Bonus da 150 euro per i figli disabili, via ai pagamenti INPS. A chi spetta nel 2023

Sono ormai ultimati i pagamenti del bonus da 150 euro per i figli disabili. Ecco i requisiti obbligatori per accedere al sostegno economico.

L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha recentemente comunicato l’avvio dei pagamenti INPS del bonus dal valore di 150 euro nei confronti dei genitori che hanno figli disabili.

A questo proposito, con il messaggio numero 3128 del 6 settembre 2023, l’INPS ha infatti comunicato ai genitori con figli disabili che sono in fase di completamento tutte le procedure di erogazione degli arretrati dei bonus introdotti con la Legge di Bilancio 2021.

Vediamo, quindi, chi sta ricevendo i pagamenti 2023 del bonus da 150 euro per i figli disabili, come funziona questa tipologia di bonus e quali sono i requisiti a cui i genitori dei figli disabili hanno dovuto rispondere per poter ricevere i bonus nel 2023.

Bonus figli disabili: come funziona

L’Istituto INPS ha chiarito mediante il messaggio numero 3128 del 6 settembre 2023, che sono in corso di completamento i pagamenti del bonus. Tuttavia, tali pagamenti non riguarderanno in generale tutti i genitori che hanno presentato domanda per il bonus figli disabili.

Infatti, gli accrediti dell’INPS fanno in realtà riferimento alle domande che sono state accolte per le annualità del 2021 e del 2022. 

Per quanto riguarda, invece i pagamenti dell’annualità 2023 per quanto riguarda il bonus da 150 euro per i figli disabili, questi sono stati ormai completati dall’INPS.

Nello specifico, la mensilità di gennaio ha visto il suo relativo pagamento entro il 28 giugno 2023, gli arretrati da febbraio a maggio sono stati invece accreditati in data 10 luglio.

Infine, le mensilità di giugno e di luglio, sono state erogate il 7 agosto di quest’anno.

A chi spetta il pagamento 2023 del bonus figli disabili

È lecito, dunque, domandarsi: ma quali sono i requisiti per poter ricevere il bonus figli disabili nel 2023?

A questo proposito, occorre chiarire innanzitutto che il bonus è destinato esclusivamente in favore dei nuclei familiari monoparentali oppure con un genitore disoccupato.

Da questo punto di vista, i percettori di reddito da lavoro dovevano rispettare alcune il seguente limite reddituale: 

  • 8.145 euro per i redditi da lavoro dipendente;

  • 4.800 euro per i redditi da lavoro autonomo.

Inoltre, l’ISEE del nucleo familiare doveva essere non superiore ai 3.000 euro.

Il secondo requisito riguarda chiaramente la condizione di disabilità del figlio a carico, che dovrà risultare in misura non inferiore al 60%.

In tal senso, per i figli maggiorenni, il bonus figli disabili 2023 spettava esclusivamente se i figli hanno un reddito entro 4.000 euro fino a 24 anni, e non superiore ai 2.850 euro oltre 24 anni.

Occorre poi precisare che il pagamento 2023 del bonus figli disabili da 150 euro, poteva essere cumulato anche con il Reddito di cittadinanza. 

Chi riceve il bonus 2023 per i figli disabili

Chi sta ricevendo, quindi, i soldi per il bonus da 150 euro per i figli disabili? Purtroppo al momento non è possibile presentare la richiesta per accedere al bonus figli disabili per il 2023.

Questo perché la data di scadenza per trasmettere correttamente la domanda per accedere al bonus figli disabili è stata fissata al 31 marzo 2023.

Dunque, i pagamenti relativi a questo bonus degli ultimi mesi riguardano esclusivamente coloro i quali hanno già provveduto a presentare domanda per il bonus figli disabili, seguendo l’apposita procedura.

Si tratta, quindi, di quei genitori che hanno fatto richiesta del bonus nel 2023 attraverso il portale ufficiale dell’INPS, menù “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Contributo genitori con figli con disabilità”, o in alternativa, che si sono rivolti ai servizi dei Patronati.

Leggi anche: Bonus figli disabili 2023: a chi spetta e come richiederlo entro il 31 marzo.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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