Gas e petrolio, schizzano alle stelle i prezzi! Come agire!

Schizzano alle stelle i prezzi di gas e petrolio! Ma è tutta colpa della Guerra? Andiamo a scoprire come il Governo sta contrastando tale crisi.

Schizzano alle stelle i prezzi di gas e petrolio a causa della guerra tra Russia e Ucraina che è recentemente scoppiata

Una situazione estremamente prevedibile, che però in molti si sarebbero aspettati leggermente più contenuta. Infatti, gli effetti dell’invasione russa nei territori dell’Ucraina e le sanzioni imposte dall’Occidente al presidente Putin, hanno iniziato a portare le loro conseguenze. 

Ripetiamo ancora, tutti sapevamo che le sanzioni sarebbero state un boomerang, ma l’intervento in Ucraina è stato reso necessario per aiutare un Paese nel quale non è stato rispettato il principio di autodeterminazione dei popoli. 

I tassi continuano a salire e la Borsa di Amsterdam sta registrando prezzi in costante aumento. Aumenti prevedibili, che però sono una spia di allarme per tutta l’Europa, in primis Italia e Germania, dipendenti dalla Russia per la fornitura di gas naturale. 

Ovviamente, non mancheranno e non stanno mancando le ripercussioni sui cittadini che assistono a degli aumenti delle bollette molto pesanti. 

Ma quali sono le azioni messe in campo dal Governo in questo difficile momento storico? Andiamo a scoprirle nel corso dell’articolo. 

Si impenna il prezzo del gas e aumentano le bollette: gli effetti del caro bollette!

Il Governo è dovuto intervenire in modo da calmare i vertiginosi aumenti delle bollette ai quali stiamo assistendo nell’ultimo periodo. Ma per quale motivo?

Beh, basti pensare che nel primo trimestre del 2022 ogni italiano ha pagato in media il 94% in più in bolletta rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 

Inoltre, la guerra scoppiata tra la Russia e l’Ucraina non ha fatto altro che peggiorare questa situazione che già era difficile prima. 

Insomma, i dati non riguardano solo i prezzi del gas che, come abbiamo visto, sono lievitati del 94%, ma anche quelli dell’energia elettrica, aumentai del 131% rispetto all’anno scorso secondo i dati forniti da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Numeri che vanno a pesare direttamente sulle tasche degli italiani che devono far fronte a prezzi in continuo aumento. 

Per il momento il Governo guidato dal premier Draghi è già intervenuto per placare il continuo aumento dei prezzi del gas, eppure, secondo quanto affermato dalla CGIA di Mestre, gli interventi messi in campo dal Governo non sarebbero abbastanza vista la situazione di crisi. 

Insomma, servirebbe qualcosa di più utile per contrastare gli aumenti dei prezzi di gas e petrolio. 

Anche il prezzo della benzina cresce vertiginosamente: si arriva ad oltre 2 euro al litro!

Quando parliamo del vertiginoso aumento dei prezzi, non facciamo riferimento solo al gas ed alle bollette dell’energia elettrica. 

Infatti, cresce anche il prezzo del petrolio e, di conseguenza, gli automobilisti si ritrovano a dover pagare una somma più alta per fare benzina. 

Ma più alta quanto? Beh, devi sapere che il petrolio rimane sopra i 100 dollari al barile.

Inoltre, la guerra tra la Russia e l’Ucraina non fa altro che complicare ulteriormente questa già difficile situazione. 

Andiamo a capire nel dettaglio quali sono i prezzi per fare benzina. 

Ebbene, devi sapere che le oscillazioni sono all’ordine del giorno, ma quasi mai si parla di oscillazioni positive. 

Infatti, secondo quanto pubblicato da Quotidiano Energia, la benzina “fai da te” si aggira intorno all’1,9 euro al litro e 2,010 euro al litro per la modalità servita. 

Per quanto riguarda invece il diesel abbiamo un costo di 1,75 al litro per la modalità self e 1,9 al servito. 

Che dire del GPL? Beh, sebbene i costi siano più contenuti, gli aumenti sono notevoli anche in questo caso. Infatti, parliamo di 0,83 e, invece, il metano si posiziona sugli 1,84 euro al kg. 

Aumenti gas e petrolio: come è intervenuto il Governo Draghi?

