Bonus sposi 2022: ecco i nuovi requisiti per quest’anno!

Per il bonus sposi 2022 ci sono novità in arrivo, in particolare per i requisiti necessari per quest'anno!

Bonus sposi 2022 approvato!

Anche per quest’anno le coppie che vogliono congiungersi in matrimonio potranno avere diritto ad un supporto economico che arriva fino a 2.000 euro.

A causa della pandemia di Covid tutto ciò che riguardava matrimoni o unioni civili è stato sospeso fino a data a destinarsi, visti i rischi evidenti di una possibile trasmissione del virus durante la cerimonia. Non sono mancati i casi in merito, specie durante il primo anno di lockdown.

Ora che la situazione epidemiologica è decisamente migliore, per aiutare l’indotto economico e le coppie, sono stati disposti dei finanziamenti per questa misura, anche se con i dovuti limiti d’accesso e limitandosi agli enti regionali aderenti. Purtroppo non tutti potranno godere di questo supporto.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di Aiuti dallo Stato, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Essendo il bonus regionalizzato, provvederemo a fare un riassunto delle principali proposte disponibili sul suolo nazionale, in particolare quella della Regione Lazio, la prima a proporre il bonus.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo in cosa consiste questo bonus e quali sono i principali requisiti d’accesso.

Bonus sposi 2022: cos’è e come funziona

Il bonus sposi 2022 è un supporto economico che attualmente è disponibile solo in alcune regioni italiane. Anche se proposto l’anno scorso come bonus governativo, cioè valido in ogni regione e comune italiano, attualmente non è disponibile alcuna misura nazionale se non il classico “Assegno per Congedo Matrimoniale“.

Ma quest’ultimo è solo una protezione previdenziale, mentre il bonus nasce come incentivo per tutte le coppie che vogliono provvedere personalmente alle spese relative alla cerimonia, specie se celebrata in una determinata Regione.

Non potendo infatti avere un bonus nazionale, molte Regioni hanno voluto sostenere l’economia locale con questi incentivi “localizzati”, così da aiutare le imprese locali specializzate nell’ambito matrimoniale a riprendersi dopo le chiusure dovute alla pandemia di Covid.

E la prima a proporre questo incentivo “localizzato” è stata la Regione Lazio, col progetto “Nel Lazio con amore“.

Bonus sposi 2022: la Regione Lazio da l’ok! Ecco i requisiti

Attualmente tra le Regioni che hanno promosso per prime il bonus sposi 2022 c’è la Regione Lazio.

Quest’ultima ha stanziato oltre 10 milioni di euro per il finanziamento del bonus, e riguarda soltanto le giovani coppie che vogliono sposarsi o unirsi civilmente tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.

Per richiederlo basterà presentare tutti i documenti relativi alle spese ammissibili in via telematica, presso il seguente sito. Se ti sorgono dei dubbi, puoi consultare le seguenti FAQ della Regione Lazio, relative al bonus.

Potrai però presentare solo un massimo di cinque documenti in merito a queste spese, e saranno ammessi soltanto se le spese dichiarate sono avvenute tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023

Altrimenti non si potrà provvedere all’erogazione del bonus. 

Come detto in precedenza, col rinnovo del bonus per quest’anno sono stati disposti dei requisiti un po’ più stringenti, anche perché, essendo il fondo di 10 milioni di euro, teoricamente solo 5.000 coppie potranno averne diritto. E, stando ai dati del 2019, cioè i dati pre-Covid, solo in Lazio sono avvenuti oltre 15.798 cerimonie matrimoniali e di unione civile, secondo l’ISTAT.

Bonus sposi 2022: cosa si può scaricare del matrimonio?

Per ottenere il bonus sposi 2022 è necessario denunciare tutte le spese che sono state condotte tra metà dicembre 2021 e fine gennaio 2023.

L’importante è che queste spese siano state fatte presso luoghi e negozi fisici (pertanto la spesa online è esclusa), e solo per mezzo di sistemi di pagamento tracciabili, quali:

  • carta di credito,
  • carta di debito,
  • carta prepagata con codice IBAN,
  • bonifico bancario,
  • bonifico postale.

