Reddito energetico, ISEE basso? 1.500 euro a tutti da Draghi!

Reddito energetico in partenza. Il Governo Draghi introduce un sostegno gestito dalle Regioni: si potranno risparmiare 1.500 euro su luce e gas. Le ultime.

Reddito energetico pronto a tagliare il nastro di partenza? Il nuovo contributo a sostegno delle famiglie, voluto dal Governo Draghi, ma gestito dalle singole Regioni si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia. Tutti potranno ottenere fino a 1.500 euro per pagare le bollette di luce e gas, anche con ISEE basso.

Maggiori informazioni sui Bonus con o senza ISEE attivi e richiedibili dalle famiglie nel 2022 le trovate nel video YouTube di Mr LUL lepaghediale.

Fortunatamente, non mancano le iniziative da parte del Governo Draghi per tenere a bada i rincari di luce e gas e offrire un sostegno economico alle famiglie, soprattutto quelle a ISEE basso che, considerata l’attuale situazione economica, si troverebbero ancora di più in difficoltà.

Lo scorso 21 aprile, infatti, il Senato ha dato l’ok al disegno di legge di conversione del DL numero 17 del 2022, contenente le disposizioni per ammortizzare l’impennata dei costi in bolletta, dell’energia elettrica e del gas.

Un provvedimento che tende la mano ai cittadini alle prese con difficoltà economiche importanti, impossibilitati a pagare le bollette di luce e gas, data la personale condizione reddituale non proprio rosea.

Ma in cosa consiste il Reddito energetico? Nel corso dei paragrafi cercheremo di fornire una descrizione dettaglia del contributo introdotto dal Governo Draghi, analizzando in cosa consiste, quali sono i requisiti da rispettare per beneficiarne e come le famiglie potranno presentare domanda per ottenere fino a 1.500 euro (anche con ISEE basso).

Reddito energetico, 1.500 euro anche a ISEE basso: cos’è

Prima di entrare nel merito dell’articolo definendo le caratteristiche peculiari del Reddito energetico, occorre fare qualche passo indietro nel tempo per capire cos’è.

Si tratta di un contributo pensato dal Movimento 5 Stelle per fronteggiare il caro bollette che da qualche mese a questa parte sta costringendo le famiglie italiane, le imprese, ma anche le persone fisiche a stringere la cinghia più del previsto per arrivare a fine mese.

Pur essendo le famiglie a basso ISEE destinatarie primarie della misura che permette di beneficiare di uno “sconto” sul pagamento delle bollette, la possibilità di ottenere energia gratis per cucinare, illuminare gli ambienti di casa, dare tepore alle stanze e per produrre acqua calda, è aperta a tutte le persone fisiche non per forza di cose aggregate in nuclei familiari.

Seppur introdotto dal Governo Draghi, spetta alle Regioni distribuire le risorse economiche utilizzabili dai beneficiari per saldare le bollette di luce e gas. 

Ma c’è di più, il Reddito energetico permette di ottenere fino a 1.500 euro l’anno, per sempre, anche ai soggetti titolari di un ISEE basso.

Sembra difficile crederci, ma è così. La giustificazione è racchiusa tutta nell’iter di erogazione del Reddito stesso. 

Alla Regione è demandato il compito di distribuire i fondi perduti assegnati dal Governo, mentre tramite gare di appalto si arriva alla selezione dei fornitori che metteranno a disposizione tutto ciò che serve, materiale e manodopera compresi, per mettere a punto un impianto fotovoltaico.

Tutti costi sostenuti a livello regionale: dall’acquisto del materiale necessario, alla manutenzione straordinaria, senza alcuna spesa per i beneficiari.

Ma analizziamo nel dettaglio il funzionamento del Reddito energetico fino a 1.500 euro.

Reddito energetico, con ISEE basso fino a 1.500 euro a tutti da Draghi: come funziona?

Chiarito nel paragrafo precedente cos’è il Reddito energetico introdotto dal Governo Draghi, poniamo l’attenzione sul suo funzionamento. 

Abbiamo già detto che il contributo permette un risparmio in bolletta anche alle famiglie con ISEE basso, ma come il nucleo familiare beneficerà dell’energia elettrica in modo gratuito?

