Bonus 2022 per disoccupati: cosa ti spetta, senza lavoro?

Se anche tu sei senza lavoro, nell’attesa di trovare un’occupazione, hai l’opportunità di richiedere una serie di bonus 2022 per disoccupati. Scoprili tutti!

Se anche tu sei senza lavoro, nell’attesa di trovare un’occupazione, hai l’opportunità di richiedere una serie di bonus 2022 per disoccupati, che vanno al di là dei noti contributi economici già previsti, come Naspi e Dis-coll. 

Infatti, tramite domanda all’Inps, è possibile richiedere anche il bonus Sar oppure l’assegno di ricollocazione o ancora il bonus Iscro per i titolari di partita Iva rimasti in stand by, a seguito del calo di lavoro post-Covid.

Sono tante le persone in Italia, al momento senza un’occupazione. Eppure, Incredibile ma vero, l’Istat conferma un aumento dell’occupazione in Italia, da un mese all’altro del 2021, nonché rispetto all’anno della pandemia.

un incremento – nel mese di novembre 2021 – di 64 mila occupati rispetto al mese di ottobre e di 494 mila unità rispetto a novembre 2020. L’occupazione ha riguardato non soltanto gli uomini e gli over 50, ma anche le donne e i giovani tra i 25 e i 34 anni.

Tutto questo, per quanto rappresenti un segnale di incoraggiamento, ovviamente non è sufficiente a risollevare le sorti di un’intera nazione. Infatti, sono ancora tante le famiglie che sono rimaste senza lavoro e che, nell’attesa e con l’augurio che possano presto sistemarsi, hanno però bisogno nel quotidiano di un aiuto economico.

I principali bonus 2022 per disoccupati, nonché noti a tutti, sono la Naspi e Dis-coll, oltre ovviamente al reddito di cittadinanza. E senza dimenticare la grande novità rappresentata dall’assegno unico universale.

Ma in Italia sono disponibili anche altre indennità, come ad esempio assegno di invalidità civile, assegno sociale, assegno unico universale, bonus casalinghe. 

Presentiamoli tutti.

Naspi e Dis-coll: i principali bonus 2022 per disoccupati 

Non c’è disoccupato che non conosca la Naspi ovvero la tradizionale indennità di disoccupazione che spetta a tutti coloro che hanno perso il lavoro.

Ci sono dei requisiti da rispettare, per ottenere questo bonus disoccupati, primo fra tutti il fatto di non aver lasciato volontariamente il posto di lavoro, ma di averlo perso per cause di forza maggiore.

Se però si dimostra di aver subito azioni di mobbing o di non aver percepito lo stipendio per mesi, da parte del datore di lavoro, allora si può giustamente lasciare il proprio impiego e richiedere comunque l’indennità di disoccupazione.

La novità è che da quest’anno dovrebbe sparire il requisito secondo il quale è necessario aver lavorato almeno 30 giorni nel corso dell’ultimo anno. Si matura il diritto alla Naspi, con almeno 13 settimane di contributi versati, negli ultimi quattro anni.

È importante sottolineare che è possibile continuare a percepire la Naspi anche se si lavora, purché si rispettino specifici parametri di reddito.

In cosa consiste invece la Dis-coll? 

Si tratta comunque di un’indennità di disoccupazione, che però si rivolge in particolare a chi ha interrotto, contro la propria volontà, rapporti di lavoro parasubordinati, come ad esempio i co.co.co. Possono beneficiare dell’agevolazione anche coloro che sono impegnati in dottorati di ricerca.

La differenza principale sta nel fatto che la Dis-coll non contempla il pagamento dei contributi utili a fini pensionistici.

Bonus 2022 per disoccupati con partita Iva: il bonus Iscro

È stato ribattezzato il bonus per la cassa integrazione dei titolari di partita Iva. In pratica, si tratta di un bonus disoccupazione 2022 che spetta a tutti i professionisti che dimostrano un calo del fatturato del 50%, rispetto a quanto invece guadagnavano prima dello scoppio della pandemia.

Per ottenere il bonus Iscro bisogna dimostrare un fatturato non superiore a 8.145 euro nell’anno che si prende come riferimento: reddito che deve risultare almeno la metà di quanto guadagnato invece nel corso del triennio precedente.

È possibile ricevere il contributo mensile per sei mesi di seguito, richiedendolo però una sola volta nel triennio per il quale l’agevolazione è stata confermata (quindi 2021-2023).

L’indennità è entrata in vigore lo scorso anno e la Legge di Bilancio 2022 ha confermato la proroga anche per il 2022 e il 2023. I diretti interessati devono presentare la domanda entro il 31 ottobre di ogni anno, per vedersi assegnare un bonus che oscilla tra 250 e 800 euro al mese.

Il totale di questo bonus 2022 per disoccupati ovvero l’Iscro per le partite Iva ammonta dunque a 1.500 euro per i sei mesi di riferimento, fino ad arrivare a un massimo di 4.800 euro.

I requisiti per poter accedere alla domanda non riguardano però soltanto quelli reddituali e sono alquanto stringenti. 

Innanzitutto è obbligatorio risultare iscritti alla Gestione Separata Inps, quindi i liberi professionisti che appartengono ad altre casse previdenziali, non possono presentare la domanda. 

Va da sé che per beneficiare di questo bonus 2022 disoccupati, la propria posizione contributiva deve risultare in regola con il versamento di quanto dovuto, quindi sia i contributi per il titolare della partita Iva sia quelli previsti per i dipendenti o altri collaboratori).

