Pellet, conviene ancora rispetto al gas? Ecco il confronto scioccante. Nuovi prezzi 2023

Vale ancora la pena acquistare pellet o, a conti fatti, la spesa ormai si equivale a quella da affrontare per il gas? Ecco le novità per il 2023.

Il costo del pellet è ormai alle stelle. Che si tratti di logica domanda/offerta o speculazione vera e propria, fatto sta che, rispetto allo scorso anno, l’acquisto della biomassa è diventato proibitivo per tutti.

Complici i lavori previsti dal Superbonus 110sono tante le famiglie che a oggi si ritrovano con una stufa a pellet in casa e che, nel corso dello scorso inverno, ha effettivamente permesso di abbattere i costi legati al riscaldamento.

A oggi però, il prezzo del pellet è letteralmente raddoppiato: infatti i rincari hanno raggiunto quota 100% e un sacchetto di pellet, da 15 kg, ha superato ampiamente i 10,00€ di costo, arrivando a 12,00€ in alcune zone d’Italia (stime Altroconsumo). Lo scorso anno la media era di 5,50€/5,90€.

Il dubbio che ora si sta giustamente insinuando nella mente dei consumatori è questo: vale ancora la pena acquistare pellet o, a conti fatti, la spesa ormai si equivale a quella da affrontare per il gas?

Ecco alcune considerazioni al riguardo.

Pellet vs gas metano: boom dei prezzi per la biomassa, ecco quanto costerà in inverno

Non solo abbiamo visto lievitare il prezzo del pellet, settimana dopo settimana, in maniera inesorabile ma, in tante occasioni, il terrorismo psicologico ha portato a far credere che non ci sarebbe più stata disponibilità per i mesi più freddi dell’anno.

Motivo per cui, il consiglio era di fare scorta il più possibile e quindi acquistare in blocco confezioni di tale biomassa.

Emergenza ora chiaramente smentita, dal momento che i fornitori assicurano invece che la disponibilità c’è.

Ma questo purtroppo non incide sul prezzo, che non tende a diminuire e resta davvero a livelli improponibili. E la cattiva notizia è che per tutto l’inverno, se va bene, restano invariati mentre, nella peggiore delle ipotesi, il costo salirà ancora.

Si arriverà a pagare un sacchetto di pellet 15,00€?

Secondo l’Associazione delle aziende della Filiera energetica del legno (Aiel), il costo medio per il riscaldamento di un appartamento con un impianto a pellet non supererebbe i 14,60 euro al giorno, stando ai prezzi odierni.

Il che si traduce in un consumo di poco più di 15 kg di biomassa al giorno, con appartamento di 100 mq e circa 8-10 ore di riscaldamento al giorno.

In un mese, moltiplicando per 30 giorni per comodità, il conto salato da pagare è di 438,00€. Siamo davvero certi che non si risparmi ormai utilizzando il gas metano?

Prezzi del pellet alle stelle: ma forse conviene ancora rispetto al gas 

Ebbene, secondo l’Aiel, nonostante questi prezzi, si risparmierebbe ancora circa un 36% rispetto al costo del gas metano, utilizzando solo pellet certificato e di qualità A1.

In sostanza, per le stesse ore di riscaldamento e la stessa metratura di casa, il consumo di gas metano comporterebbe una bolletta di 438,00€ +36%= 595,68€. Al mese!

Utilizzare dunque il termine conveniente, in relazione a queste cifre, stride non poco ma il punto è che l’unico ragionamento possibile è in termini di “male minore”.

Se dunque non ci sembra il caso di affermare che il pellet conviene rispetto al gas, in quanto più “economico”, allora possiamo dire che è ancora quello che costa di meno.

Certo, la sostanza dei fatti non cambia.

Al momento, ciò che il consumatore finale può fare è cercare di ridurre il più possibile il tempo di accensione della stufa a pellet o della caldaia a condensazione per il gas metano.

Ad esempio cercando di passare da 8-10 ore di media giornaliera a un massimo di 5-6 (purtroppo molto dipende dalla fascia climatica di appartenenza, perché è chiaro che abitando in zone innevate, le esigenze cambiano notevolmente, rispetto a chi vive sul mare).

Le quotazioni del gas presso il Ttf di Amsterdam sono in discesa e quindi solo con l’arrivo del freddo, in base alla domanda (anche a fini industriali), potremo sapere davvero come si struttureranno i prezzi e valutare con certezza se il pellet conviene ancora rispetto al gas.

L’Unione Europea trova l’accordo sui prezzi del gas: ecco le novità per il 2023

Un incubo che davvero sta per finire? La risposta ancora ci è sconosciuta ma fatto è che le nazioni UE hanno trovato un accordo per quanto riguarda il rincaro dei prezzi indecente riguardante questa materia prima fossile.

Il primo a portare a Bruxelles la necessità di avere un price cap per il gas è stato Mario Draghi, ex premier italiano.

Dopo vari tira e molla e mesi di aumenti sconsiderati, che hanno portato purtroppo anche alla chiusura di tante aziende, l’intesa sembra raggiunta.

Resta da attendere dunque che tale accordo produca i suoi effetti e, per questo, bisogna aspettare l’arrivo del 2023.

Solo ad anno nuovo infatti l’Arera pubblicherà il tariffario con i nuovi prezzi del 2023, sia per la luce che per il gas, potendo già anticipare che finalmente non potranno aumentare più di così.

A partire dal raggiungimento del price cap, i nuovi prezzi del gas 2023 prevedono un ribasso di circa il 15-20% rispetto alla situazione attuale.

Scopri chi in questo momento ha già deciso di fare a meno del gas metano in casa, staccandosi dalla rete.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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