Francia, pericolo influenza del cammello: il Covid mediorientale allarma Deschamps

Qualche giocatore francese è febbricitante, non sono però previsti test obbligatori anti-Covid. L'influenza del cammello mette in allarme la squadra.

Alcuni giocatori della Francia sono febbricitanti e rischiano di saltare la finale o di non arrivarci in pieno della forma. Il pericolo numero uno è l’influenza del cammello, una sindrome respiratoria della famiglia del coronarivrus, proprio come il Covid-19.

Francia, l’influenza del cammello e i test anti-Covid

Spaventa la situazione della Francia che si ritrova con qualche giocatore febbricitante.

In Qatar ci sono due grandi eventi in concomitanza, i Mondiali e il concorso di bellezza per cammelli del Camel Mzayen Club.

La massa di persone che hanno attirato tali manifestazioni è enorme, e il rischio di un contagio a vasta scala è reale.

In Qatar non ci sono in questo momento obblighi che riguardano i test anti-Covid e, di conseguenza, non si può conoscere appieno la natura dei malesseri.

La nazionale francese, tra le partecipanti alla Coppa del Mondo, è la squadra che in questo momento preoccupa di più, dato che da qualche giorno si ritrova in casa alcuni giocatori con qualche linea di febbre.

Una delle ipotesi è che si possa trattare dell’influenza del cammello, malattia che appartiene alla famiglia del coronavirus.

La speranza è che ovviamente si tratti di altro e che le cause siano da individuare altrove ma, per il momento, non c’è certezza.

Che cos’è l’influenza del cammello

L’influenza del cammello, nota anche come Mers-CoV – sindrome respiratoria mediorientale, è un’infezione che colpisce le vie respiratorie.

Tra i sintomi più comuni ci sono la febbre, la tosse e in generale la difficoltà a respirare.

Non sono poi inconsueti disturbi gastrointestinali, che possono essere un altro campanello d’allarme.

Essendo della stessa famiglia del coronavirus, è facile intuire che la sua diffusione sarebbe un problema non da poco.

Scoperta nel 2012, i virologi sono riusciti ad arginare il problema ma non a debellarlo.

Il virus si può contrarre in diversi modi, dalla vicinanza ai cammelli contagiati all’assunzione della loro carne o del loro latte.

A differenza del Covid il tasso di contagio è più basso però, la cosa che preoccupa, è che il tasso di mortalità è ben più alto.

Chi sono i giocatori ammalati della Francia

Che si tratti della sindrome del cammello, del Covid o di altro, la Francia si trova ora a fronteggiare un bel problema.

Rabiot e Upamecano hanno dovuto saltare la semifinale contro il Marocco a causa della febbre.

In seguito Coman si è ammalato e ha visto la partita dalla panchina.

La situazione ora comincia a diventare preoccupante poiché potrebbe essere un’infezione virale.

Dato che però, sottoporsi ai test per il Covid e per altri virus non è obbligatorio, non si può avere certezza della matrice della malattia.

Ora la speranza del CT Deschamps è che i tre giocatori riescano a recuperare prima della finale, così da poter prendere parte alla partita.

Non basterà però farsi passare la febbre, sarà necessario anche tornare nel pieno delle forze dato che la finale comporterà un grosso stress fisico e mentale.

La risposta di Deschamps

Nello spogliatoio della Francia non c’è preoccupazione.

Tutti sembrano concordare sul fatto che non si tratti di un virus, e che la natura dei problemi sia da ricercare sulle temperature e sugli effetti dell’aria condizionata.

A pensarla così è anche il Commissario Tecnico Didier Deschamps, che ha voluto rassicurare tutti.

“Non c’è particolare preoccupazione per una possibile epidemia. Sono casi di febbre dovuti agli effetti dell’aria condizionata negli stadi e nei vari ambienti, acuiti dagli sforzi sul campo. Certo, ormai siamo sensibili a tutto ciò che è virale e abbiamo preso le dovute misure”

Parole che cercano di esorcizzare un momento delicato e cruciale della competizione.

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Francia in finale, rischio assenti

Arrivati in fondo alla competizione, e raggiunta la seconda finale consecutiva in un Mondiale, la Francia deve ora cercare di recuperare gli assenti.

Che non sia stato un torneo fortunato da questo punto di vista già lo si sapeva, basta guardare la lista degli infortunati di lusso assenti nella rosa dei transalpini.

Ora però la situazione rischia di complicarsi ulteriormente e, quando mancano solo pochi giorni alla sfida contro l’Argentina, Deschamps spera di poter avere tutti a disposizione.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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