Reddito di Cittadinanza: Draghi cambia tutto! Le novità 2022

Cosa succede al Reddito di Cittadinanza nel 2022? La misura ci sarà ancora? Draghi la conferma ma cambia molte cose. Ecco tutte le novità!

Cosa succede al Reddito di Cittadinanza nel 2022? La misura ci sarà ancora? Come cambierà? Queste sono state alcune delle domande che ci si è posti a lungo nelle settimane scorse.

Ora a Legge di Bilancio per il 2022 approvata si può dire che il Reddito di Cittadinanza ci sarà ancora anche nel 2022. Anche se ci saranno molte novità.

Il Governo guidato da Mario Draghi nell’ottica di mettere una stretta alla misura l’ha confermata ma con numerose limitazioni in più. Vediamo come cambia il Reddito di Cittadinanza nel 2022. Il Reddito di cittadinanza, va ricordato, è una misura di contrasto alla povertà che prevede un sostegno economico alle famiglie. Venne varata al tempi del primo Governo Conte sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle.

Reddito di Cittadinanza 2022: misura confermata ma con maggiori controlli

Vediamo ora come cambia il Reddito di Cittadinanza. Per chi ne voleva l’abolizione totale c’è da registrare che c’è una sconfitta. Visto che la misura di bandiera del Movimento 5 Stelle di questi anni viene confermata anche per il 2022.

Ma è un Reddito di Cittadinanza che viene soggetto a maggiori controlli.

Si assiste ad una stretta importante sulla misura. Ci saranno vincoli più stringenti e molto più restrittivi sulle offerte di lavoro che arrivano alla persona che riceve il reddito di cittadinanza. E anche in ottica di maggiori controlli sempre rivolti alla persona che riceve il sussidio.

Vediamo di che cosa si tratta.

Reddito di Cittadinanza: ecco cosa succede se si rifiuta un lavoro con un offerta congrua

E’ chiaro ed evidente l’intento del governo capitanato dall’ex numero uno della Banca Centrale Europea Mario Draghi. Si vuole cercare di ridimensionare la misura e ridurre al minimo i casi di persone che lo percepiscono ma non ne hanno diritto.

La Legge di Bilancio per il 2022 che nella giornata di giovedì 30 dicembre ha ottenuto il via libera definitivo dalla Camera, dopo averlo ottenuto poco prima di Natale dal Senato, ha messo limitazioni aggiuntive alla misura Reddito di Cittadinanza.

Era la misura di bandiera della forza fondata da Beppe Grillo. Vediamo questa stretta, questo reddito di cittadinanza limitato, rivisto e ridotto in quali dimensioni si concretizza. Il concetto è che si viene a revocare la misura nel momento in cui la persona dà il secondo rifiuto ad un’offerta cosiddetta congrua.

Reddito di Cittadinanza 2022: come si arriva al taglio della misura e al taglio definitivo del sussidio

Il Reddito di Cittadinanza viene rivisto dal governo Draghi nella Legge di Bilancio per il 2022 nella seguente maniera.

Come spiega nel dettaglio questo articolo de Il Sole 24 Ore, nel momento in cui la persona che percepisce il Reddito di Cittadinanza, rifiuta un’offerta che è da considerarsi congrua, scatta quello che viene definito decalage di 5 euro per ogni mese. E questo avviene per ogni mese da quello successivo nel quale quest’offerta sarebe stata rifiutata.

Questo al primo no. Ma la novità più importante è la seguente: al secondo rifiuto di un lavoro congruo salta del tutto quella misura per la persona che recepisce il Reddito di Cittadinanza.

Al secondo no ad un offerta congrua, l’intero Reddito di Cittadinanza viene revocato a quella persona. Questa norma va ad inasprire la situazione attuale.

Al  momento prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio per il 2022 il sussidio viene, o per meglio dire veniva, revocato solamente in occasione del terzo rifiuto.

La nuova regola quindi prevede che non ci siano più tre offerte per ogni persona ma dopo la seconda offerta congrua rifiutata si ha l’eliminazione di quella misura. Il tema dell’offerta di lavoro vale sia per le offerte a tempo determinato che a tempo parziale.

