Zelensky agli USA: “stiamo vivendo il nostro 11 settembre!”

Zelensky ha tenuto un discorso in video-conferenza con il congresso americano. Il presidente ucraino ha ringraziato l'America e ha chiesto più aiuti!

Il presidente dell’Ucraina ha parlato in video-conferenza con il Congresso degli Stati Uniti perringraziarli, ma per invocare anche un loro ulteriore aiuto, maggiori aiuti militari e una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina.

Zelensky ha poi paragonato quello che sta accadendo in questo momento in Ucraina, all’11 settembre vissuto dagli Stati Uniti nel 2001 e a Pearl Harbor, ricordando agli americani di quando in passato sono stati loro ad essere stati attaccati. 

Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina sta ormai vivendo un 11 settembre da ben tre settimane. Ha nuovamente richiesto una no-fly zone sull’Ucraina; una richiesta che sinora non è stata accettata né dagli Usa né dall’Europa.

Zelensky chiede una no-fly zone sull’Ucraina, ma la riposta resta No

Biden non si è pronunciato sulla fly zone, ma ha accettato di inviare più aiuti militari, ovvero un extra di 800 milioni di dollari, oltre a tutti gli aiuti già inviati.

Zelensky ha anche citato Martin Luther King, dicendo: “Ho un sogno, queste parole sono note a ciascuno di voi – oggi posso dire di avere un sogno, ho bisogno di proteggere il cielo dell’Ucraina”. Proprio per sostenere questa sua richiesta, il presidente durante la video conferenza ha mostrato un video di attacchi missilistici e dei morti che ne sono conseguiti.  

Perché la NATO non può accettare una no-fly zone sull’Ucraina?

Mentre il presidente ucraino continua a chiedere e a pregare l’Occidente di stabilire una no fly zone sull’Ucraina, la Nato continua a rifiutare; perché?

Perché questo porterebbe la Nato ad attaccare qualsiasi aereo russo fosse avvistato su cieli dell’Ucraina e questo non è possibile perché l’Ucraina non fa parte della Nato e bisogna evitare un precedente così pericoloso. 

Visti i ripetuti no da parte della Nato alla sua richiesta, Zelensky ha allora chiesto di poter ottenere alcuni sistemi di difesa aerea, ma anche su questo il presidente ucraino ha ricevuto un no da Biden, perché questo potrebbe trascinare la NATO stessa nella guerra. 

Zelensky a Biden: “Vorrei tu fossi il leader del mondo”

Poi Zelensky si è rivolto direttamente al Presidente americano dicendogli: “Vorrei che tu fossi il leader del mondo. Essere il leader del mondo significa essere il leader della pace”. Zelensky sta facendo di tutto per perorare la causa del suo paese davanti al mondo intero.

Volodymyr Zelensky ha dimostrato ancora una volta di riuscire a spiegare per bene quello che sta accadendo nel suo paese, anche in una lingua straniera. Il suo obbiettivo è perorare la causa dell’Ucraina davanti alla maggior parte dei leader mondiali. Lo ha dimostrato anche la scorsa settimana, quando ha parlato in videoconferenza di fronte al parlamento inglese, citando Churcill. 

Al congresso americano il leader ucraino dopo aver paragonato quello che sta accadendo in Ucraina a Pearl Harbor e all’11 settembre, con un coup de theatre, ha paragonato la lotta per un’Ucraina libera alla battaglia per difendere i valori europei e del mondo intero.  

Al momento la risposta dell’occidente a Zelensky sia sulla no fly zone che sull’implementazione della difesa aerea, è ancora NO.

L’America si dice al fianco di Zelensky e del popolo ucraino

Dopo che Zelensky ha finito di parlare di fronte al Congresso, la presidente della Camera Nancy Pelosi su Twitter ha dichiarato che è stato un vero privilegio ascoltare Zelensky e che l’America si impegna incrollabilmente per essere al fianco degli ucraini, che si stanno distinguendo per difendere coraggiosamente la democrazia. 

A cosa serviranno gli 800 milioni di dollari ulteriori che l’America invierà all’Ucraina? Verranno usati per acquistare armi anti-corazza e anti-aeree. Il finanziamento è stato approvato dal Congresso sotto forma di “aiuti umanitari”.

Quanti dollari in armi ha fornito l’America all’Ucraina?

Nell’ultimo anno, l’amministrazione Biden ben 1,2 miliardi di dollari all’Ucraina, sotto forma di armi, inclusi elicotteri Mi-17, motovedette, armi leggere, lanciagranate e mitragliatrici, riporta il New York Times.

