RdC 2022: con l’ISEE diminuisce l’Assegno Unico!

Il reddito di cittadinanza, l'RdC, va dichiarato ai fini di ottenere l'ISEE corretto, e questa erogazione può far scendere l'importo dell'Assegno Unico!

ISEE, RdC e bonus per il 2022: in questo periodo molti sono gli italiani che cadono in confusione sui calcoli che vengono effettuati per erogare sostegni economici alle famiglie più in difficoltà economica. Per quanto riguarda in particolare l’RdC, il reddito di cittadinanza, questo sostegno torna anche nel 2022, ma è strettamente correlato alla situazione economica del soggetto richiedente e della famiglia.

Molti italiani hanno infatti velocizzato le procedure per ottenere il valore ISEE corretto entro i termini previsti per quest’anno per poter continuare a ricevere il sussidio del reddito di cittadinanza, ovvero l’erogazione di un importo mensile finalizzato a sostenere il cittadino fino al nuovo impiego lavorativo. Per chi ha corso ha calcolare l’ISEE tuttavia arrivano cattive notizie, collegate ad un altro sostegno, l’Assegno Unico.

L’Assegno Unico, come spiega l’INPS, è un nuovo sostegno disponibile universalmente per tutte le famiglie con figli a carico:

“L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.”

Si tratta di un sostegno che garantisce una erogazione mensile a tutte le famiglie che si trovano al di sotto di un certo reddito annuale, molto simile all’RdC, ma che riguarda un aiuto da erogare per i figli. Tuttavia secondo recenti conferme, i genitori che percepiscono il reddito di cittadinanza potrebbero vedersi abbassare l’importo dell’Assegno Unico, in quanto l’RdC va dichiarato in fase di calcolo dell’ISEE.

Anche se l’RdC non costituisce reddito ai fini del calcolo delle tasse, come l’IRPEF, tuttavia influisce sugli altri bonus. I dettagli nell’articolo.

RdC e ISEE 2022: le scadenze

Per i cittadini che ricevono l’RdC i tempi sono diventati stringenti per poter continuare a ricevere la misura di sostegno anche per quest’anno. Molti infatti hanno dovuto presentare la propria situazione reddituale aggiornata attraverso il valore dell’ISEE, aggiornato.

Le scadenze per presentare tale valore sono state fissate per il termine di gennaio 2022. Per questo motivo c’è stata una vera e propria corsa al calcolo dell’ISEE. Si tratta in particolare di un valore che esprime la fascia di reddito in cui si trova il nucleo famigliare, in base a diversi fattori.

Per il calcolo dell’ISEE infatti i cittadini hanno presentato al proprio centro CAF o commercialista di fiducia tutta la documentazione riguardante gli stipendi percepiti, o il fatturato prodotto nel caso di lavoratori autonomi, oppure tutte le misure di sostegno economico percepite.

L’ISEE tiene conto anche del fattore patrimoniale, ovvero di ciò che la famiglia possiede in termini di immobili, automobili e similari. La scadenza per poter aggiornare l’ISEE ai fini della ricezione dell’RdC è stata stabilita per la fine di gennaio, tuttavia per molti cittadini questo comporta una brutta sorpresa.

Il reddito di cittadinanza è uno dei fattori che influiscono sull’ISEE, non in termini di conteggio delle imposte, ma in termini di calcolo di questo valore, per cui molti bonus ulteriori possono essere facilmente persi, oppure diminuiti di importo, se il valore dell’ISEE in questo modo risulta più elevato.

Questo è il caso dell’Assegno Unico universale a favore dei figli, per cui si abbassano gli importi anche in base alle erogazioni percepite in termini di reddito di cittadinanza.

RdC e Assegno Unico: cosa sta accadendo

La brutta sorpresa coinvolge moltissimi italiani che percepiscono regolarmente il reddito di cittadinanza: gli importi dell’Assegno Unico, calcolati in base all’ISEE presentato, e ad alcuni fattori relativi alla composizione della famiglia, vengono abbassati nel caso in cui si percepisce l’RdC.

La questione è emersa per molti cittadini come una sorpresa: molti infatti si stanno accorgendo che il valore dell’ISEE aumenta percependo l’RdC, e di conseguenza diminuiscono altri aiuti come l’Assegno Unico. Questo sostegno è una novità assoluta per il 2022, mentre per il 2021 i cittadini hanno potuto chiedere in parte l’assegno temporaneo.

Assegno Unico e reddito di cittadinanza sono compatibili, ovvero si possono ricevere insieme, tuttavia gli importi vengono commisurati in base alla prima misura di sostegno. Nel dettaglio, chi possiede la “carta RdC” si vedrà accreditare per il 2022 sia l’importo spettante del reddito di cittadinanza, sia dell’Assegno Unico, come aggiunta alla somma mensile complessiva.

Questo significa che di fatto l’Assegno Unico è un bonus aggiuntivo per le famiglie con figli a carico che si trovano in una situazione svantaggiata tale da ricorrere al reddito di cittadinanza. Le mensilità vengono erogate in base alle caratteristiche della famiglia, al numero di figli a carico, e anche in base all’ISEE specifico.

