Buoni fruttiferi postali dematerializzati: quanto rendono?

Leggi l'articolo e scopri tutto ciò che riguarda i Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati! Parleremo di: come nascono? Quanto rendono? E molto altro!

Per restare in tema e per tentare di avere un’idea che si quanto più possibile chiara per quant riguarda i guadagni ed i rendimenti dei buoni fruttiferi postali, oltre che proseguire questa lettura sui Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati, ti consiglio vivamente di andare a leggere anche questi articoli:

Andando a leggere questi articoli potrai ottenere tutte le informazioni necessarie e che ti servono inerenti i rendimenti dei BFP.

Ma, tornando a noi, in questa breve guida, andremo a mostrare la storia e la nascita dei buoni fruttiferi postali ed i loro punti di forza per cui questi dovrebbero essere sottoscritti.

Successivamente, ci accingeremo ad espletare come si sottoscrivono i BFP e, anche, come sottoscrivere, invece, un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato.

A seguire, ci appresteremo a mostrare, invece, quali sono le principali differenze che intercorrono tra i Buoni Fruttiferi Postali Cartacei ed i Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati e, poi, vedremo, anche, come andare a sostituire la prima tipologia di investimento con, appunto, la seconda forma di risparmio online.

Dopodiché, mostreremo, invece, quali sono le principali tipologie che si possono andare a sottoscrivere tra le varie forme di buono fruttifero postale dematerializzato.

Prima di accingerci alla conclusione di questo breve articolo, vedremo, invece, qual è il rendimento che si può ottenere andando ad investire in questi particolari prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sottoscrivibili presso le Poste Italiane, anche in modalità telematica.

E arrivati al termine di questa breve guida, vi andrò a mostrare che cosa bisogna fare per poter andare a simulare e a calcolare il valore del rendimento che si andrà ad ottenere, andando ad investire in un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato.

Per approfondire questo particolare argomento, ti consiglio di andare a visionare il seguente video di “Gianrocco Mecca – Financial Adviser”, nel quale potrai implementare le tue conoscenze seguendo queste informazioni, in merito a i buoni fruttiferi postali dedicati ai minorenni ed, in particolare, su come sottoscriverli e su quanto rendono.

La storia dei Buoni Fruttiferi Postali: ecco come nascono!

Addentriamoci subito dentro al discorso e partiamo con l’andare a mostrare la storia dei buoni fruttiferi postali, andando a vedere, in particolare, come nascono questi particolari prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sottoscrivibili presso le Poste Italiane, anche in modalità telematica.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva lo scopo di finanziare degli investimenti di piccole imprese italiane, per le quali non c’erano fondi a disposizione da stanziare.

Per raggiungere questo intento, il MEF ed, in particolare, Cassa Depositi e Prestiti, ossia una società che lavora all’interno di tale istituzione e che da questa è controllata, ha emesso per la prima volta un buono fruttifero postale.

Poi tale scopo si è mutato, dal momento che, rimangono sempre una forma di investimento, ma comunque con basso rischio e con piccoli rendimenti, tanto da essere assimilati ad una forma di risparmio dei propri soldi.

Da molti anni e al giorno d’oggi, infatti, i BFP vengono acquistati per lo più da famiglie e anziani per tenere al sicuro il proprio denaro e per far fruttare qualcosa nel futuro.

Quali sono i punti di forza dei Buoni Fruttiferi Postali?

Successivamente, dopo essere andati a mostrare la storia dei buoni fruttiferi postali, andando a vedere, in particolare, come nascono, passiamo adesso ad espletare i loro principali punti di forza, per cui questi prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e forniti dalle Poste Italiane, dovrebbero essere sottoscritti.

Ecco quali sono i punti di forza dei buoni fruttiferi postali:

  • Garanzia dello Stato, essendo emessi da Cassa Depositi e Prestiti;
  • Non sono previsti costi per la sottoscrizione, per la gestione e per il rimborso del buono;
  • E’ prevista una fiscalità agevolata, con tassazione pari al 12,50% e l’esenzione dal versamento dell’imposta di successione.

Come si sottoscrivono i Buoni Fruttiferi Postali?

Dopo essere andati ad espletare quali sono i principali punti di forza che sono in grado di fornire i buoni fruttiferi postali ai propri clienti, ci accingeremo a mostrare come si sottoscrivono questi particolari prodotti, che vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e forniti dalle Poste Italiane, anche in modalità telematica.

Ci sono due differenti modalità per andare a sottoscrivere un buono fruttifero postale:

  • Recandosi presso un ufficio postale, acquistando, quindi, il cosiddetto Buono Fruttifero Postale Cartaceo;
  • Online, acquistando, quindi, il cosiddetto Buono Fruttifero Postale Dematerializzato.

Come avrete ben capito, in questo articolo ci andremo a soffermare sulla seconda tipologia di BFP, cercando di capire quanto rendono questi prodotti.

Come sottoscrivere un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato?

