Tra i giovani di maggior talento del calcio svedese degli ultimi anni c’è Emil Roback, calciatore che ha da poco compiuto 20 anni il cui ruolo naturale è quello dell’attaccante e sul quale ha deciso di scommettere anche il Milan, squadra che detiene il suo cartellino.
Chi è Emil Roback: dall’Hammarby al trasferimento al Milan
Emil Roback nasce il 3 maggio del 2003 a Norrkoping in Svezia. Il giocatore, di ruolo attaccante, muove i primissimi passi della propria carriera nelle giovanili della squadra della propria città prima di due altre brevi parentesi con l’IK Sleipner prima e con il Vasterhaninge IF poi.
Nel 2015 il giovane talento entra a far parte dell’accademia della società calcistica di Stoccolma dell’Hammarby. Un’ulteriore svolta per la carriera è però rappresentata dal 2020, anno in cui Roback firma proprio con l’Hammarby il suo primo contratto in assoluto da professionista. Nel corso di quella annata, l’attaccante viene mandato a farsi le ossa in prestito nel club affiliato di terza divisione dell’IK Frej prima del ritorno alla base nel giugno sempre del 2020.
Si tratta, per Emil Roback, del preludio di un’opportunità a dir poco impossibile da rifiutare. Nell’agosto del 2020, a farsi avanti per il calciatore svedese è addirittura il Milan, che spinto dai consigli di Zlatan Ibrahimovic (co-proprietario dell’Hammarby) versa nelle casse dell’Hammarby una cifra di quasi un milione e mezzo di euro. Lo spazio in prima squadra è ovviamente poco o nullo, ma nel gennaio del 2022 il giocatore ha modo di esordire nel match di Coppa Italia vinto per 3-1 contro il Genoa scendendo in campo nei minuti finali della partita.
Il caso della scomparsa di Emil Roback
Nell’agosto del 2022, il Milan decide di cedere Roback in prestito. Il giocatore svedese, che ha avuto modo di giocare per l’Under-17 della propria nazionale, si trasferisce così ai danesi del Nordsjaelland per una stagione con opzione di riscatto fissato intorno ai due milioni di euro circa. L’attaccante trova però spazio soltanto nel settore giovanile terminando in anticipo la propria breve esperienza e tornando dopo poco in prestito alla sua prima squadra, ovvero gli svedesi del Norrkoping.
Tornato dunque momentaneamente nel suo primissimo club verso lo scorso mese di marzo, Roback ha continuato a giocare pochissimo collezionando numerose panchine e tribune. Il calciatore, legato al Milan da un contratto fino al 2025, ha fatto però parlare di sé per un caso che ha destato grande preoccupazione in Svezia e non solo: il ventenne non si è presentato agli allenamenti per ben due settimane, non rispondendo alle chiamate del proprio club e facendo perdere totalmente le proprie tracce.
Una questione legata semplicemente a motivazioni di carattere sportivo, con il giocatore deluso con molta probabilità dallo scarso spazio concessogli e dal mancato feeling con allenatore e compagni di squadra.
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