Reddito di cittadinanza 2022, quali sono le novità?

Il Reddito di cittadinanza 2022, il Governo Draghi rinnova al fine di sventare la criminalità e portare i beneficiari a svolgere un impiego, restano dubbi.

Con l’arrivo del 2022, il Reddito di cittadinanza subisce vari cambiamenti atti al fine di sventare e prevenire azioni disoneste perpetrate negli anni passati.

Tra le varie novità, il Governo Draghi ha deciso di concedere il Reddito di cittadinanza, a patto che si frequenti regolarmente, almeno una volta al mese, il centro per l’impiego.

I cittadini italiani non si aspettavano cambiamenti tanto drastici, ma il Governo Draghi ha prevalso inserendo successivamente norme più selettive al fine di sanare il grande problema della disoccupazione che affligge lo stato italiano.

Ricordiamoci che sono stati numerosissimi i casi di persone disoneste riuscite a ottenere il Reddito di cittadinanza, magari anche lavorando in nero.

Nonostante siano state applicate norme più restrittive, è difficile pensare che tutto ciò possa essere effettivamente utile allo scopo.

La vera difficoltà viene riscontrata dai cittadini che sono giunti alla scadenza dell’RDC rilasciato diciotto mesi prima.

Infatti secondo la Legge di bilancio, gli italiani che vogliono nuovamente l’RDC, devono rinnovare la DSU ( Dichiarazioni Sostitutive Uniche ) e l’ISEE.

I casi di positività a causa della variante Omicron e l’attuale mercato del lavoro, incidono fortemente sulle possibilità di trovare un’occupazione.

Vi consigliamo la visione del seguente video youtube tratto dal canale di RDC Channel.

Vediamo ora quali sono gli approfondimenti necessari per conoscere le novità riguardo il Reddito di cittadinanza.

Quali sono i controlli effettivi del Reddito di cittadinanza?

A partire dal 2022, verranno attuate delle verifiche sui patrimoni da parte dell’INPS ( Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ), denunciati dalle DSU. 

Tutto ciò vale anche per i redditi che provengono dall’estero, causa la solita disorganizzazione dello stato italiano, non sono mai stati effettuati controlli realmente funzionali.

Altro controllo particolare e integrato con l’arrivo del 2022, è l’obbligo di frequenza mensile al centro per l’impiego.

Viene spontaneo chiedersi se queste sedi sparse sul territorio, siano davvero in grado di trovare lavoro a tutti i cittadini che si presenteranno. 

Tutto ciò è rivolto ai cittadini che hanno ottenuto il Reddito di cittadinanza, quindi ai singoli che hanno sottoscritto un patto di lavoro.

Ovviamente una volta confermata la mancata presenza mensile ai centri per l’impiego, scatta direttamente la cessione definitiva del Reddito di cittadinanza.

Considerando soprattutto la situazione socio-economica italiana, risulta difficile essere positivi riguardo il Reddito di cittadinanza.

Senza contare il fatto che la PA ( amministrazione pubblica ) non riesce a rispettare i tempi riguardo alle 150.000 assunzioni annue promesse, figuriamoci con la mole di cittadini che costretti a presentarsi.

Il Reddito di cittadinanza è una calamita per truffatori? 

Il Governo Draghi ha attuato determinate modifiche, atte al fine di migliorare ilReddito di cittadinanza.

Ciononostante criminali da tutta Italia e non solo, hanno potuto beneficiare dei soldi dei cittadini.

Tutto ciò lo prova un fatto avvenuto recentemente, la truffa dal bottino di quasi 60 milioni di euro ai danni dell’INPS, da parte di una banda di criminali romeni.

Quali sono i requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza?

Innanzitutto partiamo dal presupposto che il Reddito di cittadinanza non spetta a richiedenti sotto misura cautelare, anche la convalida di arresto e richiedenti che sono condannati in via definitiva.

Vogliamo specificare che il Reddito di cittadinanza 2022 è un sostegno volto alle persone in una reale difficoltà economica.

È per questo motivo che per ottenere il Reddito di cittadinanza bisogna avere un reddito inferiore a 9.360 euro, da cui poi viene calcolata la differenza per ottenere un’entrata appunto di 9.360 euro. 

Ovviamente l’altro requisito fondamentale è la totale assenza di entrate, quindi a reddito zero da cui segue l’obbligo mensile di presentarsi ai centri per il lavoro.

Gli anni precedenti si possono definire un disastro riguardo ai controlli, arrivando davvero a situazioni ridicole.

Il Governo Draghi decide di sventare queste truffe provvedendo a far firmare una convenzione tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero della giustizia.

Le date dei pagamenti INPS di gennaio  

A discapito dell’anticipo riguardo le date per le ricariche del Reddito di cittadinanza durante il mese di dicembre 2021( prima delle festività natalizie ), il nuovo anno è arrivato con la reintroduzione della ricarica mensile a partire da gennaio.

Parlando specificatamente la prima data è il 15 di gennaio per tutti i nuovi beneficiari del Reddito di cittadinanza, che non hanno ricevuto alcun pagamento INPS e per i cittadini che devono rinnovare la richiesta scaduta.

Sono previsti alcuni ritardi riguardo ai pagamenti del 15 gennaio, infatti essendo un sabato l’INPS non riuscirà a spedire gli accrediti, proprio perché il sabato non rientra nei giorni lavorativi.

