Bonus elettrico: ISEE e nuovi requisiti. Le novità 2022

Bonus elettrico 2022 al via. Vuoi risparmiare dopo il caro bollette e sei in possesso dell’ISEE? Ecco i nuovi requisiti da rispettare.

Bonus elettrico da cogliere al volo. Nonostante il Caro Bollette sempre più pressante, gli italiani possono contare su un nuovo contributo per contrastare l’ondata degli aumenti.

Stiamo parlando, però, di un sussidio non accessibile a tutti. Tale sostegno economico spetta infatti ai nuclei familiari che, da quest’anno, rispettano dei nuovi requisiti introdotti dal Governo Draghi e da ARERA, l’autorità energetica nazionale.

Maggiori informazioni sul caro bollette e su cosa si nasconde dietro l’aumento dei prezzi di elettricità e gas le trovate nel video YouTube di Geopop.

In realtà, già da ottobre dello scorso anno il Governo aveva messo a punto un programma di aiuti economici per frenare l’aumento dei costi dell’elettricità, e a cadenza quasi mensile aveva provveduto a riaggiornare i fondi per finanziare la misura anche grazie al Decreto Sostegni Ter.

Considerato lo scenario economico, la domanda per il Bonus elettrico è in costante aumento, e tra i potenziali beneficiari spunta il pericolo di non poterne ottenere il riconoscimento a causa delle limitare risorse messe a disposizione.

Ma vediamo subito a chi spetta il Bonus elettrico, quali sono i nuovi requisiti da rispettare per ottenerlo e come farne domanda.

Bonus elettrico 2022: in cosa consiste

Il Bonus elettrico 2022, altrimenti conosciuto come Bonus luce e gas, è un sostegno economico introdotto ad ottobre 2021 dall’esecutivo di Mario Draghi, ma gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Si sostanzia in un pacchetto di contributi voluto per ridurre i costi in bolletta delle famiglie italiane che versano in particolari situazioni.

Nello specifico, il Bonus potrà essere richiesto dai nuclei il cui disagio sia comprovato tramite certificazione ISEE, o che per gravi motivi di salute sono costretti ad utilizzare permanentemente specifici dispositivi utili alla sopravvivenza.

Partiamo dal primo punto. Il richiedente il Bonus elettrico dovrà fornire l’attestazione ISEE dalla quale sia possibile desumere la propria situazione economica, per godere nel più breve tempo possibile del beneficio nelle bollette della luce.

Una vera e propria manna dal cielo se si considera che allo stato attuale le bollette hanno raggiunto delle cifre così vertiginose da essere paragonate ai costi di un canone mensile di locazione, se non oltre.

Bonus elettrico 2022: tra i nuovi requisiti spunta l’ISEE. Ecco la novità

Come anticipato in precedenza, sono due le condizioni che permettono l’accesso al Bonus luce: o il richiedente si trova in uno stato di disagio economico accertato dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, oppure deve risultare affetto da una patologia disabilitante che rende necessario l’utilizzo di dispositivi elettromedicali domestici in modo permanente.

In un certo senso, possono essere intesi come due Bonus separati, fruibili congiuntamente nel caso sussistano entrambe le condizione sopra citate. In caso contrario, si potrà richiedere il riconoscimento di un solo sussidio.

Entriamo, ora, nei dettagli. Se sussiste la condizione di disagio economico, il richiedente avrà diritto al Buono solo se la famiglia rispetta specifici requisiti.

Partiamo dall’ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare non dovrà superare la soglia di 8.265 euro. Qualora, invece, la famiglia fosse composta da 4 figli fiscalmente a carico, il limite ISEE da non oltrepassare è di 20.000 euro.

Occorre poi essere fruitori del Reddito di Cittadinanza o di Pensione di Cittadinanza. Naturalmente, prima di richiedere il Bonus elettrico è indispensabile richiedere la certificazione ISEE in corso di validità. Come fare?

Basta richiedere il rilascio della certificazione ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o patronato zonale, presentando o inoltrando una serie di documenti: la dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), il modello dei redditi, la Certificazione Unica (in caso di pensionati o dipendenti) e il saldo e la giacenza media al 31 dicembre 2021 di tutti i conti correnti intestati.

