Bonus senza ISEE, 1.800 euro per la casa fino al 2024! La novità

Bonus per tutti e senza ISEE fino al 2024. Il Governo Draghi offre a tutti 1.800 euro per rinnovare il look di casa. Ecco come funziona e le novità.

Bonus anche nel 2022. Il Governo Draghi mette a disposizione di tutti fino a 1.800 euro per rinnovare il look di casa. Senza ISEE, si potranno rigenerare le aree verdi della propria abitazione grazie ad un’agevolazione richiedibile fino al 2024.

Il riferimento è al Bonus Verde prorogato dal Governo al 2022 e per un altro biennio, rientrante nel pacchetto dei Bonus ristrutturazione casa al momento attivi. 

Maggiori informazioni sui Bonus con o senza ISEE richiedibili nell’anno in corso le trovate nel video YouTube di Mr LUL lepaghediale.

Un beneficio a sostegno dell’ambiente riconfermato dall’Esecutivo Draghi nel duplice obiettivo di incentivare la creazione di spazi verdi nelle zone urbane e di risparmiare sulle spese energetiche.

Dalla sua introduzione, grazie alla Legge di Bilancio 2018, si sono susseguite una serie di proroghe, l’ultima delle quali è stata messa nero su bianco nella recente Manovra 2022: tutti coloro che si trovano in possesso dei requisiti previsti per accedere al Bonus Verde avranno tempo fino al 2024 per usufruire dell’agevolazione implicita nel contributo senza ISEE.

Ma in cosa consiste? Innanzitutto, non è un comune Bonus ancorato al rispetto di specifiche soglie ISEE o patrimoniali, né si si sostanzia nell’accredito di una somma di denaro su un conto corrente. 

Si tratta, invece, di una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute per rinnovare le aree verdi della propria abitazione, senza superare il tetto massimo dei 5.000 euro per ciascun immobile.

Per meglio intenderci, si potrà beneficiare di un Bonus Verde per un importo massimo di 1.800 euro (36% sulla spesa massima consentita di 5.000 euro).

Pur ottenibile senza la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), esistono specifici requisiti da rispettare per poter accedere all’agevolazione. I più importanti riguardano i lavori da eseguire sulle aree verdi.

Tra gli interventi coperti dal Bonus casa fino a 1.800 euro figurano i lavori eseguiti su giardini, la riqualificazione di manti erbosi, ad eccezione di quelli ad uso sportivo, l’acquisto di impianti di irrigazione, ma non l’acquisto di attrezzature da giardino (picconi, tagliaerba) e via dicendo.

Altri paletti sull’utilizzo del Bonus senza ISEE sono indicati dall’Agenzia delle Entrate, Ente gestore del contributo. 

Le spese sostenute, per essere ammesse al Bonus Verde richiedibile fino al 2024, dovranno essere saldate utilizzando strumenti di pagamento tracciabili (carte di debito, bancomat, carte di credito, bonifico bancario o postale). 

Occorre dunque mettere da parte tutta la documentazione da cui si possano desumere i pagamenti effettuati.

Ma vediamo subito in cos’è il Bonus Verde senza ISEE, quali sono i requisiti da rispettare per poterli richiedere e le spese coperte.

Bonus senza ISEE per tutti, fino a 1.800 euro per la casa: in cosa consiste?

Come accennato in apertura di articolo, si ha diritto al Bonus senza ISEE per le aree verdi almeno fino al 2024.

La Legge di Bilancio 2022, infatti, ha rinnovato l’agevolazione per i prossimi due anni con il benestare del Governo Draghi.

L’esecutivo ha dato l’ok alla proroga del Bonus senza ISEE nell’intento di raggiungere un duplice obiettivo: spingere gli italiani ad incrementare la presenza nelle aree urbane di ambienti green e risparmiare sui costi di energia.

Alcuni lavori ammessi al Bonus verde, come ad esempio la messa a punto di giardini pensili, non solo conferiscono agli immobili un valore aggiunto estetico, ma permettono di trattenere il calore nei mesi invernali o refrigerare l’aria in quelli estivi senza la necessità di installare stufe o condizionatori.

Ma ritorniamo a noi. Il Bonus verde senza ISEE si sostanzia in una detrazione fiscale del 36% sul totale delle spese sostenute per realizzare una serie di lavori aventi ad oggetto le aree verdi di immobili già esistenti (esclusivamente ad uso abitativo), coperture e giardini pensili inclusi.

Una spesa che non dovrà superare il tetto massimo fissato dall’Agenzia delle Entrate, pari a 5.000 euro.

