Quando si pensa agli allenatori che hanno lasciato maggiormente la propria impronta all’interno del panorama calcistico europeo nel corso degli ultimi anni la mente non può non andare anche ad Antonio Conte. Ecco chi è l’allenatore che in grado di vincere non solo con Juventus e Inter ma anche in Premier League con il Chelsea.
Chi è Antonio Conte: la carriera da calciatore
Antonio Conte nasce a Lecce il 31 luglio del 1969. Di ruolo naturale centrocampista, Conte inizia la propria carriera calcistica con le giovanili del Lecce per poi approdare nella prima squadra della società pugliese nel 1985.
Dopo sei lunghe stagioni trascorse nella squadra della sua città, per Conte si aprono definitivamente le porte del grande calcio grazie al trasferimento alla Juventus. Nell’autunno del 1991 il centrocampista viene così prelevato per circa 7 miliardi di lire dalla Vecchia Signora guidata allora da Giovanni Trapattoni.
Nel giro di brevissimo tempo, Conte diventa uno dei pilastri della formazione bianconera, con la quale il giocatore si ritroverà a vivere ben dodici stagioni fino alla fine della propria carriera nell’estate del 2004. Nel corso degli anni juventini, Conte arricchisce a dismisura il proprio palmares: a Torino il calciatore vince la bellezza di cinque scudetti, ultimo dei quali nel 2002 nel famoso 5 maggio con il sorpasso all’ultima giornata sull’Inter di Cuper, uniti alla Coppa Uefa del 1992-1993 e soprattutto alla Champions League del 1995-1996, vinta grazie ai calci di rigore nella finalissima contro l’Ajax.
Antonio Conte: la carriera da allenatore
Nonostante una carriera da calciatore ad altissimi livelli e ricca di soddisfazioni sia con la Juventus che con la nazionale, Antonio Conte riesce a ripetersi anche da allenatore.
Terminata la carriera da giocatore nel 2003-2004 in contemporanea con l’addio di Marcello Lippi alla panchina della Juventus, il leccese muove i primi passi della sua nuova vita da tecnico in veste di vice al Siena nel 2005-2006. Da allora ha inizio una lunghissima e allo stesso tempo utilissima gavetta, che vede Conte allenare in rapida successione Arezzo, Bari, Atalanta e ancora Siena. La stagione che precede l’approdo in una big è proprio quella con i toscani nel 2010-2011, stagione chiusa dai bianconeri al secondo posto in Serie B con la conseguente promozione in Serie A. Un’esperienza, questa, che fa volare Conte verso la Juventus.
Reduce da annate deludenti dopo l’incubo della Serie B nel 2006-2007, la Juve decide di affidarsi a Conte. Si tratta dell’inizio di tre anni straordinari, con la Vecchia Signora che ritorna ai suoi precedenti fasti vincendo con il tecnico leccese ben tre scudetti in tre anni. Nonostante ciò, l’avventura termina in maniera brusca nell’estate del 2014: a causa di alcuni dissidi con la società, Conte abbandona Torino per andare ad allenare l’Italia.
Da commissario tecnico Conte si conferma allenatore di assoluto livello disputando con la selezione azzurra un grande Europeo terminato solo ai calci di rigore nei quarti di finale contro la Germania.
Terminata la parentesi azzurra, l’allenatore ritorna ad allenare squadre di club approdando prima sulla panchina del Chelsea, con cui vince al suo primo anno in Inghilterra la Premier League, e poi all’Inter. Anche con i nerazzurri l’avventura si rivela breve ma vincente: nelle due annate sulla sponda nerazzurra di Milano Conte raggiunge una finale di Europa League poi persa contro il Siviglia nel 2020 e vince lo scudetto nel 2021.
Lasciata da vincente anche la società nerazzurra, per Conte si riaprono le porte della Premier League: nel novembre del 2021 l’allenatore subentra alla guida degli Spurs a Nuno Espirito Santo portando la squadra allo straordinario traguardo del quarto posto finale in campionato con conseguente qualificazione in Champions League. Annata da dimenticare invece quella successiva, con Conte che viene esonerato dalla società inglese nel marzo del 2023.
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