Discorso diverso per i percettori del RdC. Per questi dovrebbe valere l’ISEE presentato all’INPS in sede di domanda, eventualmente aggiornato.

Se, invece, il disagio economico è imputabile al ricorrere di specifiche situazioni (licenziamento dal lavoro, sospensione, perdita di trattamenti di varia natura) si potrà far ricorso all’ISEE corrente.

Bonus elettrico senza ISEE: come funziona se è presente il disagio fisico?

Ribadiamo ancora una volta che il Bonus elettrico 2022, come riduzione sui costi della bolletta energetica, potrà essere ottenuto da chi si trova in una stato di disagio fisico causato da una patologia disabilitante.

Servirà esclusivamente il certificato ASL dal quale si possa desumere la necessità di dispositivi medici permanenti ammessi dal Bonus. Insomma, niente ISEE.

In questo caso, il potenziale beneficiario del contributo intende richiedere il contributo proprio perché l’apparecchiatura medica di cui si serve in maniera permanente incide pesantemente sui costi in bolletta.

Nell’elenco dei dispositivi che rispettano i requisiti d’acceso al Bonus elettrico troviamo le carrozzine elettriche, i polmoni d’acciaio e i sollevatori mobili. Poi ancora, i ventilatori polmonari, i dispositivi per l’emodialisi e molto altro.

Per tutti questi dispositivi servirà solo il certificato ASL.

Bonus elettrico: quali sono gli importi 2022 nel caso di disagio economico?

Lo sconto implicito nel Bonus Bollette varia negli importi a secondo della condizione di richiesta, cioè se si vuole ottenere il contributo come aiuto per il disagio economico o fisico.

A ciò va ad aggiungersi il discrimine nell’importo finale, variabile sulla base della composizione del nucleo familiare. 

Stando agli importi aggiornati dall’ARERA sarà di 128 euro per le famiglie composta da una o più persone, 151 euro per quelle formate da 3 o 4 membri e 177 euro per le famiglie oltre i 4 componenti.

Importi, questi, lievitati a causa dell’aumento dell’inflazione a 134,10 euro, 163,80 euro, 192.60, fermo restante la composizione del nucleo.

Bonus elettrico 2022: disagio fisico comprovato? Ecco gli importi a cui si ha diritto

Passiamo ora agli importi del Bonus previsti per chi si trova in una situazione di disagio fisico comprovato. In tal caso, l’attenzione va posta su altri requisiti: il tempo giornaliero di utilizzo del dispositivo medicale, il numero degli apparecchi utilizzati e la potenza contrattuale prevista.

Purtroppo, non spetta a tutti lo stesso importo, come confermato sul sito ANCI, in cui si potrà accedere all’area della simulazione delle somme spettanti. 

Anche in questo caso, a causa dell’inflazione gli importi saranno ripartiti in tre scaglioni di consumo. 

Per i dispositivo sotto i 600 KWh (fascia minima) spettano 43, 20 euro di Bonus elettricità, 77,40 euro per le apparecchiature al di sopra dei 600 KWh ma sotto i 1200 KWh (fascia media), mentre 111,60 euro di compensazione sono previsti per i sistemi medicali sopra i 1200 KWh (fascia massima).

Se non altro si potrà beneficiare di uno sconto di durata annuale, visto che verrà applicato per tutto l’anno corrente.

Bonus elettrico 2022: ecco come averlo

Il Bonus luce e gas si può richiedere direttamente dal sito ANCI, o presso l’Ente a cui la domanda del Bonus è stata presentata (Comune o Caf), corredata dell’attestazione ISEE.

Dopodiché, spetterà all’INPS fare un controllo delle forniture elettriche archiviate all’interno della società Acquirente Unico per mezzo del SII. In tal modo, si potrà accedere direttamente al Bonus luce.

In caso di disagio fisico, invece, è sufficiente allegare il certificato ASL al modello di richiesta in cui dovrà essere indicato anche il codice POD (Point of Delivery) e la potenza, reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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