Di conseguenza gli accrediti verrano spediti solamente lunedì 17 gennaio. Invece i beneficiari che percepiscono già l’RDC sono costretti ad aspettare il 27 gennaio. 

Quali sono gli importi e le riduzioni del Reddito di cittadinanza 2022?

Con l’arrivo del 2022 il Reddito di cittadinanza subisce vari cambiamenti.

Il Governo Draghi ha ideato un taglio progressivo riguardo l’assegno mensile dell’RDC.

Questo meccanismo viene definito Décalage, e viene attuato quando il titolare rifiuta proposte lavorative.

La riduzione effettiva del reddito di cittadinanza è pari a 5 euro ogni mese che segue.

Partiamo dal presupposto che la sanzione del Décalage viene applicata fino al raggiungimento della cifra mensile minima di 300 euro.

Altro aspetto fondamentale è il fatto che la riduzione progressiva non riguarda tutti i nuclei famigliari.

Le famiglie che hanno bambini di età inferiore ai 3 anni, oppure famiglie aventi una persona affetta da disabilità certificata, sono esenti da questa riduzione sull’importo mensile.

Vogliamo anche ricordarvi che la nuova Legge di bilancio prevede la revoca del beneficio alla seconda offerta di lavoro rifiutata.

Questo nuovo meccanismo, ideato dal Governo Draghi, mira alla risoluzione di numerose problematiche riscontrate da quando l’RDC è in vigore.

Il Décalage vuole essere quindi un rimedio per la disoccupazione portando tutti i cittadini che percepiscono l’RDC, all’inserimento nel mondo del lavoro.

Di fatti il Reddito di cittadinanza è stato proprio pensato per essere un privilegio temporaneo.

Tutto questo lo dobbiamo ai mancati controlli, a una scarsa organizzazione e selezione dei beneficiari, causando disordine, mancata voglia di lavorare e crescenti abusi del suddetto vantaggio economico.

Da numerose voci di corridoio è trapelata l’idea di un incremento degli importi del Reddito di cittadinanza per questo 2022.

Ovviamente tutto si basa sull’ISEE aggiornato e consegnato entro il 31 gennaio 2022.

Se il reddito di cittadinanza del 2020 ha subito un peggioramento rispetto all’anno precedente, l’importo diventerà più alto.

Se così non fosse, quindi non vengono riscontrate differenze tra il 2019 e il 2020, gli importi restano invariati.

Se invece dovessero essere riscontrati miglioramenti, gli importi del Reddito di cittadinanza saranno in diminuzione.

Quali sono i cambiamenti riguardo le offerte di lavoro per l’RDC 2022?

Partiamo prima di tutto col considerare cosa s’intende per lavoro in base alle regole stabilite nella Legge di bilancio per il 2022.

Per offerte di lavoro, si considerano tutti gli impieghi, sia a tempo determinato, indeterminato o parziale, compresi in un perimetro di circa 80 kilometri, cioè fino a 100 minuti con i mezzi pubblici, dalla propria abitazione.

Se il beneficiario del Reddito di cittadinanza dovesse rifiutare la prima offerta di lavoro, allora dalla seconda in poi il limite geografico si espande lungo tutto il territorio nazionale.

Ricordiamo anche che a partire da quest’anno non si può più rifiutare un’offerta lavorativa, a meno che non si voglia incorrere nella riduzione del Reddito di cittadinanza.

Vengono integrati, nella Legge di bilancio, anche i PUC, ( Progetti Utili alla Collettività ), che prevedono l’assunzione di almeno un terzo dei beneficiari del Reddito di cittadinanza.

I PUC sono lavori a titolo gratuito che garantiscono il mantenimento del Reddito di cittadinanza, privi di rapporto di pubblico impiego e di prestazione para/subordinata.

Ciò significa che i beneficiari dell’RDC non possono rifiutare lavori a meno che non vogliano trovarlo dall’altra parte d’Italia, oppure vengono assunti per lavori privi di stipendio, e che sfavoriscono la mancata voglia di lavorare.

In breve tutto ciò che c’è da sapere sul Reddito di cittadinanza 2022

Le novità per questo 2022 riguardo al Reddito di cittadinanza sono volte a sventare la criminalità, che ha già approfittato abbastanza del suddetto reddito a causa di mancati controlli e sanzioni.

In particolare la novità più importante è sicuramente l’obbligo di frequentazione mensile nei Centri per l’impiego.

Risulta comunque una prospettiva futura assai confusionaria, anche perché è chiaro che la PA  non riesce a rispettare le 150.000 assunzioni annue promesse allo stato.

Le date in cui viene percepito il Reddito di cittadinanza cambiano rispetto al mese di dicembre, ove sono arrivate con un buon anticipo sulle feste natalizie.

Infatti le nuove date stabilite sono, il 15 gennaio per i nuovi beneficiari del Reddito di cittadinanza, che di fatto slitta al 17 gennaio causa la scelta di un giorno festivo.

Invece per i beneficiari pre esistenti, la data fissata è quella del 27 gennaio 2022.

Con l’introduzione del Décalage, meccanismo che viene attuato una volta rifiutata da parte del beneficiario dell’RDC, un’offerta lavorativa e comporta alla progressiva e costante diminuzione della somma percepita mensilmente di 5 euro fino ad arrivare a una cifra minima di 300 euro.

Ora ci resta solo da vedere se il Governo Draghi ha agito sapientemente riguardo i problemi che affliggono ilReddito di cittadinanza.

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