Acqua, cinque trucchi per risparmiare in giardino e non solo. Ecco la guida antispreco

Vuoi risparmiare acqua innaffiando le piante del giardino o del balcone? Ecco i trucchetti da tenere presente per imparare a farlo.

Vi piacciono le piante e ne possedete alcune? Volete evitare sprechi di acqua mentre si innaffiano? Ecco alcuni accorgimenti che permettono di prestare attenzione e ridurre in maniera sensibile ed efficace il consumo di acqua

Alzi la mano chi almeno una volta nella vita, non ha avuto una pianta in casa o sul balcone? Quante volte vi sarete chiesti se l’acqua che state dando alla pianta è troppa o troppo poca? Beh, come si può desumere, non è facile dare una risposta precisa a questa domanda perché. Ogni pianta ha una sete “specifica”: troppa acqua è dannosa quanto troppo poca. 

In autunno e in inverno l’acqua piovana risulta essere sufficiente a garantire l’umidità naturali per il fabbisogno delle nostre piante, al contrario, in primavera ma soprattutto in estate, l’innaffiatura deve essere frequente e abbondante.

Bisogna perciò prestare molta attenzione per capire quanta acqua occorre affinché le nostre piante si dissetino senza essere annegate. 

La prima cosa da capire è che servono diverse quantità di acqua a seconda del terreno utilizzato. Se il terreno, ad esempio è sabbioso l’innaffiatura può essere fatta ogni 3-4 volte a settimana, al contrario dei terreni argillosi che devono essere irrigati una volta a settimana.

Ma al di la del tipo di terreno ogni volta che vi trovate ad innaffiare le piante del vostro giardino o del vostro balcone la domanda è sempre una: come sprecare il meno possibile l’acqua? Grazie ad alcuni consigli è possibile ottimizzare il suo consumo recuperando quella che verrebbe buttata. Ecco quali sono.

Acqua, cinque trucchi per risparmiare in giardino e non solo. Ecco la guida antispreco

Innaffiare bene e in maniera ottimale è una buona abitudine che va sempre mantenuta sia nei periodi di siccità che nel periodo invernale.

Molto spesso è un’operazione sottovalutata, che rischia di creare stress alla pianta. Troppa acqua e ristagni possono provocare la diffusione di malattie fungine. Ecco perché è opportuno conoscere alcuni trucchi che permettono di risparmiare nel suo utilizzo, riducendo cosi sprechi e ottimizzandone i consumi.

La prima cosa è capire quando e come bagnare le piante. Infatti, le piante devono essere innaffiate soltanto dopo che toccando il terriccio ci si rende conto che è quasi totalmente asciutto. Attenzione però! Non bisogna attendere che sia disidratato. 

Dopo aver toccato il terreno e aver capito che la pianta necessita di acqua si può procedere con l’innaffiatura.

La prima regola o meglio la prima buona abitudine da tener presente per risparmiare sull’utilizzo dell’acqua è sostanzialmente una regola di riclico. Basta semplicemente raccogliere l’acqua piovana sistemando qualche secchio sul balcone o in giardino. Cosi facendo potremo raccogliere acqua che sarà impiegata per innaffiare le piante nei giorni successivi.

Come innaffiare le piante raccogliendo l’acqua inutilizzata in casa

Altre 2 regole che permettono di risparmiare i consumi di acqua per innaffiare le piante sono legate alle nostre abitudini domestiche.

La prima è quella di scolare l’acqua della pasta o del riso direttamente in un secchio invece che nel lavandino. Cosi facendo l’acqua di cottura potrà essere riutilizzata per innaffiare le piante e i fiori, sia d’appartamento che da esterno. Attenzione però, l’acqua non deve essere salata ed è possibile utilizzarla solo dopo che si è completamente raffreddata.

La stessa cosa può essere fatta con l’acqua che viene usata per lavare l’insalata, la frutta o le verdure.

L’altro consiglio sta nel raccogliere l’acqua della doccia. Sappiamo che fare la doccia consuma certamente meno acqua rispetto alla vasca da bagno, ma comunque si spreca molta acqua. Per recuperare un bel pò di acqua per innaffiare le piante basta posizionare l’annaffiatoio sotto la doccia mentre l’acqua si scalda, cosi si evita di sprecare acqua che finirebbe nello scarico.

Come innaffiare risparmiando, ecco gli altri 2 consigli

A questi semplici consigli per risparmiare acqua per innaffiare le piante, se ne aggiungono altri 2. Il primo sta nel mantenere il terreno sempre un pò umido evitando cioè di farlo disidratare troppo.

In effetti, se il terreno è già umido lo si può bagnare meno e quindi si può risparmiare dell’acqua. Anche la scelta delle piante può influire sul consumo di acqua. Basta scegliere piante grasse che sono abituate a vivere in ambienti secchi e caldissimi e che non necessitano di irrigazione frequente.

 Un’altra buona abitudine è quella di annaffiare le piante al mattino. Ciò vale soprattutto in estate quando la terra si riscalda e tende ad evaporare.

L’ultimo consiglio è proteggere le piante con la pacciamatura, ossia basterà coprire il terreno con erba, foglie, paglia oppure ghiaia, cosi da rallentare l’evaporazione dell’acqua.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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