Bonus carburante, stop caro benzina, diesel! Ok da Draghi!

Bonus carburante in partenza. Dal Governo Draghi arriva lo stop al caro benzina e diesel. Ecco le ultime novità.

Bonus carburante in arrivo. Il Governo Draghi ha finalmente decretato l’introduzione di una misura utile a fronteggiare il caro benzina e diesel che in questi giorni sta letteralmente mettendo in ginocchio gli italiani. Il tutto senza ISEE e senza vincoli derivanti dal rispetto di altre soglie reddituali.

Maggiori informazioni sulle cause che hanno portato ad un’impennata dei prezzi del carburante le trovate nel video YouTube di Geopop.

La decisione è stata presa al rientro del premier Draghi dal Consiglio UE. Dunque, il Bonus carburante verrà in soccorso agli italiani ponendo un freno al caro benzina e diesel che da alcune settimane a questa parte alita sul collo di tutti.

A differenza degli altri Bonus 2022 non servirà nessuna domanda e non si dovranno rispettare limiti ISEE per ottenerne il riconoscimento, ma si applicherà come sconto al distributore di benzina.

Si tratta, infatti, di un aiuto economico che permetterà di risparmiare almeno 15 centesimi di euro alla pompa di benzina a partire dal mese di aprile, valido almeno fino a maggio 2022, stando a quanto confermato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo. Ci si chiede, però, quali risorse verranno utilizzate per finanziare il Bonus carburante senza ISEE, o meglio come verranno coperti i due mesi di riduzione del prezzo di benzina e diesel.

Su questo non c’è da preoccuparsi. L’ammontate di risorse necessarie a garantire il Bonus da aprile fino a maggio dovrebbe arrivare dall’aumento dell’IVA implicito nel caro benzina e diesel e dalla tassazione extra dei profitti imputabili alle imprese energetiche.

I dati parlano chiaro. Da alcune rilevazioni Assopetroli si stima un gettito IVA per marzo 2022 di circa 300 milioni di euro che confluiranno direttamente nelle casse erariali per poi essere destinati al finanziamento del Bonus carburante.

C’è da dire che il caro benzina e diesel non è l’unico grattacapo del Governo Draghi. L’esecutivo nel contempo si trova a dover fare i conti con il caro Bollette che sta letteralmente mettendo in ginocchio i cittadini facendo registrare un’impennata dei prezzi oltre ogni aspettativa.

Ma vediamo subito in cosa consiste il nuovo Bonus carburante senza ISEE, come funziona e le ultime novità sull’aumento dei prezzi di benzina e diesel.

Bonus carburante, stop caro benzina e diesel: giù i prezzi di 15 centesimi. Ecco come funziona

Ancora non si hanno notizie ufficiali sul funzionamento del Bonus carburante per tutti senza. Si attende il meeting tra le forze di maggioranza per discutere dell’emergenza economica causata dal caro benzina e diesel.

Alcune voci di corridoio si sono già diffuse. Secondo queste, l’intenzione del Governo Draghi sarebbe di introdurre un Bonus carburante simile a quello messo a punto in altri paesi membri dell’Unione Europea.

Per avere un’idea, Germania e Francia hanno deciso di fronteggiare il caro benzina, diesel deliberando un abbassamento dei prezzi di una decina di centesimi.

La strada è stata aperta proprio dalla Francia. Lo stop al caro benzina e diesel è stato messo in atto decidendo una riduzione dei prezzi alla pompa di 15 centesimi di euro al litro.

Ancora più incisivo è il Bonus carburante in programma in Germania. Fare il pieno all’auto potrebbe costare ben 20 centesimo in meno, stando ai più recenti aggiornamenti.

Ebbene, il premier Draghi potrebbe seguire la scia della Francia introducendo a breve un Bonus carburante capace di tenere a bada l’impennata dei prezzi di benzina e diesel tagliando gli stessi di 15 centesimi.

Come anticipato in apertura di articolo, si tratta di uno stop al caro benzina e diesel possibile intervenendo sulle accise. Queste insieme all’IVA rappresentano il 50% dei prezzi alla pompa.

Insomma, c’è attesa per un Bonus carburante per tutti, senza ISEE, che porti alla definizione di un prezzo di rifornimento conveniente.

Le risorse, invece, dovrebbero arrivare dai maggiori ricavi statali generati proprio dall’aumento del gettito IVA.

Un finanziamento di 300 milioni di euro che, secondo le prime stime, dovrebbe riuscire a garantire il Bonus carburante solo per il mese di aprile, anche se il Governo Draghi ha già confermato la disponibilità di altrettanti milioni di euro anche per il mese di maggio.

