Bonus nido regionale fino a 450 euro a famiglia: come averlo

Un nuovo bonus nido da richiedere per sostenere le rette. È il bonus fino a 450 euro del Friuli Venezia Giulia, che si aggiunge al sostegno nazionale.

Un nuovo bonus nido da richiedere alla Regione per sostenere le rette e che si aggiunge alla misura nazionale gestita da INPS. 

Si tratta del bonus fino a 450 euro messo in campo dal Friuli Venezia Giulia per ottenere una riduzione sui pagamenti per le rette di nidi, servizi educativi domiciliari e spazi gioco. 

È tempo di grandi rivoluzioni per le famiglie italiane. Rivoluzione che è cominciata con l’arrivo dell’assegno unico e universale, a partire dal primo mese dell’anno, che ha inglobato a sé la maggior parte dei bonus famiglia, fatta eccezione per il contributo, fino a un massimo di 3.000 euro, gestito dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

L’introduzione dell’assegno unico, già di per sé disponibile per tutte le famiglie (riconosciuto anche ai lavoratori autonomi, ai disoccupati e ai beneficiari di reddito di cittadinanza), non preclude la possibilità di ottenere ulteriori sostegni da parte delle Regioni. 

Lo dimostra il Friuli Venezia Giulia con un’iniziativa al fianco delle famiglie residenti, anche se in possesso di un ISEE alto. 

Per ottenerlo, così come avviene per altre procedure di richiesta a livello nazionale, è richiesto il possesso di un’identità digitale, scegliendo tra SPID, CRS (Carta Regionale dei Servizi) o CIE. 

Vediamo, allora, tutti i dettagli del nuovo bonus nido regionale, quando fare domanda, le scadenze e gli importi previsti. 

Bonus nido dalla Regione: cos’è e differenze con la misura nazionale 

Il bonus nido messo a disposizione dal Friuli Venezia Giulia è una misura che si differenzia, per diversi motivi, dal bonus asilo nido gestito da INPS e riconosciuto alle famiglie su tutto il territorio nazionale. 

Quest’ultima misura e le modalità di richiesta vengono presentate in questo tutorial del canale YouTube Come Faccio A…, tramite il quale è già possibile individuare le differenze tra questa e la misura regionale del 2022: 

Benché gli obiettivi siano gli stessi, cioè aiutare le famiglie a sostenere le spese per le rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati, l’iniziativa regionale prevede una platea di beneficiari molto diversa, così come le soglie ISEE in rapporto agli importi. 

In sostanza, con il bonus regionale, le famiglie possono ottenere una riduzione delle rette da pagare per la frequenza di asili nido e servizi integrativi accreditati per figli dai 3 a 36 mesi.

Le famiglie possono richiedere il beneficio per il periodo di frequenza del nido o dei servizi educativi dal primo settembre 2022 al 31 agosto 2023. Il bonus non viene riconosciuto per i figli iscritti alle cosiddette sezioni primavera.

Bonus nido regionale, a chi spetta: beneficiari anche con ISEE alto

Così come per i bonus nazionali, anche il bonus nido del Friuli Venezia Giulia presenta delle barriere d’accesso. Trattandosi di un’iniziativa regionale, le famiglie beneficiarie sono quelle che risiedono nella Regione, ma non solo. 

I requisiti per ottenere la riduzione delle rette includono: 

la residenza o l’attività lavorativa sul territorio regionale per un periodo di almeno un anno da parte di almeno uno dei genitori; un valore ISEE che sia pari o inferiore a 50.000 euro; figli già iscritti a uno dei servizi educativi accreditati. 

Come abbiamo visto, il beneficio è dunque riconosciuto anche alle famiglie che non possiedono un ISEE basso, allargando la platea e permettendo a più nuclei familiari di inviare richiesta per ottenere la riduzione delle rette. 

Inoltre, per le madri di figli minori che risiedono o abbiano un’attività lavorativa da almeno un anno, che siano inserite in un percorso personalizzato di sostegno all’uscita da situazioni di violenza, il beneficio è riconosciuto anche senza dover presentare un modello ISEE in corso di validità. 

