Bonus auto 2022, anche senza rottamazione: ultime novità

Bonus auto 2022, nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli per rispettare l’ambiente, ma anche risparmiare. Tre diverse fasce per avere il bonus.

Bonus auto 2022, la lunga attesa sembra stia per finire. Mancano ancora i decreti attuativi, ma dall’ultima bozza del Mise è già possibile farsi un’idea di quali saranno e di come funzioneranno i nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a più basse emissioni di CO2, per rispettare l’ambiente, aiutare il settore automotive, ma anche per permettere a tutti di risparmiare. 

La strada per dare il via ai nuovi incentivi per l’acquisto di auto e veicoli meno inquinanti è stata tutta in salita. Il settore intero è in apnea, come afferma il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, ed è proprio per questo motivo che servono interventi tempestivi. I numeri sono in calo, sia per le difficoltà riscontrate durante la pandemia, come la carenza di microchip a causa dello stop di molte fabbriche, sia per altri fattori, come il recente conflitto in Ucraina. 

Per avviare finalmente i nuovi incentivi, c’è bisogno non solo del sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, ma anche del Ministero dell’Economia e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili

Nonostante le difficoltà, però, sembra che si sia arrivati a una svolta. I decreti attuativi sono in arrivo e sono già trapelate alcune preziose informazioni che riguardano le modalità dei bonus auto in arrivo. 

Ci sono buone notizie per i consumatori che intendono acquistare una nuova auto: i bonus sono suddivisi in tre diverse categorie, abbracciando una vasta gamma di veicoli. Soprattutto, non ci sarà nemmeno bisogno di rottamare il vecchio veicolo, se non nei casi di acquisiti legati ai veicoli appartenenti alla terza fascia. 

Infine, novità anche per chi ha intenzione di acquistare un ciclomotore o motociclo. 

Vediamo, allora, tutti i bonus auto 2022, con e senza rottamazione, come funzionano, i limiti di spesa, le risorse a disposizione e le entità delle agevolazioni. 

Bonus auto 2022, arrivano gli incentivi: le tempistiche e le ultime novità

Il governo ha tutta l’intenzione di continuare sulla scia degli incentivi per l’acquisto di vetture non inquinanti, con l’obiettivo, da una parte, di proseguire verso la strada della transizione ecologica, dall’altro di sostenere il settore automotive e le aziende che vi operano, tenendo presenti, soprattutto, le difficoltà riscontrate durante la pandemia da Covid-19. 

Tutto ciò si traduce anche in un risparmio per i consumatori che, usufruendo degli incentivi statali, hanno l’opportunità di compiere nuovi acquisiti. Così come le aziende e le imprese, infatti, anche i cittadini hanno fatto i conti con le conseguenze economiche della pandemia, ulteriormente aggravate, ora, anche dal caro bollette e dal caro carburante. Situazione, questa, che non sembra migliorare in tempi brevi, considerando anche il conflitto in Ucraina. 

Servono, appunto, interventi tempestivi. E dopo la proposta di un bonus gomme per risparmiare anche sulle emissioni di CO2, e da inserire nel nuovo decreto Energia, il governo è al lavoro sui decreti attuativi per rendere gli incentivi disponibili nel minor tempo possibile. 

Dovrebbero essere 700 milioni le risorse a disposizione per quest’anno, con successivi aumenti di un miliardo all’anno dal 2023 fino al 2030.

Bonus auto 2022 in prevalenza riconosciuti ai privati. Per le aziende, infatti, non ci sono grandi notizie. Gli incentivi potrebbero riguardare solo il settore del car sharing. 

Bonus auto 2022 come funziona: tre fasce in base alle emissioni

Ma vediamo, allora, quali sono le ultime novità. Ripetiamo che i decreti non sono ancora pronti, per cui il funzionamento dei bonus, così come le diverse fasce che vedremo di seguito, potrebbero essere soggette ad alcune modifiche (sebbene sia molto probabile che vengano confermate). 

In linea di massima, gli interventi si baserebbero su tre diverse fasce in base alle emissioni di CO2, così suddivise: 

la prima fascia include le auto elettriche (con emissioni CO2 0-20 g/km); la seconda fascia include, invece, le ibride plug-in (0-60 g di CO2/km); la terza fascia, molto ampia, include full hybrid, benzina, diesel, Gpl (61-135 g/km). 