Bonus carburante: caro benzina e diesel? Ecco i dati sull’aumento dei prezzi

Mentre il Governo Draghi è alle prese con l’organizzazione del Bonus carburante, è già partito il controllo delle procure per constatare l’effettivo aumento dei prezzi di benzina e diesel.

L’attenzione è tutta verso eventuali incrementi non giustificati e quindi non dovuti.

I dati elaborati dal Quotidiano Energia, comunicati lo scorso 14 marzo dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo Economico, sono allarmanti. La corsa del caro benzina, diesel sembra non rallentare.

La benzina arriva a toccare i 2,124 euro al litro ai distributori fai da te. Un prezzo variabile da 2,108 e 2,168 al litro fra i diversi gestori.

Non accenna a placarsi neppure l’aumento del gasolio i cui prezzi si portano addirittura sopra quelli della benzina al servito.

Meno caro il diesel anche se di poco. Al self service il prezzo raggiunge i 2,074 euro al litro, con un prezzo che oscilla da 2,042 a 2,121 euro per i diversi gestori.

Discorso a parte per i distributori “smarchiati”, senza logo, che prezzano il diesel a non più di 2,061 euro al litro.

Un caro benzina e diesel che dimostra come gli aumenti siano molto più alti rispetto ai rincari delle materie prime.

Ciò ha fatto scattare l’allerta delle procure italiane (104 per la precisione) su una questione che ha tutte le carte in regola per essere una vera e propria truffa articolata ad hoc.

Bonus carburante: ecco quanto pesano le accise sul caro benzina e diesel

Le motivazioni che spingono il Governo Draghi verso l’adozione di un Bonus carburante sono molteplici. Non solo gli italiani si trovano a dover fare i conti con il caro benzina e diesel, ma la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente se non arriverà lo stop al conflitto Russia-Ucraina.

La domanda più ricorrente in questi ultimi giorni è sempre la stessa: perché l’aumento dei prezzi del carburante è così pungente?

Messa da parte la giustificazione legata all’aumento del prezzo delle materie prime, petrolio in primis, il rincaro dei prezzi ai distributori è da imputare ad altre cause, in primis al costo di produzione.

Stiamo parlando del prezzo pagato dai distributori di benzina per beneficiare del prodotto sottoposto a raffinazione, il cosiddetto prezzo industriale.

Ebbene, in base ai dati snocciolati dal MISE lo scorso 7 marzo, tale prezzo si attesta a 87,2 centesimi per la benzina (sempre al litro) e qualcosa in più per il gasolio (88,2 centesimi).

A questo va ad aggiungersi il ricavo atteso dal rivenditore, il distributore nel caso in questione, definito al netto di tutti i costi.

Ovviamente, ciascun rivenditore fissa un proprio guadagno, ma in media non supera mai i 20 centesimi di euro.

Mettendo insieme prezzo industriale delle materie prime e il margine di guadagno atteso dal distributore si arriva ad un prezzo per la benzina e per il diesel di circa 1,08 euro al litro.

Questo sarebbe il prezzo puro che gli italiani dovrebbero sostenere per fare rifornimento alla pompa.

Tutta la rimanente parte del prezzo che si è costretti a pagare in più è da imputare all’IVA e alle accise.

A queste è legato il caro benzina e diesel delle ultime settimane. Nello specifico, le accise sulla benzina fanno toccare valori sopra i 72,8 centesimi al litro, contro i 61,7 centesimi per il gasolio.

Senza dimenticare di sommare l’IVA del 22%. A conti fatti si tocca la soglia di 1,80 euro al litro.

Da qui l’urgenza di intervenire con un Bonus carburante atto a calmierare i prezzi.

Bonus carburante 2022: a chi spetta

Nonostante il Governo Draghi sia a lavoro su un Bonus carburante 2022 articolato come sconto, si pensa di 15 centesimi, sul prezzo di benzina e diesel rimane ancora in piedi l’ipotesi di qualche giorno fa.

Il Bonus carburante potrebbe assumere la forma di un rimborso molto simile a quello ottenibile a seguito degli aumenti di gas e luce.

Per meglio intenderci, potrebbe essere distribuito ai destinatari in base all’Indicatore della situazione economica equivalente.

E la soglia ISEE da non superate potrebbe attestarsi intorno agli 8.000 euro, o nel caso di famiglie con più di 4 figli a carico, sotto i 20.000 euro.

Gli altri beneficiari del Bonus pensato dal Governo Draghi per frenare il caro benzina e diesel sarebbero gli autotrasportatori, gli autisti, coloro che per necessità di lavoro devono per forza di cose fare rifornimento di carburante giornalmente.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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