Paola Egonu e il razzismo, Manfredi chiarisce: “Paola attaccata sui social”

Paola Egonu è stanca del razzismo al punto di voler abbandonare la Nazionale italiana. Il presidente della Federvolley ha fatto chiarezza, ecco la situazione.

Paola Egonu non ne può più, i vari episodi di razzismo che la perseguitano da tutta la carriera le stanno facendo prendere una decisione drastica: lasciare la Nazionale. Tralasciando il fatto che la giocatrice è tra le migliori pallavoliste al mondo, è incredibile pensare che le motivazioni di una sua ipotetica perdita siano dovute a episodi discriminatori. Manfredi, presidente della Federvolley, ha deciso di parlare e di rilasciare alcune dichiarazioni per fare chiarezza.

Paola Egonu e il razzismo, che cos’è successo

Nello sport lo si sa, si può vincere o perdere, quello che non deve mai mancare è il rispetto da parte dei tifosi nei confronti degli atleti.

Dopo la partita valevole per il bronzo ha fatto il giro del web un video in cui Paola Egonu, visibilmente scossa, si rivolgeva nei confronti del suo agente.

“Non puoi capire, questa è l’ultima partita in Nazionale. Mi hanno anche chiesto perché sono Italiana. Sono stanca.”

Successivamente a queste frasi pronunciate dalla Egonu si è subito pensato al razzismo, per poi essere smentiti direttamente dal procuratore che ha deciso di gettare acqua sul fuoco.

Fatto sta che ogni amante della pallavolo è rimasto in forte apprensione per queste parole, consapevole che una sua assenza in Nazionale peserebbe eccome.

La stessa Paola ha poi cambiato leggermente versione ai microfoni Rai.

“C’è chi dice che non merito la Nazionale. Il mio sogno, invece, è essere sul podio con questa squadra. In questo momento quel che sento è che ho bisogno di fare un passo indietro, spero tra qualche mese di ripensarci, perché abbiamo ancora tanto da fare con questa Nazionale. A gennaio vi farò sapere. Non ho parlato di questa decisione con la Federazione”.

Insomma, dall’addio proclamato a caldo a una Egonu che sembra, per fortuna, lasciare uno spiraglio, una porta aperta che ogni amante della pallavolo spera non chiuda mai.

Il razzismo dopo la partita con il Brasile

Tutto ha inizio dopo la sconfitta contro il Brasile in cui Paola Egonu ha sbagliato il punto valevole per il set point nel terzo parziale.

Sui social i soliti leoni da tastiera hanno iniziato a inveire veementemente contro la pallavolista italiana ma non solo, alcuni di essi si sono lasciati andare anche a commenti razzisti.

Come se la giocatrice nata a Cittadella non avesse mai fatto nulla per la Nazionale, come se non fosse una delle giocatrici più forti del panorama mondiale, come se non dovesse ancora compiere 24 anni.

“Mi hanno addirittura chiesto: perché, sei italiana”? Una frase iconica che lascia intravedere tutti i motivi per cui Paola soffre e e a caldo non si è sentita rappresentante di questa fetta di popolazione.

Una parte di tifosi che tifosi non sono, un misto tra irriconoscenza e ignoranza che ha fatto molto male alla pallavolista.

Sui social non è la prima volta che viene presa di mira, lei ha sempre risposto tra una schiacciata e un’altra, mai una parola fuori posto e sempre con grande educazione.

La pazienza però ha un limite, e ora Paola Egonu, stanca del razzismo, ha bisogno di sbollire e di staccare un po’ la spina.

La telefonata di Draghi

Sulla questione ha preso posizione anche Mario Draghi, solidale con Paola Egonu e speranzoso di rivederla presto in Nazionale.

“Piena solidarietà alla campionessa di volley Paola Egonu dal Presidente Draghi nella telefonata di questa mattina. L’atleta azzurra è un orgoglio dello sport italiano, avrà future occasioni per vincere altri trofei indossando la maglia della Nazionale”.

Recita così il tweet proveniente direttamente da Palazzo Chigi. Una presa di posizione forte volta a dare un segnale.

Le parole di Manfredi

Non solo Mario Draghi ma anche Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione, si è esposto sulla questione invitando tutti alla calma.

Ha ribadito come Paola Egonu sia fortemente legata alla maglia azzurra e di come il suo sia stato uno sfogo a caldo a causa di “quattro imbecilli da social”.

Il riferimento è molto chiaro e indirizzato a chi, nel corso di questo Mondiale, ha ripetutamente offeso la pallavolista italiana.

Ha poi ribadito che dopo sei mesi di ritiro ci potesse essere anche un po’ di tensione e che la Federazione farà di tutto per riequilibrare la situazione.

Ha infine dichiarato che la pallavolo italiana è fortemente votata all’inclusione e che il razzismo non è, e non dev’essere, minimamente contemplato.

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Il futuro di Paola Egonu

Se Paola Egonu riprenderà a giocare con la Nazionale italiana di volley è difficile da dire, noi tutti speriamo ovviamente di sì.

Quello che lascia più sgomenti è la situazione in cui si è ritrovata questa ragazza che lo ricordiamo, deve ancora compiere 24 anni.

Insultata per le sue prestazioni in campo e insultata per il suo colore della pelle, senza un minimo di tatto e di consapevolezza di quello che avrebbero prodotto quelle parole.

Nonostante gli atleti possano apparire come entità astratte sono persone, e commenti come quelli ricevuti dalla Egonu fanno male.

Ora la speranza è che il gruppo squadra e la Federazione riescano a far sentire inclusa Paola, coicché le strade tra la campionessa azzurra e la Nazionale non debba interrompersi.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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