Quanto guadagna la Roma in Conference League? Ecco le cifre!

Giunti alla finale andiamo a vedere quanto guadagna la Roma in Conference League, la terza competizione europea per club organizzata dalla Uefa.

Quando la Uefa ha annunciato che avrebbe istituito una nuova competizione europea per club molti tifosi l’hanno presa sottogamba, e questo perché è solo il terzo trofeo alle spalle di Champions League ed Europa League. Quanto guadagna la Roma in Conference League? Arrivare fino in fondo è stato conveniente?

Quanto guadagna la Roma in Conference League

Alla luce dell’incertezza che vige in campionato, non solo in vetta e in basso alla classifica ma anche nei posizionamenti europei in cui è invischiata anche la Roma, i tifosi si chiedono se sia valsa la pena arrivare in finale di Conference League.

Questo per via del fatto che la squadra di Mourinho rischia di perdere l’occasione di qualificarsi in Europa League e non solo, rischia di perdere ogni posizione valevole per l’Europa.

Il pareggio maturato in casa contro il Venezia non basta a dare sicurezze ai Giallorossi, che ora si trovano sopra all’Atalanta e alla Fiorentina di un punto, con quest’ultima che però ha una partita in meno.

Il momentaneo sesto posto significherebbe Europa League, il settimo Conference League e l’ottavo l’esclusione da ogni competizione, a una sola giornata dal termine la squadra di Mourinho non può sbagliare.

Dopo questa doverosa premessa vediamo quanto guadagna la Roma in Conference League, e cerchiamo di capire se ne sia valsa la pena o se il percorso è solo stato una distrazione dal campionato.

Ogni squadra qualificata ai gironi guadagna circa 3 milioni di euro, 2,94 milioni per la precisione, ai quali vanno aggiunti 500.000 euro per ogni vittoria e 166.000 euro per ogni pareggio.

Gli ottavi di finale poi aggiungono 800.000 euro al bottino già conquistato, i quarti di finale 1 milione di euro, la semifinale 2 milioni di euro e la finale ne aggiunge 3, la squadra vincente ha poi un altro bonus da 2 milioni di euro.

Considerando il percorso fatto dalla squadra capitolina, se dovesse vincere la Conference League andrebbe a guadagnare oltre 20 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere poi quelli dei biglietti e via dicendo.

Non saranno le cifre della Champions League o dell’Europa League ma sicuramente rappresentano un valore aggiunto alla stagione.

La missione di Mourinho

In Italia c’è la tendenza, per altro inconcepibile, di sottovalutare le competizioni che non siano Champions League e campionato di Serie A, mentre invece queste offrono importanti opportunità.

Vincere un trofeo non è mai scontato e questo indipendentemente da quale esso sia, soprattutto se si va a sfidare squadre provenienti da altri campionati.

Mourinho lo sa bene, è esperto di coppe internazionali e negli anni ha dato prova di saperle disputare nel migliore dei modi.

Ha trascinato i Giallorossi in questa cavalcata con grande entusiasmo senza fare distinzione tra coppe più o meno importanti.

Ora si ritrova in finale, dopo trent’anni dall’ultima volta in cui la Roma ha preso parte all’atto finale di una competizione europea, e dopo sessant’anni dall’ultima vittoria di una coppa internazionale.

Il traguardo raggiunto in questa stagione è già di per sé storico ma se riuscisse anche a vincere allora avrebbe compiuto una grande missione: riportare nella capitale un trofeo continentale.

Chi vince la Conference va in Europa League

Quanto guadagna la Roma in Conference League ormai non è più un mistero, e non lo è nemmeno l’importanza di essere arrivati a giocarsi una finale dopo tanti anni di distanza.

Quello che forse non tutti sanno è che, oltre al compenso economico che salirebbe ulteriormente vincendo, chi si aggiudica la finale viene automaticamente incluso nella fase a gironi dell’Europa League della prossima stagione.

Questo assume un valore ancor più grande se si considera la delicata posizione di classifica della Roma, che vincendo potrebbe continuare la sua cavalcata europea anche nella prossima stagione, indipendentemente dalla posizione in campionato.

Dunque, anche nel caso in cui la squadra di Mourinho non fosse in grado di mantenere il sesto posto, necessario in questa stagione per raggiungere l’Europa League, se vincesse la finale potrebbe comunque farne parte l’anno prossimo.

Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui arrivasse settima, non dovrebbe accontentarsi di ripetere l’esperienza della Conference League ma andrebbe a disputare la seconda competizione Uefa per importanza, portando a tre le squadre italiane partecipanti.

Dove e quando si giocherà la finale

La finale di Conference League vedrà contrapporsi Roma e Feyenoord in una sfida molto complicata per entrambe le compagini.

L’ultima volta che le due squadre si sono incontrate, nella capitale italiana, non è finita nel migliore dei modi a causa dei danni provocati dagli ultras olandesi alla città.

Questa volta lo stadio in cui le due squadre si affronteranno sarà neutro, la finale si giocherà infatti il 25 maggio 2022 alle ore 21.00 all’Arena Kombetare di Tirana.

Lo stadio ospita, tra le altre cose, tutte le partite della nazionale albanese oltre che le finali delle coppe nazionali e può ospitare fino a 22.500 posti a sedere.

Essendo la prima finale nella storia della Conference League, essendo la prima edizione di questa competizione, è destinata a rimanere negli annali ed entrambe le squadre vogliono figurare negli almanacchi come la prima a vincere il trofeo.

Il percorso in Conference League della Roma

A stabilire quanto guadagna la Roma in Conference League è soprattutto il suo percorso nella competizione, lo stesso che l’ha portata fino in finale.

Non è stato semplice raggiungere l’ultimo atto e la dimostrazione lo sono le sofferte sfide che ha dovuto affrontare e vincere.

Il Bodo/Glimt si è dimostrato un avversario ostico con cui ha perso per ben due volte, una volta nella fase a gironi e un’altra nell’andata dei quarti di finale.

Nel mezzo la difficile sfida contro il Vitesse, un’altra squadra olandese, e soprattutto la doppia sfida vinta in semifinale contro il Leicester.

Le lacrime di Mourinho al termine di questa doppia sfida sono la dimostrazione di tutta la fatica e del sudore versati per raggiungere l’obiettivo, che ora dista solamente 90 minuti.

Sicuramente la squadra capitolina partiva tra le favorite ad aggiudicarsi il trofeo, ma nel calcio abbiamo imparato che non ci sono pronostici che non vengano soverchiati.

Il percorso del Feyenoord

Se per la Roma il percorso è stato difficile e ricco d’inciampi non possiamo dire lo stesso di quello del Feyenoord, che si è dimostrato molto più solido di quello che si poteva pensare.

L’avventura in Conference League per la squadra olandese è iniziata nel lontano agosto, dove ha affrontato il terzo turno di qualificazione contro il Lucerna, poi l’Elfsborg e infine la fase a gironi.

14 punti maturati da 4 vittorie e 2 pareggi gli hanno consentito di raggiungere le fasi finali dove ha sconfitto facilmente il Partizan prima di soffrire molto contro lo Slavia Praga.

La sfida più dura però è stata quella con l‘Olympique Marsiglia, contro la quale è riuscita a imporsi per 3-2 in casa e a pareggiare per 0-0 nella bolgia francese.

Da un lato la Roma e dall’altra il Feyenoord, come due pugili arrivati all’ultimo round con nessuna voglia di capitolare. Chi riuscirà a vincere la prima Conference League?

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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