Le domande vanno inoltrate tramite l’Inps.

Reddito di cittadinanza tra i bonus 2022 per disoccupati

Chi percepisce la Naspi o la Dis-coll ha comunque diritto a richiedere un altro bonus 2022 per disoccupati, al verificarsi di alcune condizioni specifiche. 

Ci riferiamo al reddito di cittadinanza.

Questa misura di sostegno da parte dello Stato, si rivolge sia ai disoccupati che agli inoccupati. Rispettivamente dunque, a chi ha perso il lavoro ma anche a chi non ha mai lavorato.

Per ottenere l’agevolazione, è necessario però rientrare in alcuni parametri sia reddituali che patrimoniali specifici. 

È molto importante controllare i requisiti Isee da rispettare, in quanto il reddito spettante varia in maniera molto sensibile: basti pensare che può oscillare da un minimo di 40 euro, fino ad arrivare anche a 1380 euro!

Il reddito Isee non deve superare i 6 mila euro all’anno; la soglia aumenta fino a 9.360 euro, se la famiglia si trova in casa in affitto.

Assegno unico universale, nuovo bonus 2022 per disoccupati

Senza dubbio si tratta di una delle misure strategiche più rilevanti di questo anno 2022, che ora coinvolgerà tutte le famiglie con figli. 

A partire dallo scorso anno, i diretti interessati all’ottenimento del contributo economico, sono stati i titolari di partita Iva, gli incapienti e appunto i disoccupati, oltre che i percettori di reddito di cittadinanza. A partire dal 1° gennaio, anche tutti i lavoratori dipendenti possono ricevere l’accredito mensile.

Per quanto riguarda i disoccupati, sui quali stiamo concentrando l’attenzione in questo articolo, devono presentare un’attestazione Isee in corso di validità e aggiornata, magari ricorrendo a un Isee corrente, così da ottenere il valore Isee più basso possibile.

In questo nostro articolo, abbiamo dedicato un approfondimento proprio a questa tematica, parlando appunto di come sia possibile -e a quali condizioni- richiedere l’Isee corrente, per aumentare l’importo dell’assegno unico 2022.

Per chi ha un reddito Isee inferiore a 15 mila euro, allora il contributo mensile è di 175 euro a figlio. Mentre per chi supera i 40 mila euro, allora il valore è di 50 euro al mese per ogni figlio a carico. Ovviamente tra un estremo e l’altro, c’è un’intera fascia di importi corrispondenti a ogni singolo valore dell’Isee familiare presentato.

Qui di seguito riportiamo un video realizzato a cura dell’Inps, un tutorial di cinque minuti per presentare la domanda senza commettere errori.

 

Scopri tutti gli altri bonus 2022 per disoccupati!

Una delle indennità che ci teniamo a presentare, per quanto riguarda tutti coloro che sono in attesa di un bonus 2022 per disoccupati, è il bonus Sar ovvero il sostegno al reddito, finanziato da Formatemp.

Chi aveva un contratto di lavoro in somministrazione e ha perso il proprio impiego da almeno 45 giorni, ovviamente non per propria volontà, ha diritto a richiedere questa tipologia di bonus.

Si tratta di un sussidio che oscilla tra 780 e 1.000 euro. Chi ha lavorato per 90 giorni nel corso dell’ultimo anno, allora ha diritto al contributo minimo. Si arriva al massimo dell’indennizzo, nel momento in cui le giornate di lavoro arrivano a 110.

Ciò che è importante sottolineare è che il bonus Sar è compatibile con altre misure di disoccupazione, come la Naspi, la Dis-coll nonché con il reddito di cittadinanza.

L’assegno di ricollocazione, del valore di 5 mila euro, spetta invece al disoccupato che ha voglia di rimettersi in gioco, con la formazione. Infatti

consiste in un importo da utilizzare presso i soggetti che forniscono servizi di assistenza personalizzata per la ricerca di occupazione (per esempio i centri per l’impiego).

Il centro per l’impiego si attiva per trovare un’occupazione al disoccupato, ricevendo poi un bonus da parte dell’Inps, in crescendo a seconda che si tratti di un contratto di durata variabile, a termine oppure a tempo indeterminato.

Il reddito di dignità è invece una misura riservata soltanto ai disoccupati della Regione Puglia.

Questa forma di sostegno è destinata a tutti gli individui dai 18 ai 66 anni, che possiedono un ISEE inferiore a 9.360 euro all’anno, un patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro e uno finanziario non superiore a 15 mila euro. 

In sostanza, si tratta di un sussidio di 500 euro al mese, a fronte del quale il candidato si impegna in una serie di attività mensili di formazione, così da permettere il suo ricollocamento sul mercato del lavoro.

Dedicati a chi è rimasto senza lavoro, ci sono altri bonus 2022 per disoccupati, come il bonus patente ad esempio, che si rivolge a under 35 che intendono intraprendere il mestiere di autotrasportatore. Il bonus è pari a 1.000 euro.

Si rivolge invece prevalentemente alla donne disoccupate, il bonus casalinghe, che hanno la possibilità di accedere in maniera gratuita a corsi di formazione che le consentano di entrare nel mondo del lavoro, aggiornandosi su tutte le opportunità del mondo digitale. L’articolo completo dedicato al bonus casalinghe per la formazione, rappresenta un utile approfondimento per chi desidera migliorare le proprie capacità digitali.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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