Reddito di Cittadinanza: cambiano anche i riferimenti chilometrici legati al lavoro

Ma non è finita. Che cosa si intende quando si parla di offerta congrua? Allora anche qui la nuova normativa è chiara. Come illustra sempre il Sole 24 Ore nel primo caso di una offerta di lavoro per ritenere congrua l’offerta occorre che sia di 80 km la distanza massima dall’abitazione del beneficiario.

Oppure una sede di lavoro che sia raggiungibile in un tempo che non può essere superiore ai 100 minuti utilizzando i mezzi di trasporto pubblici.

Mentre la seconda offerta che viene fatta può essere collocata ora in ogni sede in Italia a prescindere dal discorso chilometrico o di vicinanza all’abitazione della persona che riceve il Reddito di Cittadinanza. 

C’è da aggiungere che viene stabilita una deroga per questa situazione: questo criterio della seconda offerta su tutto il territorio nazionale non si applica se nel nucleo familiare della persona in questione sia presente una persona disabile

Reddito di Cittadinanza: viene fissato l’obbligo di partecipare a colloqui in presenza

Naturalmente l’idea alla base dell’esecutivo è quella di dare una stretta alla situazione. Cercare di ridurre ove possibile la platea di recettori del Reddito di Cittadinanza.

Viene quindi fatto obbligo per la persona che riceve il sussidio di partecipare a colloqui che si svolgono in presenza. Questi colloqui saranno organizzati almeno per una volta al mese.

Se non si ha una motivazione per l’assenza si perde direttamente il sussidio non partecipando ad uno di questi incontri.

Reddito di Cittadinanza: i controlli sui beneficiari saranno più intensi

La valutazione relativa all’erogazione del Reddito di Cittadinanza avviene da parte dell’INPS entro la fine del mese successivo rispetto a quello nel quale la persona presenta la domanda.

Il Sole 24 Ore puntualizza che verrà messa in campo un’azione comune da parte della stessa INPS e e dell’Anagrafe nazionale con il contributo dei Comuni per incrociare i dati che si hanno per verificare le domande delle persone che chiedono di accedere al sussidio.

E ancora: INPS trasmetterà entro i prossimi 90 giorni la lista delle persone che ricevono il Reddito di Cittadinanza al ministero della Giustizia. 

Se ci sono persone che hanno una condanna con sentenza passata in giudicato e questo fatto avviene negli ultimi 10 anni automaticamente il sussidio del Reddito di Cittadinanza è cancellato per quella persona.

Rispetto alla situazione attuale c’è anche una estensione importante dei reati che fanno automaticamente decadere il beneficio. 

Reddito di Cittadinanza: le risorse messe a disposizione dal Governo Draghi  

Parlato fino a questo momento delle nuove regole sul Reddito di Cittadinanza 2022 analizziamo ora l’impegno economico che è stato stanziato dall’esecutivo per la nuova misura.

La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito non solo l’impegno di spesa del prossimo anno ma anche degli anni successivi fino al 2029.

Per il 2022 il Governo ha deciso di stanziare  un rifinanziamento della misura per circa 1 miliardo di euro. Insieme alle risorse che erano già state previste si ha una base di circa 8.8 miliardi di euro per finanziare la misura. Dal 2023 al 2029 le risorse destinate alla misura sono in progressivo anche se lieve ribasso. 

Reddito di Cittadinanza: le altre novità principali del 2022

Se c’è l’avviamento di una attività di impresa o di un lavoro autonomo, sia in forma individuale che in una società, da parte di uno dei componenti del nucleo familiare in corso di erogazione del Reddito di Cittadinanza, la variazione va comunicata immediatamente a INPS.

Cambiano infatti i termini: prima si poteva farlo a 30 giorni dall’inizio dell’attività. Ora occorrerà farlo entro il giorno prima rispetto all’avvio dell’attività lavorativa. Se non si compie questo passaggio non si ha più il diritto al beneficio.

Infine sulle persone verranno fatti anche controlli su eventuali beni posseduti all’estero. 

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