Hanno diritto a richiedere la riduzione delle rette i genitori di figli che frequentano nidi o servizi educativi inclusi nei registri dei soggetti accreditati. Il registro può essere consultato sul sito della Regione, prima di presentare richiesta, in modo da assicurarsi dell’inclusione dell’ente di riferimento e confermare il diritto alla domanda. 

Bonus nido regionale fino a 450 euro: gli importi per uno o più figli

Come già accennato, a differenza della misura nazionale gestita da INPS, anche la somma spettante del bonus nido riconosciuti alle famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia presenta delle differenze. 

Gli importi, in questo caso, infatti, dipendono non dal valore dell’ISEE (che, come abbiamo visto, non può superare i 50.000 euro), bensì dal numero dei figli presenti nel nucleo familiare e dal periodo di frequenza del nido/servizio educativo. In particolare, gli importi vengono così stabiliti:

nel caso di presenza nel nucleo di un solo figlio minore spettano 250 euro per la frequenza a tempo pieno che scendono, invece, a 125 euro in caso di frequenza parziale; se nel nucleo sono, invece, presenti più figli minori, la famiglia ha diritto a 450 euro per la frequenza a tempo pieno e a 225 euro per la frequenza a tempo parziale. 

Se in famiglia sono presenti due o più figli che, in contemporanea, frequentano uno dei servizi educativi, la misura viene corrisposta per un massimo di 450 euro (tempo pieno) e un massimo di 225 euro (tempo parziale). 

In più, se il genitore che invia richiesta è residente o lavora in Friuli Venezia Giulia da un periodo inferiore a 5 anni in via continuativa, è prevista una riduzione del bonus del 50%.

Come richiedere il bonus nido regionale e come attivare la CRS

Trattandosi di un bonus regionale, la richiesta va inoltrata ai Servizi Sociali dei Comuni territorialmente competenti. 

Anche in questo caso, come per le misure nazionali, la domanda deve essere inviata per via telematica. A questo proposito, dunque, il genitore richiedente dovrà essere in possesso di una delle seguenti credenziali di accesso: 

SPID, cioè il Sistema Pubblico di Identità Digitale utilizzato per comunicare con le pubbliche amministrazioni; CIE, cioè la Carta d’Identità Elettronica che può essere richiesta al Comune di residenza; CRS, cioè la Carta Regionale dei Servizi. 

Su quest’ultimo punto, è bene sapere che per attivare la carta è necessario recarsi presso uno degli sportelli abilitati, portando con sé la carta e un documento di riconoscimento, per ottenere anche il codice personale che permette di accedere in sicurezza ai servizi di cui si necessita. 

La lista degli sportelli è consultabile sul sito della Regione. Potrebbe ancora essere necessario prenotare un appuntamento. La carta non è utile solo per inviare la richiesta per il bonus nido, ma anche per molte altre comunicazioni con le pubbliche amministrazioni.

Bonus nido Friuli Venezia Giulia: quando inviare la domanda e tutte le scadenze

Molte famiglie stanno già inviando le proprie domande per il bonus nido della Regione: la procedura online per l’invio delle richieste è stata resa disponibile a partire dal 31 marzo. 

Per inviare le richieste c’è tempo fino alla fine del mese di maggio. Non si tratta, però, di una scadenza definitiva. Questo perché c’è la possibilità, per la famiglia, di richiedere il beneficio anche a partire dal primo giugno. In questo caso, le famiglie non ottengono il bonus in automatico, ma vengono inserite in lista d’attesa, accolte secondo l’ordine di arrivo e alle disponibilità delle risorse finanziarie. 

Si ricorda che le domande fanno riferimento al periodo che va dal mese di settembre 2022 fino al mese di agosto del 2023. 

Per rispondere a ogni tipo di dubbio, perplessità o domanda sul bonus nido della Regione, consigliamo di dare un’occhiata alle FAQ pubblicate sul sito.

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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