Il Festival di Sanremo 2023 diventa oggetto di dibattito pubblico a causa della presenza (da remoto) del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della finalissima. Da una parte ci sono coloro che sostengono la decisione di Amadeus di invitare il leader ucraino, dall’altra ci sono invece gli oppositori che hanno anche organizzato una manifestazione nella città ligure.
Le critiche per la presenza di Zelensky a Sanremo: le parole di Vauro Senesi
Manca poco all’inizio di Sanremo 2023 e le polemiche sono già in corso e non accennano a placarsi. Ad accendere una parte di pubblico non è nulla che riguardi cantanti e ospiti legati al mondo dello spettacolo, ma la presenza di Zelensky, presidente ucraino in guerra contro la Russia dal mese di febbraio 2022, al Festival.
A scagliarsi contro la scelta di Amadeus non sono stati solo cittadini comuni, ma anche persone legate al mondo dello spettacolo e della cultura. Tra questi vi è Vauro Senesi, noto vignettista, che ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Adnkronos. Senesi ha detto che la scelta di Amadues è stata squallida motivando la sua affermazione con tali parole:
“Stiamo parlando del leader di un paese in guerra. Il mainstream italiano lo continua a dipingere come l’eroe in maglietta, sembra un personaggio di un fumetto. Questo invito diventa una propaganda bellica in un momento in cui c’è bisogno di parlare di diplomazia, di cessate il fuoco e di pace“.
Vauro Senesi è stato chiaro ed esplicito e non ha usato mezzi termini per esprimere la sua opinione. Inoltre, il vignettista, ha dichiarato che qualora dovesse riuscire ad arrivare a Sanremo parteciperà alla manifestazione pacifista contro la presenza di Zelensky alla finale del Festival. Se dovesse avere invece qualche problema a raggiungere la città ligure, Vauro Senesi invierà una vignetta ai manifestanti.
Moni Ovadia è più duro e parla anche di Nato e Putin
Un’altra critica pesante arriva anche da Moni Ovadia, attore e musicista, che ha anche parlato di Putin, della Russia e della Nato. Ovadia ha rilasciato un’intervista al il Fatto Quotidiano in cui ha dichiarato:
“Non si può spettacolarizzare la guerra, tanto meno in un programma che ospita canzoni e che è visto in tutto il mondo. Il messaggio che mandiamo a Putin è che vogliamo schiacciarlo“.
Sempre a proposito di Putin, l’attore e musicista ha aggiunto:
“Lui può essere molto cattivo, quindi non è conveniente. Inoltre si parla di sicurezza del popolo ucraino, ma la sicurezza vale per tutti? Allora vale anche per i russi. Invece ai russi si è insinuata la paura di avere la Nato alle chiappe“.
Moni Ovadia poi è andato oltre il tema di Zelensky a Sanremo affermando che l’Ucraina non potrà vincere la guerra nonostante gli aiuti militari forniti da tutti i Paesi alleati.
Dall’annuncio di Bruno Vespa alla manifestazione pacifista
Al di là delle parole, ci sono anche i fatti. Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e il collettivo Pecora Nera hanno organizzato una manifestazione pacifica prevista per il giorno 11 febbraio 2023, in occasione della finale del Festival di Sanremo.
La presenza di Zelensky a Sanremo fu annunciata da Bruno Vespa il 15 gennaio 2023, quando durante una puntata di Domenica In disse:
“Sapevo che Zelensky voleva venire a Sanremo, in collegamento ovviamente. Bene, ho parlato con Amadeus e gli ho potuto dire caro presidente, ti aspettiamo nella puntata finale del festival”.