Sei già in ansia per i regali di Natale? Forse lo shopping compulsivo riguarda anche te

Il Black Friday e l'avvicinarsi del Natale di certo non aiutano a combattere lo shopping compulsivo. Ecco come riconoscere i sintomi e cosa fare.

Novembre e dicembre non sono certo mesi facili per chi è vittima di shopping compulsivo.

Talvolta questo termine viene utilizzato scherzosamente, magari per identificare un amico o un’amica spendaccione/a.

Tuttavia, in alcuni casi parliamo di una vera e propria patologia che può provocare danni, talvolta, irreparabili.

Nel vortice frenetico del Black Friday e dell’arrivo alle festività natalizie, chi soffre di shopping compulsivo trova un terreno fertile per le proprie debolezze.

L’inarrestabile flusso di offerte, sconti e promozioni può agire come un catalizzatore per l’impulso incontrollato di acquistare. Il richiamo irresistibile delle vetrine affollate e delle pubblicità accattivanti può scatenare una frenesia di acquisti, alimentando il desiderio di possedere sempre di più.

Eppure, ci sono metodi per arginare il problema e strategie da mettere in atto per non dissipare tutti i propri risparmi.

Shopping compulsivo: cos’è e come funziona

Cedere a un acquisto a cui si tiene o che sappiamo possa renderci felici, anche solo per un breve periodo, capita a tutti. Il problema è se quella pulsione all’acquisto, che sappiamo anche non essere fondamentale o addirittura pericolosa per le nostre tasche, si presenta con maggiore frequenza.

È ciò che succede a più del 5% della popolazione. Moltissime, infatti, sono le persone vittime di shopping compulsivo. Una vera e propria dipendenza, il cui piacere deriva non tanto dall’oggetto acquistato, ma dall’atto dell’acquisto di per sé.

Per tutti noi fare acquisti è un’azione che facciamo per sentirci appagati, ma anche per coccolarci. Per chi è vittima dell’acquisto compulsivo, però, questo desiderio non riveste più un ruolo di coccola emotiva, bensì diventa una spirale che porta a sperperare denaro e a raccontare bugie a chi ci vuole bene.

D’altra parte, lo shopping compulsivo è spesso associato ad altri disturbi come depressione, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo compulsivo, gioco d’azzardo patologico o persino cleptomania.

Sintomi e primi campanelli d’allarme di shopping compulsivo

Come in qualsiasi altro ambito, rendersi conto di avere un problema non è semplice. Spesso lo si comincia a capire solo dopo aver causato alcuni “danni”, per esempio quando l’impulsività degli acquisti ci porta ad avere uno scontro o un litigio con un parente o con il partner.

È per questo motivo che rimane fondamentale porsi alcune domande e non sottovalutare i primi campanelli d’allarme. In particolare, quando parliamo di shopping compulsivo, due sono gli elementi che non dovremmo mai prendere sotto gamba:

  • la frequenza degli acquisti: è proprio il desiderio di compiere acquisti ripetuti che fa di questo gesto, apparentemente normale, una vera e propria ossessione;

  • la quantità di prodotti acquistati: chi compie un acquisto spesso lo fa per necessità o, comunque, riconosce il valore dell’oggetto acquistato, ma quando si entra nel vortice dello shopping compulsivo la quantità assume un significato ben più rilevante della qualità.

Come controllare lo shopping compulsivo

Le persone che soffrono di shopping compulsivo tendono ad avere difficoltà a resistere all’impulso di fare acquisti e spesso sperimentano una sensazione di gratificazione temporanea durante l’atto dell’acquisto.

Eppure questa gratificazione è spesso seguita da sentimenti di colpa, rimorso o ansia. Il ciclo di acquisti compulsivi può diventare problematico quando porta a gravi conseguenze finanziarie, interferisce con le relazioni interpersonali o con altre aree importanti della vita quotidiana.

Ecco perché sarebbe sempre una buona idea rivolgersi a un professionista e affrontare il problema prima che causi danni irreparabili alla propria vita.

Esistono, comunque, alcune piccole strategie che possono essere messe in pratica, anche quando si segue già una terapia specialistica, per provare a controllare e frenare l’impulso di compiere una grande quantità di acquisti.

Alcuni metodi per farlo includono:

  • Stabilire un budget e pianificare l’acquisto: preparare una “lista” di oggetti che si vogliono acquistare, consente di avere maggiore controllo ed evitare di venire distratti dalla tentazione di aggiungere voci all’elenco. Inoltre, se sappiamo che abbiamo a disposizione solo una certa somma per acquistare ciò che ci serve, sarà più facile non spendere più di quanto ci è possibile;

  • Non acquistare online: e-commerce e marketplace sono studiati in modo tale da incentivare gli acquisti, per esempio proponendo prodotti correlati di ogni genere. Per questo motivo, il consiglio è non compiere i propri acquisti online se si sospetta di soffrire di shopping compulsivo;

  • Non farsi travolgere dall’entusiasmo di eventi e offerte: sconti, promozioni o periodi nati proprio per attirare il pubblico (come il Black Friday) possono portare a compiere acquisti davvero inutili e poco ragionati;

  • Pensare alle proprie emozioni: lo shopping compulsivo si basa su un atto compiuto impulsivamente, sostenuto da un’emozione di fondo. È importante sapersi prendere il proprio tempo, prima di compiere un acquisto, per capire se effettivamente questo può essere determinante per la propria felicità. Vale la regola del pensarci 10 volte su… e spesso funziona;

  • Acquistare in compagnia: chiedere aiuto agli altri è una delle migliori idee per non lasciarsi trascinare dal proprio travolgente desiderio. Chiedere a un amico a un parente di “controllare” i propri acquisti permette di regolarsi e non cedere a troppe tentazioni.

Leggi anche: Cos’è lo slow shopping: un modo di comprare più consapevole

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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