Forno elettrico, lo shock: quanto costa accenderlo per mezz’ora

La prima alternativa al gas più sfruttata dalle famiglie è quella del forno elettrico. Ma quanto cost'a mezz'ora di forno elettrico acceso?

Con il prezzo del gas alle stelle, molte famiglie stanno cercando opzioni valide alla cottura dei cibi sui fornelli della cucina. Ovviamente, la prima alternativa più sfruttata è proprio quella del forno elettrico. 

Ma chi sa davvero quanto consuma? La domanda merita attenzione, soprattutto per evitare brutte sorprese nella convinzione invece di risparmiare notevolmente.

Quanto costa accendere il forno di casa per mezz’ora. La risposta inattesa

I consumi degli elettrodomestici sono ormai all’ordine del giorno sia nei discorsi tra le persone che negli articoli di giornali pubblicati sul web.

È eccessivo dire che si arriverà a spendere 5.000€ all’anno, solo in bollette di luce e gas?

Senza alcun tipo di bonus o di strategie per cercare valide fonti alternative, assolutamente no anzi la stima è molto veritiera.

Nell’attesa dunque di qualche intervento davvero decisivo, e magari anche risolutivo, da parte del Governo, ecco che gli italiani calcolano i propri consumi domestici, carta e penna alla mano.

Il metodo è valido per non avere brutte sorprese in bolletta a fine mese o quantomeno per arrivarci il più preparati possibile, a livello psicologico.

Se quindi sappiamo quanto costa accendere il forno per mezz’ora, ad esempio, possiamo calcolare di conseguenza anche quante volte alla settimana possiamo prevedere per il suo utilizzo.

Così ragionando, si può procedere anche con una stima di base giornaliera di consumo, considerando il funzionamento costante del frigorifero, l’utilizzo della lavastoviglie o della lavatrice più economica e via di seguito.

Ebbene, proprio per quanto riguarda il forno elettrico, che è l’elettrodomestico che stiamo prendendo in considerazione, il suo consumo per mezz’ora di tempo è di circa 1 euro.

La stima si riferisce alla prima mezz’ora di accensione. Quindi questo è il suo consumo, sia che si tratti di riscaldare che di cuocere le pietanze.

Spieghiamo perché illustrando il suo funzionamento e gli accorgimenti da adottare per poter abbattere i consumi.

Forno elettrico da incasso: consumi e come funziona

Senza dubbio, la stima che abbiamo appena riportato è inaspettata e spaventosa allo stesso tempo. Si tratta infatti di un consumo molto elevato, considerando l’accensione dell’elettrodomestico per soli 30 minuti.

Il riferimento che abbiamo preso in considerazione nell’esempio è relativo al costo di un forno elettrico tradizionale, di grandi dimensioni, in fascia di consumo elevato, e all’ennesima potenza, e non di classe energetica superiore.

È ovvio infatti che, innanzitutto, più il forno è grande e più costa riscaldare l’intera superficie. Inoltre, il consumo di energia elettrica, per raggiungere un’elevata temperatura è maggiore rispetto a un utilizzo al di sotto dei 180°C e d un forno in classe energetica G consuma il 100% in più rispetto a un forno di classe A.

Senza contare ovviamente che, quando parliamo di bolletta della luce, conta molto anche l’ora della giornata in cui si accende un elettrodomestico. Come sappiamo, a differenza del gas, esistono diverse fasce orarie di elettricità da poter utilizzare ed è una scelta in grado di influenzare sensibilmente i conti in fattura.

Parlando del forno elettrico tradizionale da incasso, il punto è che la prima mezz’ora di accensione è quella che consuma di più, rispetto a tutto il tempo successivo per cui l’elettrodomestico resta acceso.

Se ne deduce che:

è assolutamente sbagliato accendere il forno elettrico solo per 30 minuti. Nel momento in cui ad esempio si usa come scalda vivande, tanto vale prevede di infornare qualche preparazione, dopo mezz’ora, e procedere con la cottura.

Questo perché dopo mezz’ora, e comunque sia nel momento in cui si raggiunge la temperatura desiderata, il consumo del forno cala drasticamente e arriva a costare pochi centesimi di euro.

Infatti, considerando condizioni ottimali di utilizzo, quindi con un elettrodomestico nuovo e utilizzandolo solo di sera o nei weekend, a 180-200°C, il consumo è di 1 kWh ovvero poco più di 50 centesimi.

Come risparmiare con il forno elettrico

Quando si decide di mettere in funzione il forno, adottando sistematicamente questi accorgimenti, si riesce a ridurre di molto i consumi in bolletta, con un risultato tangibile che si vede subito in bolletta.

Il primo consiglio è dunque quello di accendere il forno possibilmente solo per cena o nei weekend. Ad esempio si possono preparare i biscotti per la settimana o la torta della domenica, una pizza rustica o un ciambellone per la colazione, infornando le preparazioni una dopo l’altra, sfruttando un’unica accensione.

L’uso del timer inoltre permette di dimezzare i consumi. Sì, è proprio così. Infatti bisogna sapere che la cottura all’interno del forno prosegue per 15-20 minuti dopo il suo spegnimento. Se quindi un piatto richiede mezz’ora di cottura, allora è bene impostare il timer per 15 minuti, spegnere e mantenere la pietanza in forno chiuso per altrettanto tempo.

Inoltre è importante sapere che le pirofile in vetro o in ceramica permettono di risparmiare rispetto alle teglie in metallo, dal momento che il calore si diffonde in maniera uniforme e la cottura è migliore e più rapida.

Ovviamente, la pulizia gioca un ruolo fondamentale, anche ai fini del risparmio energetico, dal momento che le incrostazioni e il grasso trattengono il calore e, oltre a sprecare energia, non consentono una cottura ottimale dei cibi.

Continua a risparmiare, eliminando sia il gas che l’elettricità per la cottura dei cibi. Ecco il metodo.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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