Per le diverse fasce sono stati stanziati diversi fondi. Per le elettriche, per esempio, le risorse ammontano a 250 milioni, così come per le ibride, mentre le risorse a disposizione per la terza fascia ammontano a 170 milioni. 

La prima buona notizia è che le auto a benzina, metano, Gpl ecc. non sono state escluse dalla possibilità di utilizzare gli incentivi. La seconda è che i bonus auto potranno essere utilizzati anche senza rottamazione, in alcuni casi. 

Ci sono, comunque, anche “brutte notizie”. Principalmente, queste riguardano il valore dei bonus stessi che, in alcuni casi, hanno subito una riduzione. 

Ma vediamoli nel dettaglio. 

Bonus auto elettriche, anche senza rottamazione nel 2022: come funziona

Cominciamo ad analizzare la prima fascia, la meno inquinante, cioè quella che, in sostanza, comprende le auto elettriche. 

Per tali veicoli, il valore del bonus ammonta a 6.000 euro. In questo caso, per esempio, l’entità del bonus è stata ridotta, dal momento che nel 2021 si parlava di 10.000 euro. 

La buona notizia, però, è che, qualora i decreti attuativi dovessero confermarlo, l’accesso al bonus non sarebbe condizionato dalla rottamazione, infatti si avrebbe accesso a: 

un contributo di 6.000 euro se si procede alla rottamazione di un veicolo di omologazione inferiore a Euro 6; un contributo di 4.000 euro se non si procede con la rottamazione. 

Nelle scorse settimane si era parlato anche di un innalzamento del prezzo massimo dell’auto da acquistare. Tale rialzo (si era parlato del limite di 45.000 euro), però, non sembra essersi concretizzato e il tetto massimo rimane a 35.000 euro. 

Chi acquista la nuova auto e usufruisce del bonus deve mantenerne la proprietà per almeno un anno. Lo stesso periodo di tempo è fissato per il veicolo che viene portato in rottamazione: deve essere di proprietà di chi acquista il nuovo veicolo oppure di un suo familiare da almeno 12 mesi. 

Bonus auto ibride senza rottamazione nel 2022: come funziona

A rientrare nella seconda fascia sono le auto ibride plug-in. Così come avviene per l’acquisto di un’auto elettrica con il bonus, anche in questo caso c’è la possibilità di usufruire dei bonus sia rottamando il vecchio veicolo, sia facendo a meno della rottamazione, benché il valore del bonus abbia subito una riduzione per il 2022 (lo scorso anno si parlava di 6.500 euro). In particolare, il bonus è:

4.000 euro se si procede con la rottamazione; 2.000 euro in mancanza di rottamazione. 

Per la seconda fascia, sempre che le informazioni vengano confermate nei prossimi giorni, il prezzo massimo dovrebbe essere di 45.000 euro. 

Bonus auto benzina, diesel, metano, Gpl e non solo: incentivi anche per l’acquisto di moto

Non viene esclusa la fascia, corposa, di auto con emissioni 61-135 g di CO2/km. 

In questo caso, però, la rottamazione di un veicolo inferiore a Euro 6 è azione necessaria per poter usufruire del bonus, dal momento che si tratterebbe di veicoli maggiormente inquinanti rispetto alle auto elettriche o alle ibride.

Il bonus consiste in 2.000 euro sull’acquisto e per un prezzo massimo di 35.000 euro. 

Altra buona notizia: quest’anno non solo bonus auto, ma anche per l’acquisto della moto: per questi acquisti, la classe non deve essere inferiore a Euro 5 e si può avere accesso all’agevolazione sia con rottamazione sia senza, in particolare: 

del 30% sull’acquisto, per un massimo di 3.000 euro senza rottamazione; oppure del 40% fino a 4.000 euro se si sceglie di rottamare un vecchio veicolo. 

In ogni caso, non resta che attendere la conferma di quanto detto. I decreti attuativi dovrebbero arrivare davvero a breve. 

 

 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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