Biden si appresta a venire in Europa la prossima settimana, precisamente a Bruxelles, per discutere come rispondere a questa invasione russa. Il presidente americano si incontrerà con gli alleati dalla NATO. Si discuterà di come aumentare gli sforzi di deterrenza e difesa in corso in Ucraina e riaffermerà l’impegno dell’America nei confronti degli alleati. 

Biden dà del criminale di guerra a Putin

A margine della videoconferenza e dopo aver annunciato l’intenzione di inviare altri 800 milioni di dollari all’Ucraina, il presidente Biden, rispondendo ad alcuni giornalisti, ha dato del criminale di guerra a Putin.

Non si è fatta attendere la risposta russa a questa accusa; un portavoce del governo ha descritto queste dichiarazioni come inaccettabili e retoriche.

Tutto questo mentre Kiev, Kharkiv, Mariupol continuano ad essere bombardate e la Croce Rossa, presente sul posto, ha descritto la situazione come un “incubo ad occhi aperti”.

Zelensky ha espresso gratitudine nei confronti dell’America

Il presidente ucraino ha espresso enorme gratitudine a Biden per gli aiuti arrivati dall’America, ma, come al solito, Zelensky ha richiesto agli USA di fare di più, di applicare una no fly zone e di fornire aerei da combattimento. A queste richiesta l’America ancora oggi ha risposto di no, perché questo trascinerebbe la NATO in questa guerra. 

Ecco qualche passaggio del discorso di Zelensky al Congresso americano:

“Amici, americani, nella vostra grande storia, avete vissuto situazione che vi permettono di capire noi ucraini e di capire quanto abbiamo bisogno di voi in questo momento”, ha detto Zelensky, utilizzando un traduttore all’inizio del discorso, ma alla fine il presidente ucraino ha parlato in un inglese comprensibile. 

“Ricordate cosa è accaduto a Pearl Harbor, la terribile mattina del 7 dicembre 1941, quando i vostri cieli erano neri per gli aerei che vi attaccavano; ricordate l’11 settembre, un terribile giorno del 2001 in cui il male ha cercato di trasformare le città degli Stati Uniti in campi di battaglia, quando persone innocenti sono state attaccate dall’aria, in maniera inaspettata. Il nostro paese sta sperimentando le stesse cose proprio in questo momento”.

Il discorso ha acceso un rinnovato dibattito tra i legislatori su cosa possono fare di più gli Stati Uniti per aiutare il paese mentre combatte contro la Russia.

Sebbene vi sia un diffuso sostegno bipartisan per gli aiuti all’Ucraina, molti legislatori statunitensi ritengono anche che gli Stati Uniti dovrebbero stare attenti a non essere coinvolti in alcun tipo di conflitto armato diretto con la Russia.

Il congresso ha apprezzato il discorso di Zelensky anche se alla proposta della no fly zone, la risposta resta sempre no, nonostante il presidente ucraini li abbia preagti di “fare di più”. Ha affermato: “Creare una no-fly zone sull’Ucraina per salvare le persone, è chiedere troppo? Vorremmo un’aviazione potente  per proteggere la nostra gente, la nostra libertà, la nostra terra, il nostro cielo”.

Ma gli USA su questo sono più che fermi: stabilire una no-fly zone sull’Ucraina in questo momento, metterebbe direttamente l’Ucraina contro la Russia e trascinerebbe la NATO in questa guerra.

L’America non ha alcuna intenzione, a quanto pare, di essere trascinata in questa guerra. 

L’America a Zelensky: invio di armi, aiuti umanitari e anche sanzioni contro la Russia

Nelle ultime settimane gli Stati Uniti e i loro alleati hanno intrapreso una vasta gamma di azioni volte a punire la Russia con sanzioni economiche pesantissime. Il congresso ha anche approvato un pacchetto di emergenza da 13,6 miliardi di dollari per fornire aiuti difensivi e umanitario a Kiev.

Il Pentagono ha affermato che l’aggiunta di velivoli all’inventario ucraino non cambierà in modo significativo l’efficacia dell’aviazione ucraina, rispetto alle capacità russe, inoltre l’invio degli aerei potrebbe essere interpretato da Mosca come un’escalation.

Biden deve guardare alla sicurezza nazionale e alla sicurezza globale, per questo una  no-fly zone sarebbe considerata come una escalation e potrebbe provocare una guerra con la Russia.

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