Consumo caldaia, il trucco che non funziona: così si spende di più

Tutti attenti a risparmiare sul consumo di gas, soprattutto per riscaldamento. Ma questo trucco per la caldaia non funziona anzi fa spendere di più.

Tutti attenti a risparmiare sul consumo di gas, soprattutto per il riscaldamento. Ma alcuni gesti quotidiani sono i peggiori da continuare a compiere! Come questo trucco per la caldaia ad esempio, che proprio non funziona perché fa spendere di più.

Abbiamo già avuto occasione di mettere in guardia i lettori dai falsi miti che spopolano sul web, riguardo al presunto risparmio che è possibile adottare, seguendo alcuni specifici comportamenti.

Vere e proprie bufale riguardanti ad esempio, la cottura della pasta a fuoco spento o l’accensione al minimo dei termosifoni per più ore al giorno, o ancora l’utilizzo degli elettrodomestici da riservare solo alle ore serali.

Spunta ora un nuovo “trucco” che promette di fare miracoli, per quanto concerne l’utilizzo della caldaia a condensazione e i relativi consumi. Ma ecco, sul piano pratico, cosa succede in realtà.

Consumo caldaia a gas, così si spende di più. Ecco il consiglio da seguire

Termosifoni accesi al massimo per poco tempo oppure al minimo per ore?
Se la caldaia è avviata e devo andare un attimo al supermercato, conviene spendere per mezz’ora e poi riaccenderla?

È ovvio che tutti d’istinto sono portati a spegnere la caldaia, quando si esce e in casa non c’è nessuno. Infatti, sembra davvero uno spreco inutile lasciare i termosifoni caldi quando si è fuori casa!

Una “furbata” che invece così intelligente non è, a conti fatti. E se l’esperienza empirica già ci portava a intuirlo, ora ci sono dei dati inconfutabili a sostenere la tesi.

Gli studi al riguardo sono molteplici e l’ultima conferma arriva da Tiziano Delle Fratte, ingegnere presso la compagnia Daikin.

Il trucco di accendere e spegnere la caldaia all’occorrenza, magari a più riprese giornaliere, porta a un inevitabile innalzamento dei consumi e quindi dei costi da pagare in bolletta.

Ebbene sì, dal momento che il maggior dispendio di energia si verifica nel momento in cui la caldaia deve “pompare” gas per raggiungere la temperatura impostata.

Una volta raggiunto tale livello, la richiesta di energia per mantenere quel calore interno costante, è decisamente inferiore alla domanda iniziale.

Va da sé che impostare tale temperatura al minimo è di grande aiuto non solo nel raggiungerla da zero ma anche nel mantenerla costante per ore.

Attenzione però, perché tutto ciò corrisponde a una sacrosanta verità, ma solo a una specifica condizione. Ecco quale.

Consumo caldaia a gas al minimo ma solo a questa condizione

Ribadiamo con convinzione dunque che, dovendo scegliere tra il riscaldamento dei termosifoni al massimo per poco tempo e un’impostazione del termostato al minimo, da mantenere invece per qualche ora, la seconda opzione è senza dubbio preferibile.

La condizione indispensabile però, affinché si verifichi un risparmio reale e tangibile in bolletta, è che la casa risulti coibentata a dovere. Infatti, soltanto se l’isolamento dell’abitazione è ottimale, allora i due metodi condurranno a una differenza sostanziale, dal punto di vista economico

Oggigiorno, i numerosi bonus edilizi messi a disposizione del Governo permettono di realizzare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico in grado di eliminare per sempre problemi di dispersione di calore dalla propria abitazione.

Nell’attesa, o in alternativa per chi non può eseguire questo genere di lavori, rimandiamo alla lettura dei consigli su come coibentare una stanza fredda ad esempio oppure realizzare una casa solare.

Consumo caldaia a gas: quanto costa tenere accesi i termosifoni tutto il giorno

Ai bei tempi, fino a qualche anno fa, accendere i termosifoni al mattino per spegnerli la sera, aveva senza dubbio un costo da mettere in preventivo ma non rappresentava un lusso come ai giorni nostri.

Oggi infatti sarebbe davvero impensabile mettere in conto 8-10 ore di riscaldamento giornaliero, di cui poter beneficiare.

Fortunatamente, questo inverno 2022 si presenta al momento molto mite e la maggior parte delle persone non subisce un particolare disagio nel mantenere spenta la caldaia per il riscaldamento.

Dovendo procedere con una stima dei consumo, ipotizzando una temperatura esterna di 5-6 C° e circa 8-10 ore di accensione, la media nazionale di spesa si aggira intorno ai 30 euro al giorno.

Ovvio dunque cercare di correre ai ripari, per ridurre il più possibile il budget da dedicare a questa voce del menage familiare.

Tra l’altro, il consumo di gas metano per il riscaldamento, non è l’unico da mettere in conto, all’interno di una famiglia. Il gas è indispensabile anche per la produzione di acqua calda a uso sanitario nonché per la preparazione dei pasti in cucina.

Tanto per avere un’idea, ad esempio, di quanto costa fare una doccia di 5 minuti, rimandiamo alla lettura di questo articolo pubblicato qualche tempo fa e che ben permette di toccare con mano quali siano i costi “occulti” presenti nelle nostre bollette spesso tra l’altro, frutto di cattive abitudini dure a morire.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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