Approvato aumento di capitale della Juventus nel 2024: termini e condizioni dell’accordo

Boccata d'aria fresca per la Juventus a seguito dell'aumento di capitale nel 2024: i termini dell'accordo, le implicazioni e come verrà utilizzato.

L’approvazione dell’aumento di capitale nel 2024 è una boccata d’aria fresca per la Juventus. Ecco quali sono i termini e le condizioni dell’accordo, per quale motivo si è giunti a questa conclusione, chi è il maggior azionista della società bianconera e come dovrebbero comportarsi gli altri azionisti.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. 1.

    L’aumento di capitale della Juventus nel 2024

  2. 2.

    Quanto valgono le azioni della Juventus?

  3. 3.

    Cosa fare con le azioni della Juventus?

  4. 4.

    Chi è il maggior azionista della Juventus?

L’aumento di capitale della Juventus nel 2024

L’importo massimo della cifra ottenuta è di circa 200 milioni di euro, capitale di cui la Juve aveva necessariamente bisogno per sanare un bilancio in difficoltà per più motivi. Tra questi, gli esiti dei procedimenti sportivi, la mancata qualificazione alle coppe europee e il pagamento dei debiti verso i club per i giocatori presi nelle campagne acquisti degli anni precedenti. Il debito consolidato a chiusura di bilancio, avvenuta il 30 giugno 2023, registrava una perdita di oltre 123 milioni.

Considerando che l’aumento netto si stima sia di circa 196 milioni e che verranno principalmente usati per sanare il bilancio negativo del passato, i soldi restanti – circa 69 milioni – devono essere utilizzati “per finanziare il fabbisogno finanziario totale netto del gruppo per i 12 mesi successivi alla data del prospetto stimato in circa Euro 48 milioni e per la restante parte (circa Euro 21 milioni) per ridurre il livello di indebitamento finanziario non corrente. È quanto evidenziato da un prospetto informativo reso noto dallo stesso club bianconero. Il programma è in linea con gli obiettivi del piano pluriennale che prevede il ritorno alla generazione di cassa, e soprattutto degli utili, nel corso della stagione 2026-27.

I tifosi della Juve non devono perciò aspettarsi campagne trasferimenti caratterizzate da acquisti faraonici, perché non è questo lo scopo della ricapitalizzazione.

Quanto valgono le azioni della Juventus?

Il Consiglio di Amministrazione dei bianconeri ha determinato che il prezzo a cui vengono offerte le nuove azioni è di 1,582 euro ciascuna. Inoltre, ha deliberato che verranno emesse un massimo di quasi 127 milioni di nuove azioni, in modo da offrire agli azionisti un rapporto di 1 nuova azione ogni 2 precedentemente possedute.

Cosa fare con le azioni della Juventus?

Secondo diversi trader, è consigliabile non acquistare le azioni della Juventus in questo momento se non se ne è già in possesso. Questo perché il prezzo è molto volatile, complice anche la bufera giudiziaria che ha a che fare proprio con i suoi bilanci. Le accuse di falso in bilancio avevano portato tutto il precedente CDA a dimettersi in data 30 novembre 2022.

Se invece siete già in possesso di azioni della Juve, stando a quanto emerge da diversi forum di trading, le opinioni sono molto più contrastanti. Lo sconto sulle eventuali nuove azioni acquistate sarebbe del 31% rispetto al valore di quelle attualmente in possesso. Alcuni trader sembrano voler scommettere sul progetto, mentre altri sembrano più intenzionati a vendere le loro azioni, aspettandosi un crollo verticale del titolo, che negli ultimi cinque anni ha continuato a svalutarsi.

Chi è il maggior azionista della Juventus?

Il maggior azionista della Juventus è Exor, holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia Agnelli. Detiene il 63,8% del capitale e il 77,9% dei diritti di voto all’interno della società bianconera. La holding ha già versato la sua quota della ricapitalizzazione, 127 milioni, e si è già dichiarata disposta a coprire anche l’eventuale restante, pari a 72 milioni. Così facendo, deterrebbe il 72,2% del capitale e avrebbe l’83% dei diritti di voto.

Tra i principali investimenti di Exor si possono anche trovare il gruppo automobilistico Stellantis (controlla marchi come Fiat, Chrysler, Opel e Alfa Romeo), Iveco, Ferrari e il gruppo editoriale Gedi (La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX).

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