All‘aumentare dell’ISEE diminuisce la cifra erogata mensilmente per l’Assegno Unico, e questo ha fatto emergere che anche il reddito di cittadinanza influisce su questo importo. Come spiega Investireoggi.it, anche se il cittadino non indica l’RdC nella dichiarazione ISEE, questo dato è automaticamente aggiunto dall’INPS:

“Si precisa, comunque, che quando il cittadino presenta la DSU per avere l’ISEE, non deve dichiarare il reddito di cittadinanza in quanto, essendo un trattamento erogato dall’INPS, tale dato sarà desunto direttamente dagli archivi dell’INPS stesso.”

Si può dire quindi che inevitabilmente l’RdC viene inserito tra in fattori che concorrono alla formazione dell’ISEE, e vanno quindi a variare l’Assegno Unico.

Assegno Unico e RdC: gli importi

Per ogni famiglia richiedente l’Assegno Unico, gli importi corrisposti possono essere anche molto differenti, in base alla situazione economica specifica e in base ai componenti del nucleo, e al numero di figli presenti. Per chi non provvede a presentare un ISEE aggiornato, l’importo dell’Assegno Unico corrisposto sarà di cifra minima, circa 50 euro per figlio.

Tuttavia per chi presenta l’ISEE l’importo può scendere in base anche all’RdC. Parlando di cifre mensili, l’Assegno Unico garantisce per le famiglie con reddito inferiore a 15.000 euro circa 175 euro mensili per i figli minorenni, importo che scende per i figli maggiorenni e nel caso di reddito superiore della famiglia.

Le cifre spettanti scendono ancora all’aumentare del reddito annuale percepito, e al valore dell’ISEE specifico. Anche gli importi del reddito di cittadinanza non sono uguali per tutti, e variano in base al numero di persone presenti nella famiglia.

L’importo può variare tra i 450 euro e i 700 euro, in base a quante persone sono presenti nel nucleo, e aumentare nel caso di minori o invalidi. Questa cifra viene poi ulteriormente aumentata in base all’Assegno Unico, che viene calcolato tenendo conto dell’erogazione dell’RdC.

Chi ha quindi presentato un ISEE aggiornato per continuare a ricevere il reddito di cittadinanza, probabilmente vedrà scendere la cifra mensile destinata ai figli a carico. Va tenuto comunque conto dell’arco temporale specifico in cui vengono presentati i documenti per il calcolo dell’ISEE.

L’ISEE calcolato nel 2022 fa riferimento alla condizione economica del 2020, perché si guarda sempre alla situazione degli anni precedenti. Per chi quindi riceve l’RdC da diverso tempo, potrebbero essere sottratti alcuni importi nelle erogazioni dell’Assegno Unico.

RdC e ISEE: cosa cambia per il reddito di cittadinanza

Molti si chiedono cosa cambia nei bonus una volta che si richiede il reddito di cittadinanza tramite ISEE. Per il cittadino che percepiva questo sostegno negli anni addietro, nulla cambia per l’RdC di quest’anno. Questo significa che l’ISEE non va a variare le nuove erogazioni dell’RdC in base allo stesso RdC cumulato in precedenza.

Le variazioni sono invece riscontrate a livello di Assegno Unico, ma anche su altri bonus minori. Senza contare che a causa della presenza dell’Assegno Unico, per quest’anno scompaiono altri sostegni rivolti ai figli, come le detrazioni fiscali, il bonus mamma e similari. Rimane invece invariato ancora nel 2022 il bonus asilo nido per il pagamento delle rette dell’asilo per i bambini piccoli.

Quest’anno ci sono diverse novità che riguardano da vicino il reddito di cittadinanza, tra cui la maggiore difficoltà nell’accedere alla misura. I controlli in questo senso aumentano, anche a fronte di quelle che sono state lo scorso anno diverse frodi, e illeciti compiuti proprio per la ricezione di questo sostegno.

A partire da quest’anno la misura è maggiormente concentrata sul percorso volto all’inserimento lavorativo dei cittadini che si trovano in difficoltà e recepiscono il sussidio. Per questo motivo sarà più difficile mantenere l’erogazione mensile rifiutando le offerte di lavoro proposte dai centri per l’impiego.

RdC e prospettive 2022

Se queste misure effettivamente serviranno a limitare le truffe ai danni dell’RdC, è ancora presto per saperlo, tuttavia nel 2022 risulta più complesso mantenere invariata l’erogazione per diversi mesi. Per molti l’ISEE potrebbe risultare quest’anno più alto proprio a causa della ricezione del reddito di cittadinanza, per questo motivo si può dire che ricevere questo sostegno vuol dire rinunciare a qualche altro bonus.

Il reddito di cittadinanza è stato introdotto come misura di contrasto alla povertà, ma talvolta è stato utilizzato come vero e proprio stipendio, e secondo le ultime notizie, molti lo hanno ricevuto in modo illecito. Con le attuali modifiche queste situazioni vengono limitate, e dopo due rifiuti alle offerte di lavoro, si perde completamente l’aiuto economico della misura.

Va ricordato che oltre al reddito di cittadinanza, nel 2022 viene riconfermato anche il sussidio della pensione di cittadinanza, che viene garantita in base a specifici requisiti reddituali ai cittadini che entrano in età pensionabile, ovvero arrivano a 67 anni di età.

Nella moltitudine di bonus presenti al momento, resi disponibili soprattutto dall’emergenza sanitaria, rimane aperta l’incognita che riguarda invece il reddito di emergenza, le cui erogazioni sono ferme dal 2021.

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