Arriva Gryphon, la pericolosa variante del Covid: cos’è e sintomi da non sottovalutare

Gryphon è la nuova variante del virus che si sta diffondendo. Quali sono ii sintomi e come riconoscerla.

Dalla Cina una nuova mutazione del virus si sta diffondendo in tutto il mondo e non smette di far preoccupare. La nuova variante, che è una sottovariante di Omicron, è stata denominata Gryphon e insieme a Cerberus sta dilagando nell’ultimo mese.

I dati dalla Cina non sono ancora chiari, ma contagi e decessi sarebbero in aumento. Ecco tutto quello che sappiamo su questa nuova variante del Covid-19.

Il Covid torna a spaventare con Gryphon

Ad ormai tre anni dalla diffusione dell’influenza da Covid-19, nonostante siamo lentamente e quasi completamente tornati alla vita senza restrizioni, il virus non ha ancora smesso di circolare e continua a mutare per sopravvivere.

Dalla Cina nell’ultimo mese di dicembre 2022 sono arrivati, anche se incerti, nuovi dati su contagi di una sottovariante di Omicron. Si tratta di XBB.1.5, combinazione di altre due varianti di Omicron, ed è stata denominata Gryphon.

Come tutte le mutazioni del virus, questa si è evoluta per adattarsi e sfuggire agli anticorpi. È quindi potenzialmente resistente, o almeno in parte, ai vaccini e l’Oms è arrivata a definirla “la più immunoevasiva mai vista”.

Gryphon: quali sono i sintomi e l’attuale diffusione nel mondo

I sintomi di Gryphon sono simili a quelli legati a Cerberus, che aggrediscono principalmente le alte vie respiratorie e si manifestano in mal di gola, tosse, raffreddore. La febbre non sempre si presenta con alte temperature e, a differenza dei casi delle prime ondate, non è più comune il sintomo della perdita di olfatto e gusto.

La sottovariante si è diffusa appunto dalla Cina, che però non fornisce dati precisi alla comunità scientifica internazionale. Dal resto del mondo sappiamo che un’incidenza preoccupante sta interessando gli Stati Uniti, in cui Gryphon costituisce attualmente il 13,42% dei casi e sarebbe responsabile dell’aumento dei ricoveri a New York del 140% nell’ultimo mese.

In Europa la diffusione è inferiore, ma già si registrano il 5,44% dei casi nel Regno Unito, 4,56% in Belgio e 2,62% in Spagna. In Italia l’incidenza di questa variante interessa al momento l’1,82% del virus circolante.

Leggi anche: Covid, a Malpensa tampone per chi arriva dalla Cina dopo l’esplosione dei contagi

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