Come sappiamo, il Governo Draghi è già intervenuto nel tentativo di calmierare i prezzi del gas e dell’energia elettrica nelle bollette. Infatti, i costi gravano sempre di più sulle famiglie che, essendo in possesso di redditi fissi si trovano sempre più schiacciate da questa situazione. 

Oltre a ciò si aggiunge il fattore dei costi indiretti che, come sappiamo, stanno andando a gravare su un numero cospicuo di altri prodotti. 

Insomma, schizzano i prezzi di gas e petrolio? Allora aumentano anche i prezzi della logistica, del trasporto e dello stoccaggio dei prodotti. Conseguenza diretta? Ovviamente l’aumento dei prezzi. 

Gira e rigira i prezzi di moltissimi beni stanno aumentando e, di conseguenza, il Governo ha deciso di scendere in campo ed intervenire in modo da calmierare tali aumenti. 

Ma cos’ha deciso il Governo Draghi? Beh, è stato varato un decreto che assicura lo stanziamento di 6 miliardi di euro suddivisi tra diversi beneficiari (famiglie, imprese, illuminazione, enti locali e settore della sanità). 

Tuttavia, come ha affermato anche il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, non si tratta di misure che andrebbero a rimuovere la problematica del caro bollette e della dipendenza del nostro Paese da fornitori di gas naturale. 

Insomma, anche la CGIA di Mestre l’ha affermato: queste misure non sono abbastanza per aiutare le famiglie e le imprese in questo difficile momento. 

Cosa prevede il Governo con il Decreto Ucraina?

Oltre a quanto abbiamo appena analizzato, il Governo Draghi ha emanato anche il Decreto Ucraina.

Come sappiamo, procedono i negoziati tra Russia e Ucraina senza però arrivare ad una soluzione definitiva ed unanime. Dunque, in questo difficile momento è necessario correre ai ripari.

Ebbene, il Governo Draghi ha deciso di emanare il Decreto Ucraina, una legge approvata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri per garantire aiuti ed assistenza al popolo ucraino. 

Oltre a ciò è stato indetto un secondo Stato di Emergenza, legato all’emergenza umana questa volta e non a quella pandemica. 

Attenzione: è bene specificare che non si tratta in alcun modo di una proroga dello Stato di Emergenza legato al Covid-19 che, salvo diverse indicazioni future, dovrebbe terminare il 31 marzo 202. 

Infatti, il Nuovo Stato di Emergenza fa diretto riferimento alla Guerra tra Russia e Ucraina ed avrà validità fino al 31 dicembre 2022. Inoltre, il nostro Paese ha già inviato verso l’Ucraina diversi soldati, per un totale di circa 1.400 uomini. 

Ebbene, è da specificare che tali soldati non sono stati inviati in Ucraina, ma nei Paesi limitrofi che fanno parte della NATO

Infine, sono stati inviati mezzi di difesa ed equipaggiamento militare all’Ucraina. 

Sul fronte dell’energia possiamo assistere ad un razionamento del gas? La verità!

Ebbene, abbiamo a lungo parlato degli aumenti dei prezzi del gas e del petrolio e delle soluzioni messe in atto dal Governo Draghi per sostenere i cittadini italiani e l’Ucraina. Tuttavia, come sappiamo, il nostro Paese è strettamente dipendente dalla Russia per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas naturale. 

Ebbene, le sanzioni imposte alla Russia e la guerra in corso potrebbero causare alcuni problemi nel reperire il gas nelle quantità in cui l’Italia necessita. 

Ebbene, il premier Mario Draghi ha chiaramente affermato che, qualora dovesse rendersi necessario, si potrebbe procedere al razionamento del gas.

Ovviamente si tratta di una soluzione drastica che tutti noi ci auguriamo non si concretizzi. Eppure, è necessario pensare di espandere le nostre fonti di approvvigionamento. 

Per mezzo della norma approvata dal Consiglio dei Ministri, si renderebbe necessario diminuire all’occorrenza il consumo di gas nelle centrali elettriche che ad oggi sono attive per perseguire la massimizzazione della produzione da altre fonti. 

Tuttavia, resta invariato l’utilizzo delle energie rinnovabili. Decisione giusta o sbagliata? Solo il tempo potrà darci una risposta. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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