Partiamo dalle basi. La famiglia interessata al Reddito energetico verrà fornita di un dispositivo capace di produrre energia elettrica per mezzo dei pannelli fotovoltaici in grado di convertire la luce solare in elettricità. Il tutto gratuitamente e con un risparmio in bolletta importante.

Solo il consumo di elettricità eccedente la soglia gratuita sarà oggetto di pagamento. 

Per quanto concerne gli importi, invece, il Reddito energetico garantisce un risparmio annuale di 1.500 euro, per 125 euro al mese di bollette così pagate.

Tutti i beneficiari, comprese le famiglie a basso ISEE, dovranno costantemente provvedere alla manutenzione dell’impianto ricevuto gratuitamente. Dunque, le spese per mantenere l’impianto perfettamente funzionante sono a loro carico.

Reddito energetico 2022, solo ISEE basso: a chi spetta il contributo di 1.500 euro

Ma a chi spetta il Reddito energetico 2022? Abbiamo più volte ripetuto che sono le famiglie in precarie condizioni economiche, con ISEE basso, a beneficiare della misura introdotta dal Governo Draghi.

Stando alla normativa, i 1.500 euro di agevolazione spettano ai nuclei familiari numerosi, con all’interno soggetti invalidi, alle giovani coppie e agli anziani di età superiore ai 65 anni.

Sul fronte requisiti da rispettare, invece, sono le Regioni a definire le regole di accesso al Reddito energetico. 

Per avere un’idea di quali possano essere le condizioni vincolanti l’ottenimento del contributo fino a 1.500 euro vediamo come la Puglia, Regione in cui la misura è già attiva, si è orientata al riguardo.

Nello specifico, si potrà accedere all’agevolazione solo se si accerta la situazione economica di disagio della famiglia per mezzo dell’ISEE. Se la richiesta proviene da giovani coppie, da nuclei familiari composti da 5 e più membri, con all’interno un familiare invalido o anziani over 65 (con più di due figli minorenni).

Tirando le somme, il Reddito energetico abbraccia un’ampia platea di beneficiari, nonostante il vincolo reddituale.

Reddito energetico, fino a 1.500 euro di risparmio in bolletta: quali sono gli importi

Come visto nei precedenti paragrafi, è possibile stimare quanto si possa risparmiare sulle bollette di luce e gas usufruendo del Reddito energetico. 

Tutte le famiglie a ISEE basso beneficeranno di una contrazione dei costi sui consumi pari a 1.500 euro annui, per quote mensili di 125 euro.

Per meglio intenderci, in base ai dati forniti dalla Solar Index Italy, installare un impianto fotovoltaico fa risparmiare ai beneficiari del Reddito energetico 1.500 euro l’anno, per tutta la vita.

Visti gli importi, occorre fare una precisazione: seppur l’impianto viene fornito alle famiglie a basso ISEE gratuitamente, queste dovranno firmare un contratto in cui si autorizza il trasferimento alla rete pubblica della parte di energia generata ma non utilizzata.

Reddito energetico, via libera in Puglia: sempre a ISEE basso. Ecco la novità

Recentemente la Puglia ha dato il via libera al Reddito energetico. Sulla sua scia si attendono le altre Regioni ancora in stand-by a causa dei decreti attuativi non ancora disponibili, ma necessari per disciplinare l’organizzazione dei contributi a fondo perduto.

Ad ogni modo, il Reddito energetico fino a 1.500 euro va ad affiancarsi al Bonus sociale: il contributo introdotto dal Governo Draghi per venire incontro ai nuclei familiari a basso ISEE nel pagamento delle bollette di luce e gas.

Da recenti stime, sono circa 5,5 milioni di famiglie a beneficiare dello “sconto” in bolletta nel 2022, contro i 4 milioni dei precedenti anni.

Insomma, tutti i beneficiari del Bonus sociale potranno accedere anche al Reddito energetico purché la famiglia rispetti i requisiti ISEE previsti. Solo nel rispetto delle condizioni in precedenza viste si potrà usufruire del Bonus fotovoltaico a vita.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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