E’ uno dei principali requisiti. Tutte queste spese dovranno essere ovviamente conformi alle normative attualmente in vigore, e cioè tutte concernenti l’ambito fiscale. In poche parole, tutte le spese dovranno essere documentabili attraverso ricevute e fatture.

Le spese in questione dovranno riguardare solo l’organizzazione del matrimonio, pertanto saranno ammesse soltanto l’acquisto di prodotti e servizi quali:

  • wedding planning,
  • catering e/o ristorazione, 
  • intrattenimento,
  • estetici (trucco, acconciatura…),
  • servizi multimediali (riprese di video, servizio fotografico)
  • acquisto di bomboniere e addobbi floreali.

Come avrete intuito, sono tutte spese che danno ulteriore supporto alla filiera stessa, e anche ad altre interdipendenti alla prima. In effetti, a causa del Covid, i servizi di wedding planning e di ristorazione cerimoniale hanno subìto delle gravi perdite.

Se per le coppie in procinto di sposarsi c’è solo questo bonus da 2.000 euro, per le aziende stesse il Governo Draghi ha disposto degli ulteriori aiuti, anche se di natura fiscale.

Oltre il bonus sposi 2022: ecco come richiedere il bonus matrimonio 2022

Più che un bonus sposi, il bonus matrimonio 2022 si propone come un rimborso fiscale che il Governo Draghi ha finanziato praticamente due volte negli ultimi due anni.

La prima volta è stata col Decreto Sostegni Bis di maggio 2021, col quale sono stati erogati dei contributi a fondo perduto per tutte le aziende della filiera matrimoniale a rischio fallimento a causa della pandemia di Covid e dei vari lockdown.

E’ stato disposto infatti un contributo di 5.000 euro per tutte le imprese che hanno subìto tra il 2019 e il 2021 un calo di fatturato del 30%. I principali requisiti in questo caso sono, oltre al calo di fatturato, anche l’appartenenza ad uno dei seguenti codici Ateco (acronimo per Codice delle Attività Economiche).

La seconda volta è stata col Decreto Sostegni Ter di gennaio 2022, disposto a causa delle chiusure impreviste di dicembre 2021 per via dell’aumento improvviso dei casi Covid all’avvicinarsi delle festività natalizie.

In questo caso è stato disposto un fondo da 60 milioni di euro, per tutte per tutte le categorie Ateco relative alla pianificazione matrimoniale (40 milioni), al settore Ho.re.ca (10 milioni) e all’intrattenimento e all’organizzazione di feste e cerimonie (10 milioni).

Sono tutti contributi che potranno essere richiesti solo dall’azienda danneggiata, e solo tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.

Per questo bonus però si potrà avere, nel caso di un calo del fatturato nel 2020, un rimborso pari al 30%, mentre per tutte le aziende avviate nel 2020, solo un contributo di 5.000 euro fisso.

Altrimenti, tralasciando le imprese, per gli sposi non rimane altro che l‘Assegno per Congedo Matrimoniale.

Bonus sposi 2022 dall’INPS? Solo l’Assegno per Congedo Matrimoniale

Ci sarebbe una specie di bonus sposi 2022 da parte dell’INPS, ma in realtà è più una copertura per il tuo lavoro. Ovvero un Assegno per Congedo Matrimoniale.

Quest’ultimo è un bonus finanziato dall’INPS, ed è a tutti gli effetti una prestazione previdenziale disposta solo per alcune tipologie di lavoratori, quali operai, apprendisti, lavoratori a domicilio, artigiani, dipendenti di aziende industriali ed altri ancora.

In pratica copre sette giorni di retribuzione, detraendo opportunatamente la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%.

Non è quindi un incentivo al matrimonio, ma una protezione previdenziale per la tua mansione, che va richiesta entro trenta giorni dalla celebrazione.

O, nel caso in cui ti ritrovi disoccupato, con la garanzia che nei novanta giorni precedenti tu abbia almeno lavorato per quindici giorni. A patto però di non avere in atto trattamenti quali Cassa integrazione ordinaria o NASPI, perché come assegno non è cumulabile.

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