

La Corte suprema del Colorado ha arrestato la corsa senza freni dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America, che stava già volando nei sondaggi pregustando una schiacciante vittoria elettorale contro il suo rivale Joe Biden.

Per il candidato repubblicano, però, è arrivata una doccia gelata dopo che dal Colorado hanno bloccato la sua candidatura a causa di un reato risalente al 6 dicembre 2021. Ebbene, l’ex inquilino della Casa Bianca stavolta è accusato di essere coinvolto in insurrezioni e rivolte. Nella data indicata ci fu l’attacco a Capitol Hill da parte dei fanatici di Trump che protestavano contro i presunti brogli elettorali che avevano portato alla vittoria di Joe Biden. In quell’occasione, invece di frenare la rivolta, Trump incitò i suoi seguaci a protestare.

In questa storica sentenza, la Corte si è appellata alla Sezione 3 del 14esimo emendamento, che sarebbe stato violata da Donald Trump, che recita:

Nessuno potrà essere Senatore o Rappresentante nel Congresso, o elettore per il Presidente e il Vice-Presidente o potrà tenere qualsiasi ufficio, civile o militare, presso gli Stati Uniti o presso qualsiasi Stato, se, avendo previamente prestato giuramento -come membro del Congresso o come funzionario degli Stati Uniti o come membro del Legislativo di uno Stato o come funzionario amministrativo o giudiziario in uno Stato- di difendere la Costituzione degli Stati Uniti, abbia preso parte a un’insurrezione o ribellione contro di essi o abbia dato aiuto o sostegno ai loro nemici.

Questa sentenza, ovviamente, si applicherà solo per le primarie dei repubblicani nello Stato del Colorado a meno che anche altri Stati non decidano di seguire l’esempio della Corte suprema del Colorado.

La replica di Donald Trump

L’ex presidente degli Stati Uniti d’America e principale membro di spicco del partito repubblicano non è assolutamente d’accordo con la Corte suprema del Colorado e ha deciso di fare ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti d’America dove gioca in casa perché sono presenti 6 giudici conservatori di cui 3 eletti durante il suo mandato presidenziale.

La Corte suprema del Colorado ha infatti sospeso la sentenza fino al 4 gennaio 2024 per permettere al Tycoon di fare ricorso. La questione, però, dovrà essere risolta entro il 5 gennaio 2024, data ultima per la stampa delle schede elettorali relative alle primarie repubblicane.

Intanto Donald Trump ha deciso di non fermarsi e continua la sua campagna elettorale grazie alla quale sta superando nei sondaggi sia i suoi colleghi di partito che i suoi rivali del partito democratico statunitense.

Leggi anche: Donald Trump e quella frase shock sui migranti negli USA: cosa ha detto l’ex presidente

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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