Andiamo, dunque, ad approfondire quest’ultimo argomento che abbiamo mostrato nel precedente paragrafo ed andiamo ad espletare, invece, che cosa bisogna fare per poter sottoscrivere un buono fruttifero postale dematerializzato.

Ecco come si sottoscrive questo particolare prodotto, che viene emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e fornito dalle Poste Italiane, anche in modalità telematica. Nello specifico, bisogna:

  • Accedere alla propria area personale sul sito di Poste Italiane;
  • Attivare la funzione per i usufruire dei servizi online;
  • Scegliere il BFP da acquistare;
  • Compilare i campi richiesti.

Quali sono le differenze tra i Buoni Fruttiferi Postali Cartacei ed i Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati?

Dopodiché, ci appresteremo a mostrare, invece, quali sono le principali differenze che intercorrono tra i Buoni Fruttiferi Postali Cartacei ed i Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati.

Una tra le principali differenze tra questi due prodotti, è che il primo, dato che viene emesso in forma cartacea, può essere perso, per cui si perderebbe il diritto di richiedere il rimborso del buono e può anche finire in prescrizione.

In sostanza, l’investitore è responsabile della custodia e dell’utilizzo del buono.

Mentre, il secondo, viene collegato direttamente al Libretto Postale Smart oppure al conto corrente Bancoposta, e viene accreditato a scadenza, in maniera automatica, nello strumento con il quale il BFP è stato sottoscritto.

Inoltre, la forma dematerializzata consente di andare ad acquistare delle tipologie di buono fruttifero postale, che altrimenti non potrebbero essere sottoscritte in formato cartaceo; ossia:

  • Il Buono Fruttifero Postale indicizzato all’inflazione;
  • Il Buono Fruttifero Postale Europa;
  • Il Buono Fruttifero Postale 7insieme.

Queste tre tipologie di BFP non sono attualmente più emesse dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Come sostituire un Buono Fruttifero Postale Cartaceo con un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato?

Poi, ci appresteremo a mostrare, invece, come andare a sostituire la prima tipologia di investimento con, appunto, questi particolari prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sottoscrivibili presso le Poste Italiane, in modalità telematica.

Per sostituire un Buono Fruttifero Postale Cartaceo con un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato, colui che ha investito nel primo prodotto deve attenersi alle regole che sono stabilite dall’ufficio postale presso il quale ci si deve recare.

Dopo essere sopraggiunti presso l’ufficio delle Poste e dopo aver preso conoscenza delle regole per effettuare questa particolare tipologia di operazione, bisogna procedere con il cambio del buono presso uno sportello.

L’unico requisito che bisogna possedere per sostituire un BFP Cartaceo con un BFP Dematerializzato è quello che, sia il buono e sia il Libretto Postale Smart oppure il conto corrente BancoPosta, debbano essere di proprietà della medesima persona.

Quali sono le tipologie dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati?

Arrivati a questo punto, andremo a mostrare, invece, quali sono le principali tipologie che si possono andare a sottoscrivere tra le varie forme di buono fruttifero postale dematerializzato.

I BFP Dematerializzati vengono proposti nelle stesse tipologie e negli stessi prodotti con i quali vengono emessi i buoni fruttiferi postali, in formato cartaceo.

Ma andando direttamente al nocciolo della questione, ecco quali sono le principali tipologie di Buono Fruttifero Postale Dematerializzato:

  • BFP Dematerializzato 3×4;
  • BFP Dematerializzato 4×4;
  • BFP Dematerializzato Ordinario;
  • BFP Dematerializzato 4 anni risparmiosemplice;
  • BFP Dematerializzato dedicato ai minori;
  • BFP Dematerializzato Obiettivo 65.

Quanto rendono i Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati?

Prima di accingerci alla conclusione di questo breve articolo, vedremo, invece, qual è il rendimento che si può ottenere andando ad investire in questi particolari prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sottoscrivibili presso le Poste Italiane, anche in modalità telematica.

Ecco i rendimenti dei vari buoni:

  • Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati 3×4 è dello 0,50%;
  • Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati 4×4 è dello 0,75%;
  • Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati Ordinari è dello 0,25%/0,50%;
  • Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati dedicati ai minori è del 2,50%;
  • Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati Obiettivo 65 è del 2,55%/2,25%.

Come simulare e calcolare il rendimento di un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato?

E arrivati al termine di questa breve guida, vi andrò a mostrare che cosa bisogna fare per poter andare a simulare e a calcolare il valore del rendimento che si andrà ad ottenere, andando ad investire in un Buono Fruttifero Postale Dematerializzato.

Ci sono due differente modalità previste per poter andare a simulare e per poter andare a calcolare il rendimento di un BFP dematerializzato. In particolare, ecco come si possono conoscere tali valori:

  • Recandosi sul sito della Cassa Depositi e Prestiti, attraverso questo link;
  • Recandosi sul sito di Poste Italiane, attraverso questo link.
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