Applicando il 36% di detrazione sulla spesa massima da portare in dichiarazione dei redditi (5.000 euro), si ottiene l’ammontare massimo del Bonus senza ISEE a cui si potrà accedere.

Anche il Bonus Verde, come tutti gli altri Bonus ristrutturazione casa, non necessita di domanda: il Bonus viene inserito nella dichiarazione dei redditi ed è spalmato su dieci anni, con quote di pari importo.

Bonus senza ISEE, 1.800 euro per casa fino al 2024: a chi spetta il Bonus Verde

Lo abbiamo anticipato nel paragrafo precedente ma lo ripetiamo a scanso di equivoci: il Bonus senza ISEE fino a 1.800 euro potrà essere richiesto esclusivamente per i lavori intrapresi su immobili ad uso abitativo. 

Pertanto, sono tagliati fuori dal contributo gli esercizi commerciali e gli uffici. Tuttavia, si potrà comunque accedere alla detrazione del Bonus casa nel caso in cui l’immobile sia predisposto ad uso abitativo o lavorativo, ma in questo caso spetterà soltanto la metà del contributo.

Per quanto concerne i beneficiari, la platea è abbastanza ampia. 

Il Bonus senza ISEE richiedibile fino al 2024 spetta al proprietario dell’immobile oggetto dei lavori, agli inquilini in affitto e all’usufruttuario. E ancora, al nudo proprietari, ad enti privati o pubblici e ai residenti in case popolari.

Rientrano nel Bonus verde 2022 anche i lavori eseguiti su condomini.

Bonus verde senza ISEE, 1.800 per tutti fino al 2024: quali sono le spese coperte?

Spostando l’attenzione sulle spese coperte dal Bonus verde attivo fino al 2024 c’è da dire che la lista è abbastanza lunga.

I 1.800 euro di Bonus copriranno la realizzazione di sistemi di irrigazione, la creazione di pozzi, le grandi potature, la sistemazione dei prati e delle recinzioni, comprese le spese sostenute per la progettazione dei lavori da eseguire.

Attenzione, il Bonus senza ISEE lo si potrà richiedere solo per i lavori di manutenzione straordinaria, in grado cioè di innovare il look delle aree verdi e non per gli interventi di routine (manutenzione ordinaria).

Anche i lavori in economia non sono ammessi ad agevolazione, così come le spese sostenute per acquistare utensili e attrezzature di giardinaggio (tosaerba, pale, picconi, etc.).

Bonus senza ISEE, quali sono i documenti previsti per il Bonus verde prorogato al 2024

Per poter accedere alla detrazione prevista dal Bonus senza ISEE fino a 1.800 euro occorre presentare una serie di documenti. Il tutto è necessario per dimostrare di aver effettivamente sostenuto le spese per la messa a punto dei lavori sulle aree verdi.

In altre parole, occorre saldare i costi con strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carta di debito, carta di credito, carte prepagate, bonifici postali o bancari).

Tale condizione va rispettata per tutto il biennio di richiesta del Bonus verde: dal 2022 al 2024.

Tutta la documentazione raccolta servirà all’Agenzia delle Entrate per controllare la rispondenza dei beneficiari ai requisiti d’accesso fissati per il Bonus senza ISEE.

Nello specifico, è necessario conservare le fatture, le ricevute fiscali e le dichiarazioni rilasciate dal condominio (se il Bonus verde viene richiesto per le parti comuni), nonché l’autocertificazione da cui si attesti il non superamento del tetto di spesa (5.000 euro) stabilito per ottenere il beneficio.

Bonus verde fino al 2024: come avere subito i 1.800 euro senza ISEE 

Ottenere il Bonus verde è abbastanza semplice. Trattandosi di un Bonus senza ISEE non serve il rispetto di limiti patrimoniali o reddituali. 

Tutti possono accedere all’agevolazione se in possesso della documentazione appena vista, indicando la spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi.

In particolare, è il quadro E del modello 730 ad accogliere le spese supportate per la riqualificazione delle aree verdi.

La dichiarazione può essere compilata dal sito dell’Agenzia delle Entrate in totale autonomia, utilizzando il 730 precompilato, oppure rivolgendosi ai Centri di Assistenza Fiscale o ai patronati di zona.

Cogliamo l’occasione per ricordare che il Bonus verde richiedibile fino al 2024 non è incompatibile con le agevolazioni offerte da altri Bonus ristrutturazione casa al momento attivi (Superbonus 110%, Bonus casa).

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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